Guida su cosa vedere a Trento.
Ok, lo ammetto: se avessi dovuto scegliere di andare a Trento spontaneamente non lo avrei mai fatto.
Il punto è che io amo il mare in tutte le sue sfaccettature e il pensiero di visitare un posto interamente circondato dai monti non mi sfiorava nemmeno. Ma il fratello del mio ragazzo si è trasferito lì per lavoro da circa un anno e noi ci siamo ritrovati a prenotare due biglietti del treno per il weekend dell’Immacolata Concezione.
Trento, capoluogo dell’omonima provincia autonoma e della regione autonoma Trentino Alto Adige, si è sviluppata probabilmente su un insediamento dei Reti, antica popolazione discendente dagli etruschi ed è stata conquistata nel corso del I secolo a.C. dai romani, che la battezzarono Tridentum (dei tre denti), in riferimento a Doss Trento, Sant’Agata e San Rocco: tre colli che sorgono sulla città, di cui si può cogliere una somiglianza vaga con la forma di tre denti. Solo dopo la fine del secondo conflitto mondiale, la città ottenne l’autonomia amministrativa ed economica; oggi risulta essere, dopo Ravenna, la città italiana più vivibile.
La prima cosa da sapere sulla città è che si può girare in un solo giorno: piccola e raccolta, è la classica città a misura d’uomo: è con lunghe passeggiate, infatti, che abbiamo conosciuto la città e i suoi monumenti, le strade del centro storico e i viali alberati con le piste ciclabili.
Cosa vedere a Trento: un giorno può bastare!
Trento ha due facce: una più cittadina, culturale ed architettonica e l’altra più naturalistica e paesaggistica.
La prima è evidente nella parte del centro storico, di tutte le stradine adiacenti e delle varie piazze, due quelle principali: Piazza Dante, il primo posto che ci ha accolto e antistante alla stazione ferroviaria, recante il monumento dedicato al Sommo Poeta, e Piazza del Duomo con al centro la Fontana di Poseidone circondata da imponenti palazzi; nella piazza spiccano le Case di Cazuffi e di Rella per gli affreschi mitologici e per i colori che danno alla facciata un’impronta di passato, una traccia di come a volte il tempo si può fermare. Il monumento più maestoso ed imponente della piazza è indubbiamente il Duomo, simbolo di uno dei periodi storici più significativi, quello del Concilio di Trento.
Il fiume Adige bagna la città e rappresenta la seconda faccia, quella che conferisce al capoluogo trentino l’aspetto di un luogo immerso nella natura e questo risulta ancora più evidente se si prende la funivia, a 200 metri da piazza Dante, per Sardagna da dove si può godere lo spettacolo dall’alto: si tratta di un punto incastonato nelle maestose montagne e attraversato da quel lungo fiume che è l’Adige ed questa visione riesce a ricordarti di come siano incredibili i disegni che crea la natura.
Visitare Trento durante il periodo natalizio vuol dire passeggiare in un’atmosfera di luci, colori, decori e musiche che ti proiettano nella magia del Natale, in quell’aria dolce e nostalgica che solo questa festività può vantare di possedere; significa bere il vin brulé (bevanda calda a base di vino, zucchero e spezie tipica del Trentino) che ti riscalda mentre il freddo esterno ti punge il viso; significa assaporare la cioccolata calda in uno dei tanti localini di piazza Duomo mentre ascolti le canzoni natalizie che ti riempiono l’anima.
Una piacevole sorpresa si può definire il mio weekend trentino, uno di quei luoghi che non immagini mai che possano piacerti e che invece ti lasciano dentro un bel ricordo.
«Allora le passate qui le prossime vacanze estive?»
«Ora non esageriamo! Il mare non si tocca, eh!»
Ora che sai cosa vedere a Trento, non ti resta che andarci!