La Sunna è un concetto fondamentale nell’Islam, che riveste un ruolo cruciale nella vita religiosa, nella pratica e nel diritto dei musulmani. Insieme al Corano, costituisce la base della Sharia, la legge islamica. Ma cos’è la Sunna esattamente? Qual è il suo significato, la sua importanza e come si differenzia dal Corano?
La Sunna: la seconda fonte del diritto islamico
Secondo la tradizione islamica, la Sunna è considerata la seconda fonte del diritto islamico, dopo il Corano. Un racconto narra che Maometto (Muhammad), il profeta dell’Islam, abbia istruito un suo compagno, inviato in Yemen come giudice, a fare riferimento prima al Corano e poi alla Sunna per risolvere le controversie.
Il significato della parola “Sunna”
Il termine ha tre significati principali:
Significato letterale
Letteralmente, “Sunna” significa “via chiara”, “sentiero battuto”, “consuetudine”. In questo senso, indica un comportamento abituale, una pratica consolidata che, nel tempo, è diventata norma, una sorta di modello da seguire per la sua efficacia e la sua diffusione nella comunità.
Significato giuridico preislamico
Nell’Arabia preislamica, il termine si riferiva alle consuetudini e alle tradizioni degli antenati, considerate vincolanti per la comunità. Queste abitudini ancestrali, tramandate oralmente di generazione in generazione, regolavano vari aspetti della vita sociale, come il matrimonio, l’eredità e la risoluzione delle controversie, e costituivano un importante punto di riferimento.
Significato giuridico islamico
Nell’Islam assume un significato specifico e più ampio: si riferisce all’insieme dei detti, dei fatti, degli atti, dei comportamenti e degli insegnamenti del Profeta Maometto, nonché delle sue approvazioni e disapprovazioni tacite. In altre parole, essa rappresenta il modello di vita del Profeta, considerato l’esempio perfetto per tutti i musulmani, un faro da seguire.
La Sunna del Profeta Maometto: detti, fatti e tradizioni
È costituita da tutto ciò che il Profeta Maometto ha detto, fatto, approvato o disapprovato. Queste informazioni sono state tramandate oralmente e poi raccolte in testi chiamati hadith (letteralmente “racconti”, “narrazioni”). Gli hadith sono quindi la fonte principale per conoscere la Sunna.
Sunna legislativa e Sunna non legislativa
Gli studiosi islamici distinguono tra Sunna legislativa e Sunna non legislativa:
- Legislativa: comprende tutti gli atti e le parole del Profeta che hanno valore normativo, cioè che stabiliscono regole di comportamento per i musulmani. Questi hadith sono considerati vincolanti e sono utilizzati per derivare norme giuridiche.
- Non legislativa: include azioni e comportamenti del Profeta che non hanno valore normativo, come le sue abitudini personali (ad esempio, come dormiva o come si vestiva), le sue conoscenze in ambiti specifici e le sue prerogative (come la poliginia, che era permessa al Profeta ma con limiti precisi). Queste azioni non sono obbligatorie per i musulmani, ma sono considerate lecite e possono essere seguite come esempio di comportamento virtuoso.
L’importanza degli hadith nella Sunna
Gli hadith sono fondamentali per comprenderla, poiché sono la principale fonte di informazioni sulla vita e sugli insegnamenti del Profeta. Tuttavia, non tutti gli hadith sono considerati ugualmente affidabili. Gli studiosi islamici hanno sviluppato una complessa scienza dell’hadith, che si occupa di verificare l’autenticità e l’affidabilità delle catene di trasmissione degli hadith, per distinguere tra hadith autentici, deboli e falsi.
Sunna e Corano: differenze e dibattito dottrinale
Come accennato, essa è considerata la seconda fonte del diritto islamico, dopo il Corano. Il rapporto tra Sunna e Corano è oggetto di dibattito tra le diverse scuole giuridiche islamiche.
La dottrina maggioritaria: il Corano come fonte primaria
La dottrina maggioritaria (seguita dalla maggior parte dei musulmani sunniti) sostiene che il Corano è la fonte primaria e suprema del diritto islamico. La Sunna ha un ruolo complementare, spiegando e integrando il Corano, ma non può contraddirlo. Secondo questa visione, si deve fare riferimento alla Sunna solo quando il Corano non fornisce una risposta chiara a una determinata questione.
La dottrina minoritaria: la Sunna come spiegazione del Corano
Una dottrina minoritaria sostiene invece che la Sunna abbia un ruolo preminente rispetto al Corano, in quanto contiene spiegazioni e dettagli su questioni che nel Corano sono solo accennate. Secondo questa visione, la Sunna è necessaria per interpretare correttamente il Corano e per applicare le sue norme.
Differenze nella redazione e nell’interpretazione
Esistono alcune differenze fondamentali:
- Il Corano fu redatto durante la vita del Profeta, mentre la Sunna fu sistematizzata dopo la sua morte.
- I compagni del Profeta potevano rivolgersi direttamente a lui per eventuali dubbi sul contenuto del Corano, mentre per la Sunna ci si basa sulle testimonianze dei trasmettitori.
- Il Corano è considerato la parola diretta di Dio, rivelata al Profeta, mentre la Sunna è costituita dalle parole e dalle azioni del Profeta, riportate e interpretate dai trasmettitori.
L’importanza della Sunna per i musulmani oggi
La Sunna rimane una fonte fondamentale per i musulmani di tutto il mondo, che cercano di seguire l’esempio del Profeta Maometto in tutti gli aspetti della loro vita. Fornisce una guida pratica per la vita quotidiana, offrendo modelli di comportamento, di preghiera, di relazione con gli altri e di interpretazione del Corano. Lo studio della Sunna e degli hadith è quindi una parte importante dell’educazione religiosa islamica.
Ecco alcuni link utili per approfondire:
- Ramadan: cos’è e come si svolge per i musulmani
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