Istanbul è una città a cavallo tra antiche radici e modernità, immersa in un’atmosfera quasi magica. Soprannominata la metropoli del Bosforo, è la più grande metropoli del Medioriente. La città turca è stata per secoli il fulcro di un fiorente e temuto impero, nonché il punto di incontro e il crocevia di commerci tra Europa e Asia. La millenaria storia di Istanbul trasuda dalle pareti delle numerosissime moschee che la città ospita. In questo articolo, vi segnaliamo le 4 moschee da visitare a Istanbul durante il vostro itinerario di viaggio nella splendida città turca.
Moschee da visitare a Istanbul, le 4 da non perdere
1. La Moschea Blu
Partiamo col botto: al primo posto nella lista di moschee da visitare a Istanbul non può non trovarsi la Moschea Blu, una delle moschee più importanti di Istanbul. Il suo nome in lingua turca è Sultanahmet Camii, che in italiano equivale a Moschea del Sultano Ahmed. Si trova nel distretto di Fatih, nel quartiere omonimo di Sultanahmet. A seguito del trattato di pace Zsitvatorok e degli esiti negativi della guerra contro la Persia, il sultano Ahmed I decise di erigere una grande moschea a Istanbul per riaffermare l’autorità messa in discussione dell’impero ottomano. L’aggettivo blu si deve alle 21 043 piastrelle di ceramica turchese inserite nelle pareti e nella cupola. Le pareti e le colonne della moschea sono ricoperti dalle famose maioliche di İznik, contraddistinte da toni che vanno dal blu al verde. Per entrare nella Moschea Blu, e in generale per visitare qualsiasi moschea, è necessario indossare abiti appropriati al contesto e togliere le scarpe prima di entrare. Durante le ore di culto, l’accesso alla moschea per i turisti viene sospeso.
2. La Moschea di Solimano
La Moschea di Solimano è un edificio religioso di grande rilevanza per la ricca storia della Turchia, ragion per cui merita di rientrare nel vostro itinerario delle moschee da visitare a Istanbul. Si tratta di una moschea imperiale ottomana costruita tra il 1550 e il 1557, si trova in cima a uno dei sette colli della città in prossimità del Corno d’Oro. Il famoso sultano Solimano, noto come il Magnifico in Occidente e il Legislatore in Turchia, è stato alla guida dell’impero ottomano dal 1520 al 1566, raggiungendo livelli di splendore e prestigio altissimi. Nel corso dei secoli la moschea ha subito diversi danni, soprattutto a causa dell’incendio del 1660 e del terremoto del 1766. Nonostante i lavori di restaurazione, molte delle decorazioni originali sono andate perdute. La moschea è separata tramite un muro con grate da una serie di strutture esterne, che rientrano in un unico Külliye, cioè complesso edilizio, e che ospitano alcune fondazioni di carità, composte da mense e ospedali per i poveri, e le madrase e i mülazim, ovvero le scuole coraniche presso cui si insegna e diffonde la cultura islamica.
3. Moschea di Santa Sofia
La Grande Moschea Benedetta della Santa Sofia, o Ayasofya per i turchi, è uno dei monumenti più significativi e antichi della città di Istanbul, riconosciuta come patrimonio mondiale dall’UNESCO. Inizialmente conosciuta come Magna Ecclesia per via delle sue maestose dimensioni, Santa Sofia è stata inaugurata nel 537 dall’imperatore Giustiniano. Dal 537 al 1453 l’edificio fu cattedrale cristiana bizantina e sede del Patriarcato di Costantinopoli, mentre tra il 1204 e il 1261 fu sede del papato romano. Soltanto con la dominazione dell’impero ottomano, dal 1453 in poi con la presa di Costantinopoli, fu trasformata in moschea per volere di Mehmet II. Situata nel punto più alto di Istanbul, Santa Sofia è considerata l’emblema della metropoli turca, pertanto non perdetevela e aggiungetela come tappa d’obbligo nelle moschee da visitare a Istanbul. Tutte le regioni del grande Impero Bizantino hanno contribuito alla costruzione della chiesa, soprattutto attraverso la fornitura dei materiali: il marmo verde proveniva dall’Egitto, la pietra gialla dalla Siria e la pietra nera dalla regione del Bosforo.
4. Moschea di Fatih
Concludiamo i nostri suggerimenti riguardo le moschee da visitare a Istanbul con la Moschea di Fatih. Ubicata nel quartiere di Fatih e ricostruita dopo essere stata completamente distrutta dal terremoto nel 1766, la Moschea di Fatih è il primo grande esempio di architettura turco-islamica a Istanbul. In origine la moschea di Fatih si configurava come un complesso di edifici religiosi e civili costruito per ordine di Maometto II, o meglio Fatih il Conquistatore, sulle rovine della chiesa bizantina dei Santi Apostoli, demolita nel 1462. Maometto II fece costruire all’interno della moschea il suo mausoleo, proprio dove sorgeva quello dedicato a Costantino nel vecchio edificio. Ancora oggi moltissimi turchi si recano in visita alla tomba del sultano, considerato nell’immaginario collettivo un vero e proprio eroe nazionale. Come molte altre moschee imperiali di Istanbul, la moschea di Fatih venne progettata come parte di un Külliye comprendente strutture al servizio di esigenze sia religiose che culturali.
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