Cosa fare in Cappadocia: 6 consigli per un’esperienza autentica e locale

Cappadocia

La Cappadocia è una delle regioni più affascinanti e ricche di storia della Turchia, meta ambita da numerosi turisti per i voli in mongolfiera e per i caratteristici “camini delle fate”, formazioni rocciose naturali dalle forme bizzarre che evocano l’immagine di “case incantate”. Queste formazioni, situate soprattutto nel Parco Nazionale di Göreme, si sono create grazie alla stratificazione di ceneri e lapilli provenienti dai vulcani Hasan Dağı ed Erciyes Dağı, seguita dal processo di erosione causato da piogge e vento.

Ma la Cappadocia non è solo questo, ecco 6 cose da fare in questa regione incantata:

1) Giro in Mongolfiera

Che si voglia salire su una mongolfiera (i costi partono da circa 60-70 euro) o semplicemente arrampicarsi su una delle colline per vederle spiccare il volo, questa è un’esperienza da non perdere. Durante la stagione estiva ci sono due voli al giorno (all’alba e al tramonto), mentre in inverno si effettua solo il volo dell’alba, tempo permettendo. Numerosi sono i siti che aggiornano giornalmente sui voli certi, tra questi vi è quello dell’aviazione turca

2) Entrare nei Camini delle Fate

Sebbene sia suggestivo ammirare queste formazioni rocciose dall’alto di una collina, entrare al loro interno è un’esperienza ancora più affascinante! L’Open Air Museum di Göreme è il luogo ideale per farlo: l’ingresso costa circa 13 euro, con percorsi segnalati e illuminazione. Se si preferisce un’esperienza meno turistica, si consiglia di armarsi di una torcia e di scarpe da trekking, esplorando una delle innumerevoli valli che solitamente sono accessibili gratuitamente.

3) Corso di ceramica

La città di Avanos è famosa per la sua tradizione ceramica. Numerosi negozi offrono l’opportunità di conoscere la cultura locale e provare a creare con le proprie mani oggetti in ceramica, permettendo così di entrare a far parte per qualche ora di una delle molteplici famiglie che da generazioni producono i più svariati oggetti con differenti tipi di ceramica.

4) Prendere un çay

Il çay (tè) non è solo una bevanda per i turchi, ma un vero e proprio rito, simile a quello del caffè espresso per i napoletani. Il tè viene consumato in ogni momento della giornata e nelle case, ci sarà sempre una teiera sul fuoco, pronta a offrire un tè caldo agli ospiti. Il çay è anche un modo per stringere legami, non è insolito che persone che non si conoscono propongano di condividere una tazza di tè dopo una breve chiacchierata.

5) Città sotterranea di Derinkuyu

Derinkuyu è una delle città sotterranee più affascinanti della Cappadocia, che scende fino a circa 60 metri di profondità. Scolpita nella roccia vulcanica morbida, offre spazi come stanze, corridoi, chiese, pozzi, cucine, magazzini e un sistema di ventilazione per garantire il ricambio d’aria. Queste città sotterranee venivano utilizzate come rifugio durante le invasioni. Il biglietto d’ingresso costa circa 400 lire turche, poco più di 10 euro. Tappa obbligatoria se si soggiorna nei pressi di Göreme o Uçhisar, ma non consigliata a chi soffre di claustrofobia o asma.

6) Mercato/Pazar

Immancabile l’occasione di perdersi tra i colori e gli odori dei mercati turchi, chiamati Pazar. Sebbene molti pensino subito al Gran Bazar di Istanbul, con i suoi prezzi esorbitanti e la mancanza di locali che vi facciano acquisti, un mercato più interessante è invece il Pazar di Nevşehir, in Cappadocia. Meno turistico, vi permetterà di respirare l’autentica atmosfera locale e scoprire prodotti tipici a prezzi più accessibili.

Fonte immagine: Archivio personale

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