Haus der Geschichte, alla scoperta del museo dedicato alla storia tedesca contemporanea

Haus der Geschichte

Haus der Geschichte, il museo gratuito di Bonn dedicato alla storia tedesca contemporanea fra politica, cultura, società e sport

Haus der Geschichte (tradotto letteralmente in “Casa della Storia”) è un museo gratuito della città tedesca di Bonn, situato a Willy-Brandt-Allee. Il polo museale offre ai visitatori la possibilità di scoprire la storia contemporanea tedesca attraverso un viaggio tra diorami, ambienti ricostruiti e memorabilia

L’edificio, in cui si trova il museo Haus der Geschichte, è stato realizzato dagli architetti Ingeborg e Hartmut Rüdiger, è una struttura di ben 22.000 metri quadrati che, come riportato dal sito ufficiale, vuole raccontare la storia della Germania fra la fine della Seconda Guerra mondiale fino agli inizi del XXI secolo. Il polo culturale fa parte di un  gruppo di musei dedicati alla storia contemporanea della Germania assieme al Zeitgeschichtliches di Lipsia e ai musei Tränenpalast e Museum in der Kulturbrauerei di Berlino.

La Germania nell’immediato secondo dopoguerra. Così inizia il viaggio nel tempo proposto dal museo Haus der Geschichte

L’inizio del percorso è dedicato alla Germania dell’immediato secondo dopoguerra. Dopo il suicidio di Adolf Hitler e l’arrivo delle truppe franco-anglo-americane dall’occidente e quelle sovietiche dall’oriente, i visitatori si trovano avanti ad un paese completamente distrutto, dove le grandi città industrializzate si sono trasformate in un ammasso di ruderi. A ciò si aggiunge anche il dramma della spartizione: il Terzo Reich lascia il posto alla Repubblica federale tedesca (costituita dai territori occupati da inglesi, francesi e statunitensi) e alla Repubblica democratica tedesca (costituita dai territori occupati dall’URSS) e lo stesso accade alla capitale Berlino. 

Haus der Geschitchte

Tale museo offre un vero e proprio viaggio nel tempo, un viaggio che ci fa comprendere la sofferenza del popolo tedesco di quegli anni nonché la loro volontà di risollevarsi moralmente e di rilanciare la nazione. In seguito, le altre sale ospitano cimeli come i manifesti elettorali della Repubblica federale tedesca e la ricostruzione del neonato parlamento tedesco. In questo modo, i visitatori della Haus der Geschichte scoprono le differenze fra il regime totalitario della Repubblica democratica e quello liberale e capitalista della Repubblica federale. 

 

Un viaggio anche tra cultura popolare, società, intrattenimento di massa e sport

Il museo Haus der Geschichte non ci racconta solo la storia politica di questo paese europeo; anzi, vuole anche farci scoprire le abitudini dei cittadini di quegli anni. Una sala dedicata agli anni Cinquanta ricostruisce una tavola calda che ricorda le omologhe statunitensi, nella quale si mangia, si beve una bottiglia di cola e si ascolta le canzoni rock and roll di Elvis Presley; oppure, la stanza dedicata agli anni Sessanta, in cui possiamo approfondire la rivoluzione giovanile e il mondo degli hippy grazie a diversi memorabilia come un furgone Volkswagen T2 e gli indumenti di un membro di una cover band dei Beatles

In questi ambienti è possibile conoscere anche il mondo dello sport tedesco, tra cui i partecipanti dei Giochi della XX olimpiade a Monaco di Baviera. Il percorso proposto all’interno del museo Haus der Geschichte continua anche negli anni Settanta e Ottanta con gli effetti dell’industrializzazione nella Repubblica federale tedesca, il progresso scientifico-tecnologico e l’ascesa del partito dei Verdi.

La fine della Guerra Fredda, la riunificazione tedesca e la nascita dell’Unione europea

Il 1989 è una data spartiacque all’interno della storia occidentale e del percorso museale; infatti, tale anno segna la fine della Guerra fredda e la caduta del Muro di Berlino. Quello che emerge in questa sezione è l’avvio del processo di integrazione tedesca con la fine del regima comunista sia nei territori tedeschi orientali. Nel frattempo, oltre all’unione tra le “due Germanie”, i cittadini della Germania dell’est partecipano anche all’integrazione europea con la nascita dell’Unione europea nel 1992. 

Una piccola teca ospita alcuni ricordi della nazionale di calcio tedesca che partecipò al mondiale del 1990, quando (nello stadio Olimpico di Roma) affrontarono la nazionale argentina per disputarsi il titolo di campioni del mondo. 

Le sfide del XXI secolo secondo il museo Haus der Geschichte: lotta al terrorismo, immigrazione clandestina e inquinamento 

Infine, l’ultima sezione del Museo non vuole solo raccontare gli avvenimenti degli ultimi anni, ma vuole anche offrire degli spunti di riflessione sulle tematiche di attualità: l’attentato alle Torri Gemelli del giorno 11 settembre, le campagne belliche statunitensi in Afghanistan e in Iraq, l’allargamento a est dell’Unione europea tra il 2004 e il 2007, la Crisi economica del 2007-2008, la minaccia del terrorismo islamico, il cambiamento climatico, la delocalizzazione delle industrie nei paesi del Sud globale e l’immigrazione clandestina di massa. Certamente l’ultimo percorso espositivo auspica l’avvento di una generazione che sappia affrontare tali problemi nella speranza di un mondo privo di conflitti e di diseguaglianze economico-sociali. 

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Fonte immagine di copertina: Salvatore Iaconis per Eroica Fenice

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024 e iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 25 gennaio 2021. Sono cresciuto con i programmi educativi di Piero e Alberto Angela, i quali mi hanno trasmesso l'amore per il sapere, e tra le mie passioni ci sono la letteratura, la storia, il cinema, la filosofia e il teatro assieme alle altre espressioni artistiche.

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