Le chiese da visitare sono, in ogni città d’Italia, una delle mete classiche, poiché su esse si fondano molto spesso le origini stesse del luogo. Fatti storici, aneddoti, spesso anche miti e leggende, si intrecciano nel fitto mistero delle costruzioni e più sono antiche, più sono affascinanti. Trieste è una delle città più belle del Nord Italia, che vanta monumenti incredibili e una qualità di vita decisamente alta, tanto da farla assomigliare, per paesaggi e pulizia, ad una piccola Vienna. Il nostro giro tra le quattro chiese da visitare a Trieste, non sarà però “monoteistico”. Abbiamo deciso di mostrarvi quattro chiese di diverso culto e di grande significato per la città, dimostrando che possiamo unire storia e religioni, cultura e intelligenza, oltre i conflitti che stanno minando il mondo.
Cattedrale di San Giusto, il Santo Patrono di Trieste
Tra le chiese da visitare a Trieste, sembra doveroso iniziare dal suo Duomo, la Basilica cattedrale di San Giusto Martire. Si trova in cima al Colle di San Giusto, per l’appunto, che domina la città e le sue origini risalgono addirittura all’epoca paleocristiana ma di quell’epoca non restano che pochi residui. L’attuale aspetto della basilica deriva dall’unificazione di due chiese già esistenti, quella di Santa Maria e quella dedicata al martire San Giusto. Le due chiese furono unite in una sola grande cattedrale dal vescovo Rodolfo Pedrazzani da Robecco tra il 1302 e 1320 per fare sì che la città avesse il suo duomo. Il campanile dell’ex chiesa di Santa Maria era più alto, in origine, ma nel 1422 fu colpito da un fulmine e in lavori di recupero comportarono la riduzione all’altezza attuale. La facciata in stile gotico della cattedrale è austera, con il bellissimo rosone di pietra carsica. Sia sul campanile che sulla facciata della chiesa è possibile notare reperti del periodo romano.
Il portale d’entrata fu ricavato da un antico monumento funerario. I mosaici bizantini nelle absidi, come quello della Theotókos – che vuol dire Genitrice di Dio, o Madre di Dio – raffigura la Madonna su un trono, con il Bambino in braccio e due arcangeli al suo fianco. Tutti i mosaici sono dell’epoca bizantina e risplendono di colori vivi, poiché tutti accentuati dall’oro sullo sfondo, costituiscono una delle maggiori attrazioni della Cattedrale. L’organo a canne Mascioni opus 345, altra attrattiva della Cattedrale, fu costruito in sostituzione di un altro, costruito nel 1860 e saccheggiato di tutte le canne durante la prima guerra mondiale. Il nuovo organo, ovvero quello attuale, fu costruito da Vincenzo Mascioni che vi lavorò dal dicembre 1921 per quasi un anno e inaugurato con una serie di concerti. Nel corso degli anni, l’organo subì una serie di modifiche: la fonica venne adattata al gusto dell’epoca, le tastiere passarono da die a a tre e le canne di facciata furono sostituite con altre nuove. Il sistema di trasmissione fu trasformato da pneumatico in elettrico, grazie alla consulenza di Emilio Busolini, organista della Cattedrale, mentre la cassa in legno neoclassica che incornicia il rosone è rimasta quella originale. Ultimo, ma non per importanza, è il campanile da cui si gode la vista dell’intero colle e dell’intera città. Visitare questa basilica, significa immergersi nella storia e nelle origini della bella città di Trieste.
Basilica di San Silvestro
Tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridione
Lungo il Canal Grande, nel borgo Teresiano, meta di moltissimi turisti, il nostro giro delle chiese da visitare a Trieste ci porta al Tempio Serbo-Ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridone, che sorge sulla precedente chiesa di San Spiridone, eretta nel 1753 e che ricostruita dall’architetto Carlo Maciachini nel 1869. Il tempio in stile bizantino, è reso unico da una particolare peculiarità: la cupola più alta dei quattro campanili, con calotte emisferiche dipinte di azzurro decorazioni a mosaico che abbelliscono le pareti esterne. Le grandi statue che adornano la facciata furono realizzate dallo scultore milanese Emilio Bisi. L’interno del tempio si rifà allo stile bizantino, con le pitture ad olio che imitano i mosaici e dove l’arte dell’iconografia è protagonista con le icone della Madonna con Bambino, di San Spiridone, dell’Annunciazione e del Cristo Re, eseguite in Russia nella prima parte dell‘800. Tre altari sono nel presbiterio e si rischia quasi il torcicollo se si guarda in su ma è impossibile non restare incantati dalla meraviglia del contrasto tra il blu stellato delle cupole e dell’oro che fa da sfondo alle icone e alla lampada d’argento che pende all’ingresso, donata da Paolo Petrovič Romanov, futuro Zar di Russia Paolo I.
Sinagoga di Trieste
Il nostro tour delle chiese da visitare si conclude in Piazza Virgilio Giotti nel rione di Barriera Nuova con la Sinagoga di Trieste, inaugurata nel 1912. Seconda per dimensione al Tempio di Budapest, la sinagoga di Trieste è considerata uno dei maggiori edifici del culto ebraico in Europa e testimonia l’importanza delle comunità ebraiche dell’Impero Austro-Ungarico. Quando, dopo la Prima Guerra Mondiale, Trieste venne annessa all’Italia, la sinagoga divenne una delle quattro più grandi sinagoghe del paese, insieme a quelle di Roma, Genova e Livorno. Va da sé che la struttura si presenta differente da quella delle chiese classiche ma l’edificio non è per questo meno affascinante, grazie ad alcuni riferimenti stilistici ispirati all’oriente. Tre quarti dell’edificio si affacciano rispettivamente su via Donizetti, via san Francesco e su via Zanetti e differiscono per dimensione, ma sono tutti accomunati da un rosone centrale che reca la Stella di David. La grande sala centrale rettangolare si sviluppa su tre navate, sormontate da volte decorate con mosaici dorati. Il grande Aron, ovvero l’Armadio Sacro ha le porte di bronzo dorato ed è incrociato da due candelabri bronzei a sette braccia (i Menorah) che posano su due riproduzioni in marmo dei covoni di fieno. Il soffitto della sinagoga è caratterizzato da una grande cupola dorata. Il pavimento dell’atrio, diversamente da quello in bianco e nero della sala, è decorato con colori accesi. La struttura contiene anche un oratorio uffici ad uso della comunità, una biblioteca e, ovviamente, la zona adibita al bagno rituale. In occasione della Giornata della Memoria, visitando il museo in via del Monte dove sono raccolte testimonianze della comunità ebraica di Trieste, è possibile visitare anche la sinagoga e il cimitero ebraico in via della Pace.
Il nostro viaggio nelle chiese da visitare a Trieste include moltissime altre basiliche ed è possibile completare il giro visitando il sito del Comune per scoprirne moltissime altre. Abbiamo voluto offrirvi un assaggio turistico che riguardasse più culti, per ricordarci che non sono le religioni a fare le guerre, ma gli uomini.
Si ringrazia Deborah De Santi, da Trieste, per i suggerimenti. Foto da Wikipedia.