Abbazia di Montecassino: storia di un monastero plurisecolare

La storia dell'abbazia di Montecassino

L’abbazia di Montecassino ha una storia molto antica e fino ad oggi rappresenta una vera e propria perla situata nel basso Lazio. Parliamo di un monastero benedettino che oggi è considerato il monastero più grande del mondo e il secondo più antico d’Italia, con una storia plurisecolare.

Ad oggi l’abbazia viene utilizzata per molteplici fini: ospita messe e celebrazioni religiose, è sede di numerosi musei (tra cui la degna di nota Sala dei Bozzetti), è visitabile da turisti anche semplicemente interessati ad ammirare la meravigliosa architettura e le statue del chiostro bramantesco ed è una gettonata meta di pellegrinaggio per la presenza della tomba di San Benedetto. All’interno del monastero troviamo anche una delle biblioteche più antiche d’Europa.

Storia e battaglia di Cassino

L’abbazia di Montecassino è stata fondata nel 529 d.C. da San Benedetto di Norcia sulla sommità di Montecassino, dove prima sorgeva un tempio dedicato ad Apollo. Stiamo comunque parlando di un monastero che è esistito per più di 1500 anni, dunque la sua storia è caratterizzata da distruzioni, terremoti, saccheggi e ricostruzione.

Per tutta la durata del medioevo, l’abbazia di Montecassino fu un grandissimo centro culturale e intellettuale poiché i suoi abati, i suoi archivi, le sue biblioteche e le sue scuole scrittorie hanno conservato e trascritto molte opere dell’antichità.

Il monastero fu completamente raso al suolo da un fortissimo terremoto nel 1349 e fu ricostruito nei decenni successivi; qualche secolo più avanti, tra il 1600 e il 1700, ha assunto tutte le caratteristiche estetiche per essere considerato un modello dell’arte e dell’architettura del Barocco napoletano.

Raggiungere il monastero è sempre stato un po’ ostico, soprattutto nei secoli passati quando non esistevano mezzi con i quali potersi muovere; con il progresso tecnologico, ovviamente, questo problema è stato risolto intorno al 1930 con la costruzione della funivia di Montecassino, poco tempo prima della distruzione totale durante la Seconda guerra mondiale.

Come detto in precedenza, l’abbazia di Montecassino ha avuto una storia plurisecolare, essendo stata teatro di guerre, conflitti ed incursioni, ma nessuna di tutte queste può essere comparabile, in termini di danni e distruzione, con il secondo conflitto mondiale: durante la seconda fase della battaglia di Cassino, l’abbazia è stata pesantemente bombardata dagli aerei degli alleati, i quali pensavano (erroneamente) che essa offrisse riparo alle truppe tedesche, uccidendo invece centinaia di civili che avevano trovato riparo nel monastero. Tantissime opere furono poste in salvo dall’arciabate Gregorio Diamare e dal colonnello di una divisione dell’esercito tedesco Julius Schlegel. Il bombardamento anglo-americano si rivelò, oltre che inutile, strategicamente favorevole ai tedeschi, che utilizzarono le macerie del monastero come avamposti strategici per rallentare la risalita della penisola da parte degli alleati.

La ricostruzione dell’abbazia di Montecassino è iniziata dopo la fine della guerra, nel 1948, ed ha mirato all’esatta riproduzione delle architetture precedentemente presenti. Il restauro è stato terminato nel 1956 e il suo prodotto è arrivato fino ai nostri giorni.

 

Fonte immagine: Wikipedia.com

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