Il Cammino di San Nilo: tra le bellezze del Cilento

Il Cammino di San Nilo: tra le bellezze del Cilento.

Il Cammino di San Nilo è un itinerario di oltre 100 km che si snoda nella regione del Basso Cilento, alla scoperta della storia dei Santi Bizantini che la abitarono. Uno di questi santi è proprio San Nilo da Rossano, che dà il nome al percorso. Andiamo a scoprire insieme che cos’è e come si struttura il Cammino di San Nilo.

Chi era San Nilo

San Nilo è uno dei Santi italogreci più rappresentativi, figura emblematica del monachesimo bizantino e di un mondo in cui le distinzioni culturali ed etniche erano percepite come arricchimento reciproco. Nato a Rossano da una famiglia aristocratica, Nicola (questo il nome del Santo) si appassiona sin da giovane alla lettura delle Sacre Scritture e della vita dei Padri del deserto. Dopo un breve matrimonio, Nicola decide di prendere i voti da monaco e di intraprendere un percorso che da Rossano Calabro lo porta a San Nazario, attualmente frazione del comune di San Mauro la Bruca, dove realizza la sua vocazione monastica e prende il nome di Nilo. Da San Nazario, Nilo inizia la sua attività sociale e i suoi pellegrinaggi, l’ultimo dei quali lo compie a Roma. Egli muore nel 1004 nell’antica città di Tusculum. San Nilo viene venerato dalla Chiesa cattolica e ortodossa e viene festeggiato come santo patrono di Rossano e Grottaferrata il 26 settembre.

Informazioni generali

Il Cammino di San Nilo nasce per ripercorrere il percorso del Santo dal suo paese d’origine, Rossano Calabro, al luogo in cui riceve il suo abito monastico, ossia San Nazario. Attualmente, il percorso interessa il tratto che il monaco percorse nel Cilento meridionale per un totale di 100 km. L’itinerario è suddiviso in 8 tappe e interessa 13 borghi immersi nella natura del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che vanta ben quattro riconoscimenti UNESCO: patrimonio dell’umanità, biosfera MAB, geosito e patrimonio immateriale per la Dieta mediterranea. L’unicità del Cammino di San Nilo è data dall’incontro di storia, spiritualità, natura e tradizioni. Il percorso è sicuro e adatto a tutti perché non presenta particolari difficoltà. Inoltre, grazie alla collaborazione tra Enti e Associazioni, esso è completamente mappato con indicazioni realizzate in modo da avere un basso impatto ambientale. Come ulteriore supporto, soprattutto per chi decide di affrontare il percorso in completa autonomia, vengono messe a disposizione anche delle tracce GPS. Chiunque decide di intraprendere il Cammino di San Nilo ottiene una credenziale, ossia un passaporto su cui apporre un timbro in ogni tappa percorsa, avendo così la possibilità di usufruire di prezzi agevolati per vitto e alloggio.

Le tappe del Cammino di San Nilo

Il Cammino di San Nilo inizia da Sapri, l’ultima cittadina del Cilento. Essa si trova infatti al confine con la Basilicata e si affaccia sul Mar Tirreno, nel golfo di Policastro. È una tipica località costiera che vanta un bel lungomare, dove si staglia la statua della Spigolatrice di Sapri ispirata alla celebre poesia di Luigi Mercantini, scritta in seguito al fallimento della spedizione guidata da Carlo Pisacane. Da qui iniziano le 8 tappe del percorso:

1. Da Sapri a Torraca

Attraverso un percorso ricco di storia e bellezze architettoniche, tra cui la Chiesa dell’Immacolata, da Sapri si imbocca il sentiero che porta a Torraca, antico borgo medievale. Dal sentiero si può ammirare lo spettacolare panorama che si apre sul golfo di Policastro, dominato dalle cime dei monti Ceraso e Bulgheria, anche detto la Leonessa del Cilento per la sua particolare conformazione fisica. Fuori l’abitato di Torraca è possibile esplorare i resti dell’antica Chiesa di San Fantino, monaco maestro di San Nilo.

2. Da Torraca a Casaletto Spartano

La seconda tappa del Cammino di San Nilo parte proprio dalla contrada San Fantino di Torraca. È la tappa col dislivello generale più elevato ed è faticosa soprattutto nella prima e più lunga salita, che in compenso permette di godere di uno straordinario panorama. In questa tappa si raggiunge la suggestiva località dei Capelli di Venere di Casaletto Spartano, una cascata formata dal Bussentino, l’affluente del fiume Bussento.

3. Da Casaletto Spartano a Morigerati

Partendo da Casaletto Spartano si giunge nel vicino borgo di Tortorella. Da qui si prosegue poi per la Foresta del Farneto fino a giungere nel centro storico di Morigerati. In questa tappa del Cammino di San Nilo è sicuramente degna di nota l’Oasi del WWF Grotte del Bussento, un’area dalla straordinaria bellezza paesaggistica e naturalistica, in cui si erge anche un mulino ad acqua funzionante.

4. Da Morigerati a Caselle in Pittari

La quarta tappa inizia con un percorso in discesa che parte da Morigerati per poi risalire verso la Grotta o Eremo di San Michele di Caselle in Pittari, luogo che sprigiona la stessa energia che spinse i monaci a scegliere questo posto come rifugio.

5. Da Caselle in Pittari a Rofrano

Da Caselle in Pittari si giunge poi a Rofrano. Questa tappa ripercorre il tracciato che i pellegrini seguono per raggiungere il Monte Sacro di Novi Velia, attraverso il bosco del monte Centaurino. Da Rofrano si può arrivare sul Monte Cervati, una delle vette più elevate dell’Appennino Lucano.

6. Da Rofrano a Montano Antilia

Percorrendo la sesta tappa del Cammino di San Nilo, da Rofrano si giunge a Montano Antilia, passando per il borgo di Laurito. Qui è possibile visitare la Chiesa di San Filippo d’Agira e ammirare al suo interno gli affreschi bizantini. A Montano Antilia, invece, troviamo la cappellina della Scala Santa, costruita a modello del Patriarchío Lateranense, in cui si custodiscono a Roma gli scalini che la tradizione vuole siano stati saliti da Gesù nel Pretorio di Pilato.

7. Da Montano Antilia a San Nazario

Nella penultima tappa si abbandona il paesaggio montano e ci si immerge nella macchia mediterranea. Da Montano Antilia si raggiunge il borgo di Cuccaro Vetere e poi San Nazario, il luogo dove sorse il monastero in cui San Nilo ricevette l’abito monastico. Nel percorso è possibile visitare l’Abbazia di Santa Cecilia, uno dei monasteri italogreci raggruppati tra il versante nordorientale del monte Bulgheria e la Valle del Lambro.

8. Da San Nazario a Palinuro

Giungiamo dunque alla tappa conclusiva del Cammino di San Nilo che, seguendo il corso del fiume Lambro, da San Nazario conduce a Palinuro, rinomata località costiera e noto approdo storico: secondo la leggenda, infatti, il nocchiero della flotta di Enea sarebbe morto proprio qui.

Il Cammino di San Nilo è un’ottima occasione per ammirare appieno le bellezze naturalistiche e artistiche del Parco Nazionale del Cilento, Vallo del Diano e Alburni: un percorso imperdibile per gli amanti del trekking e della natura.

Fonte immagine in evidenza: DepositPhotos

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