Piccola guida su cosa vedere a Catania, una città piena di colori e sapori.
Catania e il grigio. Gli edifici del centro storico della città sono quasi tutti dipinti di questo caratteristico colore: un grigio scuro, o come dicono gli interior desing di grido, un grigio elefantino. Già, perché proprio l’elefantino è il simbolo di questa città siciliana dal sapore antico e a tratti decadente. U liotru, situato al centro di Piazza Duomo, è un manufatto in pietra lavica porosa che raffigura un elefante sormontato da un obelisco probabilmente dedicato al culto di Iside. Il termine dialettale u liotru deriva probabilmente dalla storpiatura sicula del nome di Eliodoro, mitico stregone catanese e grande avversario di Leone il Taumaturgo, vescovo di Catania dal 765 al 785, dal quale ricevette la condanna a morte per le sue pratiche di stregoneria.
L’espressione artistica e architettonica più rappresentativa di Catania è senz’altro identificata nello stile barocco del suo centro storico, che è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 2002, assieme ad altri sette comuni della Val di Noto. La notissima Via dei Crociferi, situata alle spalle di Piazza Duomo e dell’elefantino, è un susseguirsi di chiese dipinte di grigio, di monasteri e di pochissime abitazioni civili. Vi si accede passando sotto l’arco di San Benedetto e, percorrendo il breve spazio di circa 200 metri, si possono ammirare ben quattro chiese: la prima è la Chiesa di S. Benedetto, collegata al convento delle suore benedettine dall’arco omonimo che sovrasta la via e collega la Badia grande alla Badia piccola. Proseguendo, si incontra la chiesa di S. Francesco Borgia alla quale si accede tramite due scaloni. Le due chiese sono separate da una piccola via che conduce al Palazzo Asmundo Francica-Nava; a seguire, si incontra il Collegio dei Gesuiti, vecchia sede dell’Istituto d’Arte, di fronte al quale è ubicata la terza chiesa, quella di San Giuliano, considerata uno degli esempi più belli del barocco catanese. Proseguendo ed oltrepassando la via Antonino di San Giuliano, si può ammirare il convento dei Crociferi e quindi la quarta ed ultima chiesa, quella dedicata a San Camillo. In fondo alla via è ubicata Villa Cerami, sede della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Catania.
Cosa vedere a Catania, meraviglia siciliana
Ma Catania è Sicilia e, di conseguenza, oltre le meraviglie architettoniche della città, bisogna onorare anche quelle del palato. Come ogni luogo sito in questa indimenticabile isola, Catania è cibo. Gustare una granita con brioche seduti al tavolino di uno dei tanti bar siti in Piazza Duomo è un’esperienza da fare assolutamente, mentre si osservano i turisti scattare foto proprio sotto la statua dell’elefantino, umanità varie attraversare la piazza e bambini stranieri che gioiscono per l’assaggio del loro primo (e vero) gelato made in Italy.
Cosa vedere a Catania: la parte moderna
La parte più moderna della città, specie quella che costeggia Villa Bellini, è dolcemente “invasa” dagli alberi di jacaranda, un meraviglioso fusto dai fiori lilla che caratterizzano in estate i vialoni trafficati di Catania, regalando a questi ultimi un colore tenue, particolare e delicato che sembra sposarsi alla perfezione con il tipico grigio degli edifici della città.
Viali alberati, i fiori lilla, i magici profumi e colori di Sicilia, il grigio elefantino, l’ Etna che sovrasta maestoso la cittadina, sbuffando di tanto in tanto, e un patrimonio storico- artistico denso di cultura e tradizioni. Tutto questo è il fascino misterioso della Catania da scoprire.
Cosa vedere a Catania, fonte immagine: Pexels
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