Ogni anno, con l’arrivo dell’estate e del caldo afoso, in molti si ritrovano davanti ad un bivio: mare o montagna? Ognuno ha la propria idea di vacanza, la quale nella maggior parte dei casi prevede lo spostamento verso le coste e, di conseguenza, la vicinanza al mare. Essendo quest’ultima una meta molto ambita, non è raro ritrovarsi in luoghi meravigliosi, ma anche sovraffollati, in cui bisogna alzarsi di buon’ora per poter piazzare l’ombrellone e godersi degli attimi di pace in spiaggia prima che una valanga di villeggianti occupi qualsiasi centimetro disponibile. Specie durante i mesi di alta stagione, ovvero luglio e agosto, molte località turistiche situate in prossimità del mare vengono invase da tantissimi turisti, trasformandosi in luoghi in cui regna il caos e dove il caldo è insostenibile. È importante, dunque, valutare sempre le due facce della medaglia. Infatti, per chi è disposto a rinunciare all’idea di un bel tuffo a mare, per chi ama la natura, la pace, il relax, ma anche per chi desidera andare all’avventura, la scelta giusta è sicuramente la montagna. L’Italia è ricca di destinazioni montane che meritano di essere visitate almeno una volta nella vita. A tal proposito, tra le più gettonate vi sono indubbiamente le Tre Cime di Lavaredo.
Dove si trovano le Tre Cime di Lavaredo
Le Tre Cime di Lavaredo appartengono al gruppo montuoso delle Dolomiti, precisamente le Dolomiti di Sesto, situate nelle Alpi sud-orientali italiane. Le tre cime principali sono la Cima Grande (2999 mt), la Cima Ovest (2973 mt) e la Cima Piccola (2857 mt); a quest’ultima appartengono due cime minori, ovvero Punta di Frida e Cima Piccolissima. Attualmente la cresta delle Tre Cime di Lavaredo rappresenta il confine tra Veneto e Trentino-Alto Adige. Tale spettacolo della natura è divenuto un simbolo delle Dolomiti e, nel 2009, il gruppo montuoso è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Cosa fare e cosa vedere
Le Tre Cime di Lavaredo sono il luogo ideale per chi ama le lunghe escursioni in mezzo alla natura, i panorami mozzafiato, per chi è in viaggio da solo, in coppia o con la propria famiglia. La visita, infatti, prevede dei sentieri adatti non solo ai più esperti, ma anche a coloro che sono meno allenati e ai bambini. In ogni caso, però, è sempre raccomandata la massima prudenza. All’interno del Parco Naturale Tre Cime sono presenti diversi rifugi, in cui prendersi una pausa, mangiare un buon pasto caldo, ma anche pernottare, soluzione ideale per coloro che optano per un’escursione di più giorni.
Per ammirare le tre imponenti vette da ogni angolazione, il percorso consigliato è quello che consente ai visitatori di fare il giro ad anello delle Tre Cime di Lavaredo, durante il quale è possibile imbattersi nella chiesetta di Santa Maria Ausiliatrice, costruita in memoria dei caduti. Le Tre Cime, infatti, tra il 1915 e il 1917, furono teatro della Prima Guerra Mondiale. Non a caso, lungo il percorso è possibile imbattersi nei resti di trincee e gallerie utilizzate in passato dai soldati, oltre che a monumenti commemorativi realizzati non solo in memoria dei soldati caduti durante la guerra, ma anche delle vittime di un incidente avvenuto nel 1974, che vide un elicottero dell’Esercito Italiano schiantarsi proprio nei pressi del gruppo montuoso.
Oltre ad attività come trekking e hiking, alle Tre Cime di Lavaredo sono presenti zone in cui è possibile praticare il climbing, in maniera autonoma o accompagnati da una guida esperta. Inutile dire che per gli appassionati di fotografia questo è il luogo perfetto in cui realizzare scatti in grado di immortalare uno dei luoghi più belli della nostra penisola.
Sentieri e Rifugi
Nonostante lungo il percorso sia presente non solo una segnaletica dettagliata, ma anche mappe in grado di fornire diverse informazioni utili ai visitatori, sarebbe opportuno avere un’idea di ciò che ci aspetta e, in particolar modo, dei sentieri che andrebbero percorsi in base, ad esempio, alla nostra predisposizione fisica. Come già anticipato, il percorso consigliato è quello ad anello, ma è comunque possibile tornare indietro quando e come si preferisce. La visita alle Tre Cime di Lavaredo ha inizio al Rifugio Auronzo, da cui parte il sentiero 101. Tale sentiero porta alla chiesetta di Santa Maria Ausiliatrice e, con una piccola deviazione, è possibile ammirare anche alcuni monumenti commemorativi.
Proseguendo per il sentiero 101 si arriverà al Rifugio Lavaredo dove, per raggiungere la Forcella Lavaredo, si potrà scegliere tra due alternative: prendere il sentiero sulla sinistra, tagliando direttamente verso la Cima Piccola (soluzione più breve, ma più impegnativa), oppure proseguire dritto lungo una strada sterrata (soluzione più lunga, ma senza dubbio più comoda). Lungo il sentiero sterrato (seconda soluzione) una segnaletica indicherà il punto di partenza del sentiero 104, adatto a coloro che hanno più esperienza. Quest’ultimo non passa per la Forcella Lavaredo, ma fa il giro del Monte Paterno fino alla Forcella Pian di Cengia e, risalendo per il Laghi dei Piani, si giungerà al Rifugio Locatelli.
Per coloro che, invece, proseguiranno per il sentiero 101, a partire dalla Forcella Lavaredo sarà possibile optare per due alternative: un sentiero che percorre il fianco del Monte Paterno, il quale presenta leggere difficoltà, oppure quello che si trova leggermente più in basso, ai piedi del monte, più comodo all’inizio, ma con una ripida salita una volta giunti al Rifugio Locatelli. A questo punto si potrà scegliere di tornare indietro percorrendo lo stesso sentiero dell’andata, o proseguire il giro ad anello percorrendo il sentiero 105, il quale presenta una ripida discesa che porta alla Malga Langalm (detta anche Malga dei Pastori) e, subito dopo, una ripida salita. Dopo quest’ultima e senza particolari difficoltà si giungerà al Rifugio Auronzo, il punto di partenza. Il percorso, escludendo le deviazioni, è lungo circa 9 km e mezzo, con tempi di percorrenza di circa 3/4 ore, senza considerare le varie pause.
Come arrivarci e consigli utili
Le Tre Cime di Lavaredo sono raggiungibili sia con i propri mezzi di trasporto che con i mezzi pubblici. È importante ricordare che il tratto finale di strada che va da Misurina al Rifugio Auronzo prevede un pedaggio, la cui somma varia in base al veicolo: auto €30, moto €20, camper €45. Una soluzione più economica, comoda ed ecologica è sicuramente quella dei mezzi pubblici, come gli autobus, che prevedono il pagamento di una tariffa fissa di €10 per il suddetto tratto di strada e in più i biglietti di andata e ritorno, i cui prezzi variano in base alla compagnia e alla distanza percorsa. Il tratto di strada che va da Misurina al Rifugio Auronzo è gratuito solo dalle 20 alle 6, aperto da fine maggio fino a fine ottobre, talvolta anche fino a metà novembre (dipende dalle condizioni meteo).
La strada è inoltre gratuita per chiunque desideri percorrerla in bici, a piedi o anche per i mezzi che trasportano portatori di handicap. È infine importante non sottovalutare mai il meteo; in questi luoghi il tempo è imprevedibile, dunque bisogna vestirsi adeguatamente, in modo da essere sempre pronti in caso di freddo, vento o pioggia, anche nei mesi estivi. Sarebbe saggio, inoltre, optare per un abbigliamento specifico per questo genere di escursione, compresa l’attrezzatura tecnica, in grado di garantire un’esperienza piacevole e sicura e non dimenticare di portare con sé un kit medico di emergenza, acqua e qualche snack per recuperare un po’ di energia durante il tragitto.
Le Tre Cime di Lavaredo rappresentano uno dei luoghi più belli del nostro Paese, un luogo magico, un luogo in cui commemorare le vicende passate, un luogo in cui mettersi alla prova, pensare, condividere e rilassarsi, godendosi una fantastica esperienza a diretto contatto con la natura e nel completo rispetto di quest’ultima.
Fonte immagini: archivio personale