Chi possiede un cane lo sa, questi animali sono la rappresentazione di estrema fedeltà e amicizia verso chi se ne prende cura, e spesso sono disposti anche a sacrificarsi per i propri padroni. Nel corso degli anni ci sono state, in tutto il mondo, varie storie di cani diventati “famosi” per i loro gesti amorevoli ed eroici, e uno di questi casi lo ritroviamo a Edimburgo, dove nella Old Town, si trova la statua di Greyfriars Bobby, un cane la cui storia è diventata simbolo per la città e attrazione per i turisti.
Ma facciamo un passo indietro: questa storia commuovente ha luogo verso la metà del 1800 in Scozia, Greyfriars Bobby, all’epoca chiamato solo Bobby, era uno Skye Terrier che apparteneva ad una guardia notturna della polizia, di nome John Gray. Il rapporto tra il cucciolo e il suo padrone fu molto intenso, tanto che Bobby veniva spesso portato a lavoro per tutta la notte, fino alla morte dell’uomo, a causa della tubercolosi.
Ma per cosa è diventato famoso Greyfriars Bobby, dunque? Il cane non riusciva a separarsi dal padrone anche dopo la sua morte, quindi, ogni giorno, pare che andasse al cimitero di Greyfriars Kirkyard, a vegliare sulla tomba dell’uomo. Per questo motivo venne chiamato “Greyfriars Bobby”. Questa situazione durò ben 14 anni, durante i quali gli fu perfino costruita una cuccia all’interno del cimitero, e gli fu dato riparo durante la notte a casa di vari cittadini della zona, inteneriti da quello che stava succedendo.
A Edimburgo la storia iniziò a girare sempre di più, e, verso la fine del 1800, quando venne emanata la legge secondo cui i cani randagi dovevano essere abbattuti, il primo giudice della corte di Edimburgo fece costruire una statua in onore del cane, per non dimenticare la fedeltà che ha continuato a mostrare nel corso degli anni, che attualmente è uno dei punti più visitati nella città.
Per quanto riguarda la fama che è derivata da questa storia, a Edimburgo, ogni anno, si festeggia il Greyfriars Bobby Day, il 14 gennaio, ovvero la data in cui morì, in cui i cittadini e i turisti spesso passano a lasciare dei regali per commemorare il cucciolo e, in particolare, a toccare il naso, perché’ si diceva che portasse fortuna. Inoltre, il bar che dava da mangiare tutti i giorni al cane, ora ha mantenuto il suo nome, diventando un’attrazione turistica. Ma la sua fama non si è limitata alla Scozia, dato che negli anni ’60 la Disney ha prodotto un film in cui racconta la sua storia: “Bobby il cucciolo di Edimburgo”. In conclusione, si può dire che se stai programmando un viaggio per visitare Edimburgo, non puoi non visitare la statua del cagnolino più conosciuto della città .
Fonte dell’immagine in evidenza: Pixabay.