Venere nell’arte, 4 esempi

Venere nell'arte, 4 esempi

La Venere è un soggetto prediletto nell’arte. La divinità romana associata alla bellezza e all’amore è stata spesso rappresentata mettendo in risalto la sua figura elegante. Ecco 4 esempi della Venere nell’arte.

1. Nascita di Venere

Pensando alla Venere non si può non immaginare la Nascita di Venere dipinta da Sandro Botticelli attorno al 1485, oggi conservata alla Galleria degli Uffizi. Si tratta di una tempera su tela di grandi dimensioni (172,5×278,5 centimetri) che nasconde un significato profondo: mostrare il legame tra la bellezza e Dio stabilito dalla filosofia neoplatonica. Al centro del quadro c’è Venere in piedi su una conchiglia che galleggia sul mare. Ella è appena nata dalla schiuma del mare ma ha già il corpo di una donna e lunghissimi capelli ondulati, mossi dal vento. Alla sua sinistra si trovano Zefiro e Clori: il primo è il dio del vento che soffia da ponente e crea la brezza che spinge Venere; Clori, invece, è una ninfa e dea della primavera, e intorno a lei volteggiano dei fiori rosa. A destra di Venere si trova Flora, divinità della fioritura, che indossa un lungo abito bianco a fiori e porge delicatamente a Venere un mantello rosso ricoperto di margherite.

Venere nell'arte, 4 esempi

2. Venere di Milo

Anche nell’ambito della scultura ci sono molte rappresentazioni di Venere. Una delle più famose è la Venere di Milo, scoperta sull’omonima isola nel 1820. La statua è in marmo e risale al II secolo a.C. È stata donata al re di Francia Luigi XVIII e in seguito è stata esposta al Louvre, dove è attualmente conservata. La scultura è costituita da due blocchi di marmo diversi, collegati in corrispondenza delle anche; è incompleta in quanto mancano il braccio sinistro e parte di quello destro. La postura della dea è a forma di “S”, il busto è leggermente girato verso destra e la gamba sinistra è piegata e appoggiata su una base rialzata. La dea è mostrata con i capelli raccolti, nuda, con la parte inferiore del corpo coperta da un drappo.

Venere nell'arte, 4 esempi

3. Venere dormiente

Venere è protagonista anche di una grande tela di Giorgione da Castelfranco. Le caratteristiche tipiche delle opere dell’artista, ossia l’attenzione per i paesaggi, il colore e i soggetti mitologici, si ritrovano tutte nella Venere dormiente, il cui committente era il patrizio veneziano Girolamo Marcello, il quale richiese questo quadro in occasione del proprio matrimonio. L’opera è stata realizzata intorno al 1510: in primo piano si vede la dea nuda che dorme adagiata dolcemente su un lenzuolo bianco; questa poggia la testa su una sorta di cuscino rosso. Spiccano l’innocenza e la delicatezza di Venere. Notevole è il paesaggio a più piani che si staglia dietro la dea, che dà l’impressione di essere sereno e tranquillo quanto lei. Si vedono un prato fiorito, un cespuglio e un villaggio collinare. Il quadro è attualmente esposto al museo Gemäldegalerie Alte Meister di Dresda.

Venere nell'arte, 4 esempi

4. Venere allo specchio

Altra opera che rappresenta la Venere nell’arte è Venere allo specchio, dipinta da Tiziano Vecellio intorno al 1555. La dea della bellezza è ritratta seminuda, seduta su un letto nell’atto di ammirare la sua immagine in uno specchio rettangolare sorretto ad un amorino. In questa versione, la Venere indossa gioielli quali bracciali dorati, orecchini, un anello e un copricapo che abbellisce i suoi capelli semi-raccolti. La parte inferiore del corpo della dea è coperto da un drappo bordeaux riccamente decorato. La tela si trovava nello studio del pittore al momento della sua morte; si pensa che Tiziano avesse voluto tenerla per sé per usarla come modello per successive repliche. Il quadro è attualmente conservato alla National Gallery of Art di Washington.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

Fonti immagini opere nell’articolo: Nascita di Venere – Pixabay; Venere di Milo – Pixabay; Venere dormiente – Wikipedia; Venere allo specchio – Wikipedia.

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Studentessa laureanda dell'Università di Napoli "L'Orientale".

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