Veles: la storia del Dio slavo degli Inferi

Veles: la storia del Dio slavo degli Inferi

Veles è tra i più importanti dei del pantheon slavo e rappresenta il Dio degli Inferi, della magia e del bestiame. Vediamo insieme la sua storia, a partire dallo scontro con Perun.

Lo scontro tra Veles e Perun  

Grazie alla ricostruzione da parte dei filologi russi Ivanov e Toporov, è possibile conoscere il “mito della tempesta”, molto noto nella mitologia slava, che racconta dello scontro tra Veles e Perun, il Dio slavo del tuono. Lo scontro nacque da Veles, che rapì il figlio (o la moglie, o il bestiame, non è chiaro) di Perun.
Inoltre, Veles, assunta la forma di un serpente, si avvolse attorno all’albero del mondo, la cui cima era occupata da Perun, che governava il regno dei cieli e quello dei vivi. Perun, quindi, iniziò a lottare utilizzando le saette. Veles provò a scappare, ma Perun riuscì ad ucciderlo. In questo modo, ciò che egli rubò sarebbe fuoriuscito dal suo corpo sotto forma di pioggia.

Secondo il mito della tempesta, i periodi di siccità erano dovuti al rapimento per mano di Veles, le tempeste erano dovute allo scontro tra i due, mentre la pioggia indicava la vittoria di Perun e il ritorno dell’ordine. Dato che il mito si ripeteva ogni anno, era come se Veles cambiasse la pelle di serpente e rinascesse in un corpo diverso.
Gli antichi slavi, in realtà, non consideravano Veles un Dio cattivo; anzi, in diverse storie russe, egli è considerato come San Nicola che salva il contadino e il suo bestiame da Sant’Elia.

Dio degli Inferi e della morte

Veles rappresenta prima di tutto il Dio degli Inferi e della morte. Infatti, egli era un grande serpente avvolto attorno agli inferi, cioè alle radici dell’albero del mondo, da cui regnava sul mondo dei morti. In realtà, negli Inferi vivevano creature e spiriti dei morti che controllavano il bestiame di Veles.

Dio del bestiame e dei pastori

Veles era anche Dio del bestiame; egli, d’altronde, aveva corna di toro o ariete. Egli veniva considerato anche protettore dei pastori, infatti ciò sottolinea la rivalità con Perun che, essendo il Dio del tuono, era anche il protettore dei contadini.
Probabilmente, però, egli influenzò anche l’agricoltura; infatti, in diversi paesi slavi, in particolare in Russia, vigeva una tradizione secondo la quale bisognava tagliare la prima spiga dei cereali e annodarla per formare un amuleto, con lo scopo di difendere i raccolti dalle forze maligne. Questa tradizione era nota come “legare la barba di Veles“.

Dio della magia e dei musicisti

Il nome “Velves” probabilmente deriva dalla parola “volhov”, che in alcune lingue slave significa stregone. Egli era considerato Dio della magia e il protettore dei musicisti.
Infine, con l’arrivo della religione cristiana, egli fu riconosciuto come il diavolo però, essendo anche Dio del bestiame, fu anche associato al santo cristiano Biagio.

Fonte immagine: Wikipedia

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