Cosa vedere in Kosovo: 3 località da non perdere

Cosa vedere in Kosovo: 3 località da non perdere

Piccolo stato balcanico confinante con Albania, Montenegro, Serbia e Macedonia del Nord, il Kosovo che ha molto da offrire e tante cose da vedere, è certamente una delle destinazioni da inserire nella lista dei posti da visitare nei prossimi viaggi.

Il Kosovo ha dichiarato la propria indipendenza dalla Serbia nel 2008, ed è stato riconosciuto da 101 nazioni, tra cui l’Italia. Nel ‘900 era la provincia più povera della Jugoslavia, e anche dopo l’indipendenza, il suo sviluppo, in particolar modo quello turistico, è stato rallentato dalle diverse vicissitudini politiche e sociali.

Eppure, grazie al clima continentale, alle montagne e alla natura incontaminata, il turismo kosovaro è in netta crescita. Sono soprattutto le municipalità meridionali ad essere particolarmente interessate allo sviluppo del settore turistico, un settore decisamente rallentato dalla mancanza di infrastrutture e di strutture ricettive.
Il Kosovo rappresenta, inoltre, una delle nazioni più giovani del mondo: basti pensare che l’età media della città di Pristina è di 25 anni!
È proprio dalla capitale del Kosovo che parte la presentazione dei luoghi più belli ed interessanti del Paese.

Ma cosa vedere in Kosovo?

1. Pristina

Pristina, in albanese Prishtina, è la capitale kosovara, nonché la città più grande del Paese e con una popolazione di 211.129 abitanti. È una città giovane, vivace e appassionante.
Tra i numerosi luoghi di interesse presenti nella capitale del Kosovo, possiamo vedere prima fra tutti la Cattedrale di Madre Teresa. L’imponente struttura in stile neoromanico, che vanta una lunghezza di 77,40 metri e prevede due campanili alti 63 metri, fu dedicata a Madre Teresa di Calcutta, al secolo Anjezë Gonxhe Bojaxhiu, nata proprio in una famiglia albanese proveniente dal Kosovo.
Un’altra attrazione turistica nella città di Pristina è il Newborn, un monumento che riporta questa esatta parola, inaugurato il 17 febbraio 2008 ovvero il giorno in cui il Kosovo dichiarò la propria indipendenza. La parola fu scelta per descrivere la nascita di un nuovo Paese nei Balcani, contemporaneo e indipendente, proprio come per simboleggiare la nascita di un neonato.
Ultimi, ma non meno importanti, la Biblioteca Nazionale del Kosovo fondata nel 1944 e composta da 99 cupole in vetro bianco; e il Monastero di Gračanica annoverato nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

2. Prizren

Prizren, che sorge nel Kosovo occidentale, ha tante cose da vedere ed è considerata la capitale culturale del Paese. Con i suoi 165.000 abitanti, ospita numerose attrazioni da visitare e da godersi, in compagnia, al tramonto. Prizren, infatti, è molto visitata da turisti interni che, nei giorni di festa o nel weekend, preferiscono rilassarsi in uno dei tanti bar che popolano il posto.
A Prizren è possibile visitare il Museo della Lega, luogo in cui nel 1878 fu fondata la Lega per la Difesa dei Diritti della Nazione Albanese; è inoltre apprezzabile la multiculturalità di Prizren, con le sue magnifiche chiese sia ortodosse che cattoliche, oltre che bellissime moschee decorate con incredibili affreschi.

3. Ferizaj

Tra le tante cose da vedere in Kosovo, Ferizaj è la terza città più grande del Paese dopo Pristina e Prizren, popolata da circa 108.000 abitanti.
La città è relativamente nuova: fino al 1873 era un piccolo villaggio. Ciò che è molto interessante è l’origine del nome della città: Feriz era il nome del gestore dell’Hotel Feriz che si ergeva proprio nel luogo in cui è presente oggi la città.
Ferizaj fu fondata nel XV secolo durante il periodo ottomano, e fu un importante centro culturale e commerciale che collegava l’Impero all’Europa occidentale.
Oggi, una città vivace ed alla moda, ospita diversi monasteri e castelli, come quello di Buçan risalente al XIII secolo; la Torre dell’orologio; il Teatro Lumbardhi che organizza regolarmente spettacoli ed altri eventi; ed infine, una delle numerose reminiscenze dell’epoca ottomana: la moschea di Kroi i Gjermanit, costruita nel 1816.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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A proposito di Ottavia Piccolo

Sono una studentessa dell'Università L'Orientale di Napoli. Appassionata di lingue straniere, amo soprattutto conoscere nuove culture, osservare e... scrivere! Fondo la mia vita sull'arte: la musica e la fotografia in cima alla lista!

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