Livraria Bertrand, la storia della libreria più antica al mondo

Livraria Bertrand

Livraria Bertrand, alla scoperta della storia della libreria più antica del Portogallo e del mondo ancora in attività.

Qual è la libreria più antica al mondo ancora in attività? Per rispondere a questa domanda è necessario arrivare nella città di Lisbona, nel quartiere Chiado a rua Garrett 73. La capitale del Portogallo ospita una delle librerie più antiche al mondo: la Livraria Bertrand.

Livraria Bertrand nel quartiere Chiado, le origini della libreria dal Secolo dei Lumi

La storia della libreria più antica al mondo ancora in funzione inizia (come riportato dal sito Bertrand Livreiros) nel 1732, quando Pedro Faure aprì un negozio di libri dal nome El Dorado.

La svolta avvenne nel 1750: l’anziano Pedro aveva deciso di cedere la sua attività ai fratelli Pierre e Jean Joseph Bertrand, i quali provenivano dalla Francia. L’edificio, che ospitava la libreria degli Irmãos Bertrand, fu distrutto dal terribile terremoto, il quale colpì la città nel 1755.

Nel 1791, Marie (la moglie di Jean Joseph) aveva scelto di occuparsi della libreria del marito e del cognato dopo il loro decesso. Durante i primi anni di attività della Livraria Bertrand, la società lusitana e il resto dell’Europa erano scossi dai fermenti culturali dell’Illuminismo europeo e dalla diffusione degli ideali dei philosophe francesi. Inoltre, la vedova Bertrand fu testimone della Rivoluzione francese e delle Guerre napoleoniche che sconvolsero l’intero continente europeo contrapponendo il generale (e poi imperatore) Napoleone Bonaparte agli ostili governi monarchici dell’Impero austriaco, del Regno di Prussia, dell’Impero russo e della Gran Bretagna.

Le vicende del XIX secolo: tra la restaurazione monarchica e le rivoluzione ispirate alle idee repubblicane

Dopo il Congresso di Vienna (1814-1815), gli Inglesi permisero alla dinastia reale Braganza di poter tornare sul trono. Infatti, il re Giovanni VI era scappato dalle truppe napoleoniche rifugiandosi nella colonia del Brasile assieme a tutta la corte. Nel 1820 a Porto era scoppiata una rivoluzione, così il monarca decise di abbandonare la colonia per tornare in madrepatria e giurare sulla Costituzione; invece, il figlio Pedro restò in territorio brasiliano e fu eletto imperatore contribuendo all’indipendenza del paese sudamericano.

La voce del Dizionario Treccani dedicato al Portogallo ci descrive questi anni come turbolenti dal punto di vista politico: mentre i sovrani progettavano l’espansione coloniale in Africa (negli attuali territori dell’Angola e del Mozambico), presso gli intellettuali si erano diffuse idee repubblicane. Lo scrittore e giornalista Alexandre Herculano incontrò lo storico e filosofo Joaquim Pedro de Oliveira Martins (conosciuto anche come Oliveira Martins) nella Livraria Bertand, dando vita ad un circolo culturale assieme a Eça de Queiroz, Antero de Quental e Ramalho Ortigão.

Dopo l’estinzione della famiglia Bertrand, Josè Fontana (noto per essere il fondatore del Partito socialista portoghese) divenne il proprietario della Livraria Bertrand e continuò a gestirla fino al 1876, l’anno del suo suicidio. 

Dalla sfida alle dittature novecentesche al conseguimento del Guinnes World Record nel 2011

La libreria Bertrand passò sotto la gestione di Nobre França e poi di José Bastos e fu rinominata Livraria Bertrand SA nel 1933. In quegli anni il Portogallo attraversò un periodo piuttosto burrascoso come ogni altro stato europeo continentale.

Il monarca Carlo II era stato assassinato dal figlio, divenuto re con il titolo di Manuele II, ma quest’ultimo fu deposto da un rivoluzione scoppiata nel 1910. I Portoghesi tentarono di dar vita ad una repubblica, però (come altri stati del Vecchio continente) conobbero il clima di terrore e di oppressione di diverse dittature: Joaquim Pimenta de Castro (nel 1915), António Óscar de Fragoso de Fragoso Carmona (che governò dal 1926 al 1951), António de Oliveira Salazar (dal 1932 al 1968) e Marcello Caetano (dal 1968 al 1974). Negli anni Cinquanta, la libreria era un centro ostile al potere di Salazar ed ospitava letterati e intellettuali come Fernando Namora, Urbano Tavares Rodrigues e José Cardoso Pires. Il regime di Caetano terminò nel 1974 con la Rivoluzione dei Garofani.

Nel frattempo, la Livraria Bertrand continuò ad essere in attività affrontando la censura del governo dittatoriale. Nel 2011 il libro Guinness World Records aveva assegnato il record di libreria più antica al mondo ancora in funzione al negozio nel quartiere Chiado di Lisbona.

Livraria Bertrand: il motivo del successo da un piccolo negozio ad una grande catena in tutto il territorio portoghese

Nel corso degli anni la Livraria Bertrand si è espansa arrivando a ben cinquanta punti in tutto il Portogallo (incluse anche le Azzorre e Madeira). Come spiegare successo di questa catena di librerie? Secondo il sito web si tratta (semplicemente) della volontà di creare un spazio di aggregazione culturale dove, oltre all’acquisto di volumi, è possibile partecipare a letture collettive, a incontri con gli autori, a sessioni di autografi e a mostra d’arte gustandosi anche qualche prodotto culinario della tradizione lusitana.

Fonte immagine di copertina: Pixabay

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

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