A chi non è capitato da bambino, guardando i cartoni animati giapponesi in televisione, di notare come i vari personaggi si togliessero le scarpe appena arrivati a casa e di procedere poi o scalzi o con delle ciabatte? La domanda che ci ponevamo tutti era: perché in Giappone si tolgono le scarpe quando arrivano a casa?
Naturalmente avevamo le nostre ragioni per chiederlo, perché non eravamo abituati né a farlo e né a vederlo fare a qualcuno. Poi con il tempo abbiamo imparato che togliersi le scarpe in Giappone è una forma di galateo radicata all’interno della cultura e tradizione giapponese. Le scarpe non si tolgono solo per entrare in casa ma anche a scuola, nei templi, nei ryokan ( gli alberghi tradizionali giapponesi) e in altri luoghi.
Il concetto principale che sta alla base dell’abitudine di togliersi le scarpe in Giappone riguarda la divisione degli spazi in puliti e sporchi, dove la propria casa rappresenta lo spazio pulito mentre tutto quello sta fuori è lo spazio sporco. Questo si traduce in un atteggiamento di profondo rispetto verso la propria abitazione che, in un certo senso, viene tenuta lontana da tutto quello che risiede all’esterno e che è sporco e impuro, e che quindi va lasciato fuori. Esiste l’espressione giapponese 土足で踏み込む (dosoku de fumikomu) che si significa letteralmente entrare senza togliersi le scarpe.
Ma dove si mettono le scarpe una volta che si tolgono? Appena si arriva a casa ad accoglierci c’è uno spazio apposito che si chiama 玄関 (genkan) che è più basso rispetto al resto del pavimento dove, una volta tolte le scarpe, esse devono essere posizionate con la punta verso l’uscita, così da essere pronte per essere indossate. Dopo di che, per entrare in casa, si indossano delle ciabatte oppure si sta direttamente scalzi.
L’importanza e il rispetto di togliersi le scarpe in Giappone si ripercuote anche all’interno della casa, dove ci sono degli spazi a cui bisogna fare attenzione al modo in cui si entra o ci si cammina sopra. Per entrare in bagno non si usano le ciabatte che si mettono appena arrivati a casa, ma bisogna indossare quelle adibite al solo uso del bagno che si trovano tranquillamente all’entrata di quest’ultimo. La stessa cosa vale quando si esce dal bagno e bisogna rimettersi quelle di uso abituale. Mentre per quanto riguarda le superfici a cui fare attenzione c’è il 畳(tatami) , il famoso pavimento tradizionale giapponese fatto di paglia di riso intrecciata e poi pressata organizzato in moduli. Sul tatami non ci si può camminare assolutamente con le scarpe perché è sacro, ed anche perché è molto difficile da pulire. Su di esso si può camminare con le calze oppure direttamente scalzi.
Il tatami si trova nelle case tradizionali giapponesi ma si possono trovare anche negli appartamenti più moderni, solitamente nella camera da letto. Come anticipato prima, c’è l’abitudine di togliersi le scarpe in Giappone anche nei ryokan, alla cui entrata bisogna togliersi le scarpe e indossare le ciabattine fornite dalla struttura, per poi essere condotti presso la vostra stanza che avrà il pavimento in tatami.
Tra i vari luoghi si usa togliersi le scarpe in Giappone anche in alcune aziende all’ingresso, anche se adesso non è più così abituale. Per esempio, una cosa molto singolare che ci fa riflettere su quanto questa usanza sia così importante nella cultura giapponese è che, anche durante la costruzione o la ristrutturazione di un immobile, gli addetti ai lavori tolgono sempre le loro scarpe.
Fonte immagine dell’articolo Togliersi le scarpe in Giappone: una forma di galateo: Pixabay