Buenos Aires è una metropoli ricca di fascino con un’architettura eclettica in cui convivono palazzi modernisti, antiche chiese coloniali e imponenti monumenti commemorativi. La capitale argentina pullula di statue, fontane e opere celebrative dedicate a eventi e personaggi storici del paese. In questo articolo presenteremo i 3 monumenti imperdibili che ogni turista dovrebbe vedere per immergersi nella storia e nell’anima di Buenos Aires.
Monumenti di Buenos Aires da scoprire:
1. L’Obelisco, uno tra i monumenti di Buenos Aires più significativi
L’Obelisco è forse uno tra i monumenti di Buenos Aires più importanti. Si tratta di un’alta colonna a forma di obelisco situata nel centro della Plaza de la República dove si incrociano le due arterie principali della città, Corrientes e 9 de Julio. Inaugurato nel 1936, l’Obelisco misura 67 metri di altezza e fu voluto dal sindaco Mariano de Vedia y Mitre come monumento per celebrare i 400 anni della fondazione della città. Lo stile è chiaramente ispirato agli obelischi dell’antico Egitto, sebbene le proporzioni siano moderne e ai quattro lati la struttura presenta bassorilievi che rappresentano momenti storici fondativi di Buenos Aires. Nella zona in cui sorge l’obelisco fu precedentemente demolita una chiesa dedicata a San Nicola di Bari e nel 1812 su questa chiesa fu issata per la prima volta la bandiera argentina, evento commemorato poi da un’iscrizione sul lato nord dell’obelisco. Ulteriori incisioni sui lati dell’obelisco celebrano la proclamazione di Buenos Aires come capitale federale e altre date cruciali per la nazione. Questo che è considerato come uno dei monumenti di Buenos Aires più significativi è anche diventato col tempo il simbolo stesso della metropoli argentina tanto da essere soprannominato “L’anima di Buenos Aires”, poiché ogni giorno migliaia di turisti e abitanti si ritrovano ai suoi piedi per ammirare questo monumento iconico immortalato in migliaia di fotografie e cartoline. Nei dintorni di Plaza de la República si respira sempre un’atmosfera vivace e festosa, con artisti di strada, venditori ambulanti e coppie di innamorati che si ritrovano accanto all’imponente obelisco. Si tratta dunque di un luogo pieno di energia e orgoglio argentino.
2. Il monumento letterario di Buenos Aires: l’omaggio a Don Quijote e Sancho Panza
Un omaggio al capolavoro letterario di Cervantes è il monumento dedicato a Don Chisciotte e Sancho Panza, situato di fronte al Teatro General San Martín nel vivace quartiere di Puerto Madero. Realizzato dall’artista argentino Rafael Boti, questo, che è considerato come uno dei monumenti di Buenos Aires più conosciuti, è stato inaugurato nel 1980 e rappresenta vividamente i due iconici personaggi letterari. Don Chisciotte è raffigurato sopra il suo fedele destriero Ronzinante mentre brandisce la sua lunga lancia, pronto a combattere contro i mulini a vento che scambia per giganti e accanto a lui viene rappresentato il grasso e bonario contadino Sancho Panza, ritratto mentre cavalca il suo asino e tiene in mano una bottiglia di vino. Le due figure in bronzo sono modellate con grande attenzione ai dettagli dando vita ai protagonisti del celebre romanzo in modo realistico e immediatamente riconoscibile. Don Chisciotte incarna l’ideale cavalleresco e il sogno impossibile, Sancho la concretezza popolare e il buonsenso, insieme sono diventati due personaggi universali che incarnano la dualità della natura umana. Visitare il monumento è un ottimo modo per rendere omaggio a queste due figure letterarie eternamente attuali che incarnano il contrasto tra idealismo e pragmatismo. Si tratta di uno dei monumenti di Buenos Aires più significativi, un’opera suggestiva che sarà apprezzata non solo dagli amanti della letteratura ma da chiunque sappia cogliere la profondità dei due personaggi.
3. Tra i monumenti di Buenos Aires più originali, il Floralis Genérica
Tra i monumenti di Buenos Aires più originali e sorprendenti spicca il Floralis Genérica, una gigantesca scultura a forma di fiore situata nel cuore del parco dell’avenida Figueroa Alcorta. Ideata dall’architetto argentino Eduardo Catalano, l’opera è stata inaugurata nel 2002 e rappresenta un fiore immaginario e universale composto da sei petali in acciaio e alluminio alti tredici metri che durante il giorno rimangono chiusi riflettendo l’ambiente circostante ma ogni mattina, grazie a un meccanismo idraulico, i petali si aprono accompagnati da musica classica diffusa da altoparlanti. Quando i petali sono completamente aperti, il Floralis Genérica raggiunge un diametro di 23 metri, regalando uno spettacolo a dir poco sorprendente. La chiusura dei petali alla sera vuole simboleggiare il ciclo vitale della natura. Questo originalissimo monumento dall’aspetto futurista attira ogni giorno numerosi visitatori e appassionati di arte che vengono ad ammirare dal vero questo emblematico fiore d’acciaio. Una tappa irrinunciabile per chiunque visiti Buenos Aires e voglia lasciarsi sorprendere dalle forme architettoniche più ardite ed evocative.
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