Bagnata dalle acque del fiume Sellustra, in provincia di Bologna, si trova Dozza, una città che ospita uno dei borghi medievali. Esso è spesso definito un “museo a cielo aperto“. La particolarità di questo borgo è quella di offrirti un’esperienza visiva; attraversando le vie principali ti offre uno spettacolo sensoriale in cui è possibile ammirare i coloratissimi dipinti che ogni anno si rinnovano grazie alle doti di artisti contemporanei da tutto il mondo.
Dozza e i suoi murales: un’esplosione di colori e arte
Piazze e strade si colorano di decine e decine di opere d’arte. Lungo il percorso basta guardarsi attorno per ammirare capolavori come Koncept Dozza di Michal Strjecek in Piazza Giosuè Carducci, L’angelo di Dozza di Giuliana Bonazza, Doni di Cerere di Alberto Rocco, Feste Comandate di Emeid, Dozza, il paese dei Re Magi di Franco Vignazia, Drago di Paolo Barbieri e tantissimi altri murales, circa 200, che portano colore ai muri medievali. Il borgo si divide principalmente in due blocchi: via XX Settembre in cui si trova l’Arcobaleno di Alfonso Frasnedi e via Edmondo De Amicis in cui si trova il Tesoro dell’ora di Marcello Jori.
Per avere un itinerario preciso e per evitare di perdersi qualche murale, è consigliabile scaricarsi l’applicazione gratuita Muro Dipinto, in cui sono presenti tutti i dipinti e i vari eventi del giorno.
La Biennale del Muro Dipinto: quando l’arte trasforma il borgo
Uno dei momenti più belli dell’anno è proprio la Nuova Biennale del Muro Dipinto, ideata da Tommaso Serragnoli, in cui tantissimi artisti contemporanei vengono ospitati in questo borgo e la gente del quartiere offre loro la possibilità di dipingere sulle proprie facciate. Si crea un’aria di ospitalità e cordialità in cui le relazioni tra compaesani si rafforzano sempre di più grazie all’innovazione che gli artisti apportano al borgo.
La visita è consigliabile da maggio a settembre, soprattutto approfittando delle feste di Paese come la festa del Vino o la Nuova Biennale del Muro Dipinto. Ovviamente visitare questo posto è assolutamente gratuito e senza alcun tipo di limite di orario.
Rocca Sforzesca ed Enoteca Regionale: storia e sapori di Dozza
Oltre alle pareti dipinte Dozza ospita anche la Festa del Vino dove per l’occasione è possibile degustare vini direttamente dalla cantina della Rocca Sforzesca; la quale ospita l’Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna in cui sono conservata più di 800 etichette selezionate. Suddetta Rocca è visitabile tutto l’anno. Posta all’apice del paese fu costruita nel 1250 circa e per poi essere riedificata nel XV secolo per volontà di Caterina Sforza. Per via ereditaria la tenuta fu affidata alla famiglia Malvezzi-Campeggi che ne fece la propria dimora fino agli anni Sessanta.
Cosa mangiare a Dozza: specialità gastronomiche romagnole
A livello gastronomico è possibile sedersi all’Osteria di Dozza e provare la polenta fritta, lo squacquerone e tantissime altre pietanze romagnole.
Come arrivare a Dozza e organizzare la visita
Visitare la città di Dozza è tappa fondamentale se si va a Bologna per qualche giorno. La città dista solo 25 km ed è semplicissimo arrivarci con bus o macchina. È consigliabile consultare il sito per non perdersi qualsiasi aggiornamento.
Dozza: un’esperienza unica tra arte, storia e sapori
Dozza è un borgo medievale unico nel suo genere, un vero e proprio museo a cielo aperto dove l’arte contemporanea si fonde con la storia e la tradizione. Una gita a Dozza è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, tra i colori dei murales, i profumi dei vini dell’Enoteca Regionale e i sapori della cucina romagnola.