Nagano (Giappone): cosa vedere e piatti tipici

Nagano (Giappone): 3 specialità tipiche da provare

Nagano si trova nell’isola di Honshū in Giappone ed è una città rinomata sia per i suoi paesaggi naturali che per la sua storia e architettura, soprattutto religiosa. 

Cosa vedere a Nagano in Giappone

La città è nata storicamente intorno al tempio Zengoji che rappresenta anche una delle principali attrazioni della città. Si tratta di uno dei templi più importanti non solo di Nagano, ma di tutto il Giappone, conosciuto soprattutto poiché ospita al suo interno Ikko Sanzon Amida Nyorai, la statua del Buddha più antica introdotta in Giappone dalla Cina attraverso la Corea nel 552. Un altro luogo religioso consigliato da visitare è il santuario shintoista di Togakushi, che in realtà consta di tre santuari collegati tra loro da strade asfaltate, nel parco nazionale di Myōkō-Togakushi renzan. Dal punto di vista storico, un’altra meta da non perdere è il castello di Matsushiro costruito nel 1560 tra le pianure di Shinano e il fiume Chikuna. Nagano è molto famosa all’estero soprattutto per gli sport invernali: ha infatti ospitato i giochi olimpici invernali nel 1998 ed è meta di molti appassionati di questi sport attratti dalle sue montagne, i suoi resort e le onsen. Se vi trovate in Giappone e in particolare nella prefettura di Nagano, non dimenticate però di fare un salto alla città di Obuse, molto pittoresca e con un paesaggio naturale straordinario e di fare visita al museo dedicato ad Hokusai, maestro di ukiyo-e che  trascorse qui alcuni anni presso il ricco mercante Takai Kozan.

Cosa mangiare a Nagano 

Gli oyaki sono una specialità della prefettura di Nagano e sono delle focaccine dalla forma tonda a base di farina di frumento o grano saraceno che possono essere condite in vari modi, in base alle preferenze personali. Possono adattarsi a vari palati perché possono essere farcite sia con un ripieno dolce (sebbene non sia il modo tradizionale di prepararle) che con uno salato. La variante salata vede la presenza di verdure di stagione, e poi daikon o miso. Dopo essere preparate vengono dapprima fatte asciugare sul watashi, uno strumento usato anche per grigliare il cibo, e poi cotte sulla cenere dell’irori, una sorta di focolare domestico usato sia per riscaldare la casa che per cuocere le pietanze. La variante dolce può essere preparata con frutta secca o fresca. Il sanzoku yaki o pollo fritto del bandito è una delle specialità tipiche di Shiojiri, nella prefettura di Nagano in Giappone. Si tratta di pollo fritto, in particolar modo la coscia o il petto, marinato in varie spezie come lo zenzero, l’aglio e la salsa di soia, che poi viene immerso nell’amido di patate e infine fritto.  Continuiamo con il shinshu soba (Shinshu era l’antico nome di Nagano) che sta ad indicare semplicemente la soba tipica di questo luogo in Giappone. La particolarità sta nelle materie prime: si dice infatti che la soba di Nagano abbia un gusto particolare grazie alla cenere del vulcano che inonda i terreni coltivati. A Nagano la soba è così importante che si organizzano anche dei festival dedicati, il più importante dei quali è quello di Matsumoto. 

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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