Nell’articolo si vanno a descrivere le caratteristiche delle tipologie di letture legate ad attività di lettura e scrittura.
Alle varie tipologie di lettura e di testi sono collegate attività di lettura e analisi; quando si legge, ci si trova dinanzi a qualcosa di concreto, cioè il testo con la sua forma, ossia parole e costruzioni che gli sono proprie.
Quando si legge un testo, dunque, ad emergere è la sua forma: ciò è possibile attraverso l’interpretazione; in sostanza, l’autore usa parole e costruzioni che devono essere interpretate dal lettore e tale interpretazione, sulla base delle parole e costruzioni utilizzate nel testo, può essere più o meno vincolante. Quella della lettura è comunque un’operazione complessa e non esente da difficoltà e ciò implica che debbano essere chiari gli scopi che si vogliono raggiungere; essi possono essere di diversa natura, in quanto si può leggere per degli scopi pratici o puramente per il piacere della lettura in sé.
Ciò significa che alla base della lettura vi sono dei principi, che possono essere così riassunti:
- La lettura ha scopi diversi;
- Dallo scopo dipende il modo di leggere, quanto definiamo la tecnica di lettura, che cambia in base allo scopo;
- I testi non possono essere letti tutti allo stesso modo
Varie tipologie di letture
In base allo scopo, si distinguono le seguenti tipologie di letture:
- Lettura esplorativa: presuppone la scoperta dell’argomento del testo e del modo in cui esso viene trattato; si ha quando per esempio si scelgono libri in biblioteca o in libreria. Le tecniche di lettura ad essa collegate comprendono, fra le altre, il “passaggio” o meglio la lettura veloce di pochi punti del testo;
- Lettura di ricerca: consiste nel cercare e trovare informazioni, quando per esempio, vengono consultati manuali; fra le tecniche di lettura di questo tipo di testi si ha l’azione di scorrere il testo per trovarvi gli elementi che interessano;
- Lettura estensiva o informativa: con questo tipo di lettura si ha un’idea del contenuto del testo, corrisponde al primo livello di comprensione e la tecnica di lettura ad essa associata consiste proprio in una lettura ordinata;
- Lettura intensiva o di studio: questo tipo di lettura presuppone la comprensione delle tesi e dei punti di vista sostenuti dall’autore, anche per esprimere un giudizio, siamo sul piano dell’analisi dei testi per motivi di studio o legati alla professione; essa rappresenta il livello più approfondito di comprensione, il lettore- attraverso diverse operazioni- deve comprendere il contenuto.
Le operazioni, e quindi tecniche, da tenere in considerazione saranno:
- Lettura dell’indice, per arrivare al quadro generale del testo;
- Lettura estensiva- veloce;
- Evidenziare espressioni, passi ed eventuali termini tecnici ;
- Annotazione di richiami all’interno o all’esterno del testo;
- Sintesi del contenuto delle varie parti o blocchi in cui il testo è suddiviso;
- Rilettura delle parti singole.
Altra attività importante ricollegata al testo è la scrittura; anche nel caso di quest’”operazione”, si può affermare che essa non si svolge o compie sempre allo stesso modo: ancora una volta, è necessario tener conto della situazione in cui si comunica e delle funzioni della lingua.
Inoltre, bisogna avere, porsi degli obiettivi ben precisi, che possono essere determinati attraverso le domande che cosa? A chi? Perché?; si tratta cioè di avere ben chiaro il genere di testo che si vuole/deve comporre, il destinatario del testo e la funzione a cui deve rispondere quanto viene scritto. Ancora, quando si scrive, risultano fondamentali due fasi, che corrispondono alla preparazione e alla composizione del testo, fasi che constano di vari “momenti”:
- Preparazione: – definizione degli obiettivi; – preparazione dei materiali
- Composizione: – organizzare dati ed idee; – stesura del testo; – revisione finale
Tipologie di testo
Così come esistono varie tipologie di letture, allo stesso modo possono essere elaborati e scritti altrettanti e vari tipi di testo.
Fondamentalmente, si possono distinguere tre gruppi di testi “prodotti”:
– Testi che derivano direttamente da altri testi;
– Testi che traducono alcuni dati materiali in parole;
– Testi che rappresentano un’elaborazione originale di dati ed idee.
Al primo gruppo possono essere fatti risalire testi come il riassunto o il verbale, i “nuovi” testi possono derivare da una “fonte” scritta ed orale e, comunque, presentano in qualche modo dei tratti/ interventi personali riconducibili all’autore del testo, a chi ha scritto il testo.
La descrizione rientra invece nel secondo gruppo di testi, che si riferisce a testi caratterizzati da oggettività.
Infine, i cosiddetti testi originali, come la relazione o il tema, tipi di testo che si possono definire più autonomi, in quanto funzione, ampiezza, linguaggio … vengono stabiliti dall’autore, anche se relativamente al contenuto, questo deriva da altre fonti, come letture, film …
All’interno di questo gruppo/ categoria si può operare un’ulteriore distinzione, riguardante e ricollegata al tempo di preparazione, che precede la composizione vera e propria, in quanto vi sono testi che implicano tempi lunghi ( di preparazione), come una tesina, tempi medi, come un tema, e tempi brevi, come nel caso di un post.
Dal punto di vista didattico, un tipo di testo fra i più praticati è il riassunto, che risulta essere un testo da privilegiare, e ciò per diversi motivi, come per esempio quello legato alla rielaborazione o principalmente, perché serve a comprendere meglio ed è molto utile per comunicare idee ed informazioni, vedi la breve trama di un film in un giornale.
Anche nel caso del riassunto, è possibile operare una distinzione, a seconda del tipo, per cui si potranno avere riassunti caratterizzati da una maggiore fedeltà al testo originale o più originali e personali: si tratta della notizia brevissima, della sintesi e della rielaborazione.
Se si confrontano i tre tipi di riassunto, risulta ad ogni modo importante il riferimento al testo originale, che deve essere compreso bene, per poter essere poi rielaborato.
Da questa distinzione risulta inoltre che vi sono diversi modi per realizzare un riassunto, principalmente:
– Si possono tralasciare i dati più particolari e specifici del testo originale, per riferire
informazioni di carattere “generale”, complessivo;
– Possono essere considerati tutti i dati del testo originale, però in forma breve;
– Può essere messo in rilievo l’argomento, il tema di partenza che risulta essere il più interessante, e ridurre le altre informazioni in esso contenute. Come per qualsiasi testo prodotto, anche nel caso del riassunto, a prescindere dal testo originale e dalla sua tipologia, è necessario tener conto di alcune regole, riconducibili fondamentalmente a due operazioni: decodifica- preparazione e stesura.
Alla prima operazione sono da ricollegare alcuni “momenti” che hanno a che fare, per esempio, con la lettura globale, l’individuazione degli argomenti essenziali e dei legami logici esistenti nel testo; alla seconda, invece, si fanno risalire il cambiamento dell’ordine di presentazione dei temi contenuti nel testo di partenza, e soprattutto la ricostruzione della coesione testuale per mezzo dei legamenti morfosintattici.
Quindi, nell’ambito della produzione testuale risulta essere particolarmente importante il riassunto, in quanto coinvolge varie abilità e per questo motivo finisce per essere utile, la sua utilizzazione, in ambito didattico.
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