Il Giappone, la Terra del Sol Levante, è un paese che affascina e incuriosisce, un luogo dove antiche tradizioni convivono con la modernità più spinta. Conosciuto in tutto il mondo per la sua cultura unica, per i suoi paesaggi mozzafiato, per la sua cucina raffinata e per fenomeni culturali come gli anime, i manga e i Pokémon, il Giappone è anche un paese ricco di aspetti insoliti e sorprendenti. In questo articolo, esploreremo alcune curiosità sul Giappone e i giapponesi, che vi faranno scoprire un lato meno noto e più affascinante di questo straordinario paese.
Il Giappone: un paese tra tradizione e modernità
Il Giappone è un arcipelago di contrasti, dove convivono in armonia templi millenari e grattacieli futuristici, giardini zen e quartieri tecnologici, cerimonie del tè e karaoke. Questa combinazione unica di tradizione e innovazione rende il Giappone un luogo affascinante e ricco di sorprese.
Curiosità sul galateo e le abitudini in Giappone
Le mance: un gesto considerato offensivo
A differenza di molti paesi occidentali, in Giappone lasciare la mancia è considerato un gesto scortese e offensivo. I giapponesi sono molto orgogliosi del loro lavoro e considerano il servizio di alta qualità come parte integrante del loro dovere, non come qualcosa per cui è necessario un compenso extra. Insistere per lasciare una mancia potrebbe essere interpretato come un’insinuazione che il servizio non sia stato all’altezza o che il lavoratore non sia adeguatamente retribuito, creando imbarazzo e disagio. Il prezzo che si vede è quello che si paga, il servizio è sempre incluso.
Mangiare per strada: un’eccezione alla regola
In Giappone, mangiare per strada è generalmente considerato poco educato, a meno che non ci si trovi in aree specificamente dedicate al consumo di cibo, come festival, mercati o aree di sosta. Camminare mentre si mangia è visto come un segno di mancanza di rispetto per il cibo e per le persone intorno. Esistono però delle eccezioni, come ad esempio mangiare un gelato o uno spuntino veloce in piedi vicino ai distributore automatici o a una bancarella.
La (quasi) assenza di cestini per strada: una questione di sicurezza
Una delle cose che colpisce di più i visitatori del Giappone è la quasi totale assenza di cestini per i rifiuti per le strade. Questa peculiarità è legata a un tragico evento: l’attentato alla metropolitana di Tokyo del 20 marzo 1995, quando membri della setta religiosa Aum Shinrikyo rilasciarono gas sarin in diverse stazioni, causando 13 morti e migliaia di intossicati. I cestini furono utilizzati come nascondigli per gli ordigni, e dopo l’attentato il governo decise di rimuoverli dalla maggior parte dei luoghi pubblici per motivi di sicurezza. I giapponesi sono abituati a portare con sé i propri rifiuti e a smaltirli a casa o in appositi contenitori (spesso presenti nei convenience store o vicino ai distributori automatici).
Curiosità sulla lingua e la comunicazione in Giappone
L’inglese in Giappone: una lingua “adattata”
Nonostante l’inglese sia studiato a scuola, molti giapponesi hanno difficoltà a parlarlo fluentemente. Questo è dovuto in parte alle differenze fonetiche tra le due lingue: molti suoni dell’inglese non esistono in giapponese, e viceversa. Per questo motivo, quando i giapponesi parlano inglese, tendono ad adattare i suoni e le parole alla loro fonetica, creando una sorta di “giapponese-inglese” (o “Japanglish”). Ad esempio, la parola “card” (carta) potrebbe essere pronunciata “kādo”, o McDonald’s potrebbe diventare “Makudonarudo”.
Curiosità sulla cultura popolare giapponese
La mania del collezionismo: dai Gashapon ai manga
I giapponesi sono noti per la loro passione per il collezionismo, che si manifesta in vari modi. Uno degli esempi più emblematici sono i Gashapon, distributori automatici di capsule contenenti piccoli giocattoli, gadget e miniature, spesso ispirati a personaggi di manga, anime o videogiochi. Ma il collezionismo in Giappone non si limita ai Gashapon: molti giapponesi collezionano manga, anime, figurine, carte collezionabili (come quelle dei Pokémon), modellini, dischi, e ogni sorta di oggetto legato alle loro passioni.
Distributori automatici: un’ossessione giapponese
Il Giappone è il paese con la più alta densità di distributori automatici (chiamati jidohanbaiki o, più brevemente, jihanki) al mondo: se ne trova uno ogni 23 persone! Questi distributori non vendono solo bevande e snack, ma anche oggetti di ogni tipo: fiori, ombrelli, libri, giocattoli, cibo caldo (come ramen, zuppe, okonomiyaki), uova fresche, batterie, e persino cravatte, intimo e insetti (vivi o essiccati). Alcuni distributori sono vere e proprie opere di design, e la loro varietà e diffusione riflettono la cultura giapponese dell’efficienza, della convenienza e dell’automazione.
Queste sono solo alcune delle tante curiosità che rendono il Giappone un paese unico e affascinante. Un viaggio in Giappone è un’esperienza che apre la mente e il cuore, un’immersione in una cultura millenaria e in continua evoluzione.
Fonte immagine: Wikipedia