Toshio Saeki: il maestro dell’ero-guro giapponese

Toshio Saeki

La scuola di disegno giapponese è una delle scuole più importanti a livello mondiale. Dal paese del Sol Levante sono venuti fuori alcuni dei migliori artisti della storia e oggi parleremo di Toshio Saeki, un particolare illustratore considerato da molti come uno dei massimi esponenti dell’ero-guro.

L’ero-guro, l’estetica della “perversione”

Prima di parlare di Toshio Saeki, è bene introdurre l’ero-guro, il movimento artistico su cui si fonda l’intera carriera artistica di Toshio Saeki, il quale farà suo questo genere personalizzandolo sempre di più nel corso degli anni. Innanzitutto, partiamo dal significato della parola ero-guro; il termine deriva dalla fusione di erotic e gurutesuku (grottesco), andando quindi a racchiudere al suo interno un’estetica “anormale”, macabra e perversa. L’ero-guro affonda le sue antichissime radici tra il 1600 e il 1800, nel periodo Edo, in particolare con le stampe shunga a sfondo erotico e le stampe muzane, dette “stampe insanguinate”, che raffiguravano in maniera cruenta e dettagliatissima omicidi, stupri, torture e suicidi, uniti a figure grottesche come cadaveri, mostri, fantasmi e demoni tradizionali. Come accennato in precedenza, quello dell’ero-guro è un vero e proprio movimento artistico, il quale non comprendeva solo il disegno ma anche arti come la letteratura, il teatro e il cinema. Toshio Saeki fa parte di quella che potremo definire la “seconda ondata” del movimento ero-guro, che inizia tra gli anni ’70 e ’80.

Toshio Saeki, il godfather dell’ero-guro

Toshio Saeki nasce nella prefettura di Miyazaki nel 1945, nell’isola Kyushu. Fin da piccolo sviluppa una grande passione per il disegno, tanto da venirgli affibbiato il soprannome eshi (letteralmente colui che disegna) dagli amici che spesso gli chiedevano di disegnare stampe erotiche shunga. Trasferitosi nel 1969 a Tokyo, Saeki ricerca il proprio stile iniziando a comporre i suoi primi disegni personali. Da questi primi disegni, pubblicherà il suo primo libro, una raccolta chiamata Saeki Toshio Gashu (Disegni di Toshio Saeki) che vedrà le opere dell’artista giapponese esposte in una mostra a Parigi, durante la quale verranno rubati tutti i disegni.

Fin dalle prime opere lo stile di Saeki è chiaro: disegni erotici tipici dell’ero-guro, dove i motivi tradizionali vengono reinterpretati e mescolati alle ansie, ossessioni e macabre perversioni di Saeki stesso e della sua generazione. All’interno delle sue opere troviamo figure della tradizione giapponese come demoni, non-morti, mostri e fantasmi raffigurati attraverso le caratteristiche delle erotiche stampe shunga e le cruente e violentissime stampe muzane, il tutto unito al tratto distintivo di Saeki e all’utilizzo di colori vivaci e brillanti. La poetica di Toshio Saeki ruota principalmente attorno ai temi del sesso  e della morte in un simil Eros e Thanatos dai tratti grotteschi e macabri. Spesso, nelle sue opere, Saeki rappresenta atti sessuali a stretto contatto con la morte, ricorrendo prepotentemente alla mescolanza tra personaggi del mondo dei vivi e quello dei morti. Altra caratteristica dei disegni di Toshio Saeki, è la rappresentazione dello shibari, ovvero l’arte nipponica di legare una persona in un contesto erotico. Nel 1972 una sua opera appare sulla cover dell’album di John Lennon e Yoko Ono, Sometime in New York City e nel 1979 i suoi disegni prendono vita in un corto animato realizzato dal francese Michel Boschet, chiamato Demain la petite fille sera en retard à l’école, che vincerà un César Awards. A questo punto la popolarità di Toshio Saeki è divenuta mondiale, l’artista nipponico esporrà le proprie opere negli Stati Uniti, in Europa e in Asia, affermandosi come uno dei disegnatori più apprezzati e pop del momento. Toshio Saeki muore il 21 novembre 2019, dopo aver trascorso i suoi ultimi anni di vita con la moglie tra le montagne della prefettura di Chiba, proseguendo quella che è stata la passione della sua vita: disegnare.

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Fonte immagine copertina: Wikipedia

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