Cosa vedere a Canelli, la città del vino

Cosa vedere a Canelli, la città del vino

«Un confine, l’apertura verso un mondo lontano», questo era Canelli per Cesare Pavese, celebre scrittore e poeta astigiano. A cavallo tra le colline del Monferrato e le colline delle Langhe, si trova una piccola cittadina di nome Canelli, la quale è un crocevia di storie, di tradizioni e di modernità, non a caso proprio qua nel 1850 Carlo Gancia adatta il méthode champenoise al vino Moscato, realizzando il primo spumante italiano e dando inizio alla rivoluzione tecnologica della fermentazione del vino. Canelli è rinomata ormai nel mondo, infatti, per la sua natura vitivinicola, in particolare per lo spumante, avendo come principali e storici produttori Gancia, Contratto e Bosca. Ma Canelli è anche molto altro, è storia, arte, e panorama. Piccola chicca tre le colline del Moscato, facile e veloce da visitare, ma con alcuni elementi che rubano il cuore: ecco cosa vedere a Canelli.

L’assedio di Canelli

Non si tratta di una semplice rievocazione storica, ma di un’esperienza unica in cui canellesi e turisti possono rivivere le emozioni e le paure provate dai loro antenati durante l’assedio del 1613, assedio che ha colpito Canelli durante le guerre di successione del Ducato del Monferrato. Oltre duemila figuranti vestisti con abiti del seicento, soldati che vanno e vengono, cannoni, spari e combattimenti, tutto ciò per cercare di ricreare l’atmosfera di una città assediata. I turisti diventano testimoni, ma anche i protagonisti stessi di questo pezzo di storia. Vengono coinvolti tutti, compresi bambini e donne, i quali devono sottostare agli obblighi imposti dalle guardie, alle derisioni e alle punizioni. Per accedere all’interno della città, i visitatori devono essere in possesso di due documenti, il primo è il tiletto, cioè una sorta di lasciapassare che testimonia che il visitatore non è un nemico. Chi viene colto senza questo documento è costretto a sottostare a due punizioni, finire alla gogna o alla berlina. L’altro documento è il bulletta di sanità, che attesta che il visitatore non è un appestato. Sicuramente la rievocazione storica dell’assedio rientra nelle cose da vedere a Canelli.

La Sternia

Ecco un’altra cosa da vedere a Canelli, soprattutto per gli amanti delle passeggiate, infatti la Sternia è l’antica strada, nella zona chiamata Villanuova, che collega il centro storico della città al castello in cima alla collina, il Castello Gancia che protegge Canelli dall’alto. Fatta di antichi ciottoli e di stretti tornanti, sulla strada si affacciano piccole casette colorate, ogni casa di Villanuova ha un colore vivace diverso, con giardini e punti panoramici. Oltre alle casette, sulla Sternia si affacciano anche le chiese più importanti di Canelli, come San Tommaso che è la prima che si incontra, oppure la chiesa di San Leonardo e di San Rocco che sono le chiese in cima alla collina. San Rocco è l’unica sconsacrata, ma anche molto scenografica con la sua facciata in pietra di langa.

Le cantine sotterranee

Uno dei luoghi simbolo del 50° sito UNESCO italiano I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, dal giugno del 2014, le cantine sotterranee di Canelli si snodano per decine di chilometri nel sottosuolo e rientrano assolutamente tra le cose da vedere a Canelli. Vengono definite cattedrali ed è la migliore definizione per dei capolavori di ingegneria enologica, a circa 32 metri sotto terra. Sono eccezionali testimonianze del patrimonio vinicolo piemontese, composte da sale con volte con mattoni a vista che custodiscono migliaia di bottiglie di metodo classico. Le cantine Contratto, Coppo, Gancia e Bosca sono quelle che si possono visitare ancora oggi.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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