In quasi tutte le cucine del mondo sono presenti cibi fermentati. Questo perché la fermentazione non solo aiuta a preservare gli alimenti, ma li arricchisce di sapori unici e apporta numerosi benefici nutrizionali. In questo articolo viaggeremo per il mondo alla scoperta di 5 tradizionali cibi fermentati da assaggiare almeno una volta nella vita.
Ecco una lista di 5 cibi fermentati
1. Kimchi
Tra i cibi fermentati più conosciuti abbiamo il kimchi, composto da un mix di cavolo o radicchio fermentato e un’ampia selezione di spezie, tra cui peperoncino, aglio e zenzero. Ne esistono centinaia di varianti, perché ogni famiglia coreana ha la sua ricetta, tramandata di generazione in generazione, anche se quelle piccanti sono di gran lunga le più famose. Si stima che ciascun coreano mangi in media 18 kg di kimchi all’anno: insomma, un vero e proprio culto nella tradizione coreana, da assaggiare se si viaggia dalle parti di Seul.
2. Miso
Tra i cibi fermentati, il miso è una purea ottenuta dalla fermentazione di soia con sale e Koji, un tipico fungo giapponese. E’ utilizzato in molteplici piatti tradizionali, dalla celebre zuppa di miso ai condimenti per le insalate. Ne esistono diversi tipi, da quelli più dolci e delicati, come il miso bianco, a quelli più intensi e saporiti, come il miso rosso. La gran quantità di proteine, vitamine e minerali ha fatto sì che il miso diventasse un alimento essenziale nella cultura culinaria nipponica, e che lo rimanesse fino ai nostri tempi.
3. I Crauti
I crauti sono uno dei cibi fermentati più onnipresenti nella cucina tedesca e dell’Est Europa. Preparati con cavolo tagliato finemente e sale, i crauti sono lasciati a fermentare per diverse settimane, durante le quali assumono un sapore aspro e intenso. Tipicamente serviti freddi, sono un accompagnamento perfetto per i piatti di carne, ma possono essere serviti anche da soli, o insieme ad altre verdure, a mo’ di insalata o in una zuppa.
4. Kefir
Originario delle montagne del Caucaso, un altro esempio di cibi fermentati è il kefir. Si ottiene dalla fermentazione del latte con granuli di kefir, che contengono batteri e lieviti benefici. Ne risulta una bevanda simile allo yogurt ma con una consistenza più liquida, e soprattutto leggermente alcolico (anche se ne esistono versioni prive di etanolo). Grazie alla sua versatilità, può essere bevuto da solo, usato in frullati o come base per salse, oppure può essere utilizzato per preparare deliziosi dolci tradizionali, milkshake o gelati.
5. Natto
Infine, il natto è un alimento tradizionale giapponese, tra i cibi fermentati più peculiari. Fatto di chicchi di soia fermentata, generalmente servito per colazione insieme al riso e alla salsa di soia. E’ noto per la sua consistenza vischiosa e appiccicosa, per il suo odore pungente e il sapore forte, che lo rendono un “gusto acquisito”, difficilmente apprezzabile da chi non è abituato a mangiarlo. Nonostante ciò, è molto apprezzato in Giappone per via dei suoi benefici nutrizionali: il natto è infatti ricco di vitamina K2, che è essenziale per la salute delle ossa e del cuore, e contiene probiotici che migliorano la digestione.
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