Cosa mangiare a Napoli e dove: ecco 20 piatti tipici napoletani e 5 indirizzi

Cosa mangiare a Napoli? Ecco 20 piatti tipici napoletani

Cosa mangiare a Napoli e dove. Ecco a voi i migliori 20 piatti tipici napoletani e qualche consiglio su dove assaggiarli 

Quando si nomina Napoli è inevitabile che vengano alla mente, come è giusto che sia, i suoi panorami meravigliosi, il suo incantevole mare, la sua storia gloriosa e ricchissima attestata dai suoi tanti monumenti. E ancora, la sua musica immortale, la proverbiale ospitalità dei suoi abitanti, e così via. Ma c’è anche qualcos’altro che rende unica questa città e che fa sì che chiunque la visiti non possa più dimenticarla: parliamo ovviamente della sua strepitosa cucina, così semplice e allo stesso tempo così elaborata, tanto che si dice sia impossibile non mettere su qualche chiletto dopo aver trascorso qualche giorno a Napoli.

Piatti tipici napoletani, ecco i 20 must dell’arte culinaria partenopea

La pizza, vera regina di Napoli

La pizza è senza dubbio l’icona della cucina napoletana. Le sue radici risalgono a diverse tradizioni culinarie dell’Italia meridionale, ma è a Napoli che questo piatto ha raggiunto la perfezione. L’origine della pizza margherita è ricca di folklore. Si dice che Raffaele Esposito creò questa pizza in onore della regina Margherita di Savoia nel 1889, utilizzando i colori della bandiera italiana: il rosso del pomodoro, il bianco della mozzarella e il verde del basilico. Tuttavia, documenti storici menzionano la presenza della “pizza” già nel XVIII secolo, consumata come cibo di strada dai napoletani. Oggi, la pizza napoletana è riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un onore che celebra la sua importanza culturale e storica. La sua versione a portafoglio è uno dei must dello street food napoletano. 

La mozzarella di bufala

La mozzarella di bufala ha una storia affascinante che risale all’Alto Medioevo. Originaria della Campania, specialmente delle provincie di Salerno e Caserta, questa delizia casearia veniva prodotta dai monaci benedettini di San Lorenzo in Capua, che già nel XII secolo la offrivano ai pellegrini. La produzione di mozzarella di bufala è intimamente legata all’allevamento dei bovini bufalini, importati probabilmente dai Normanni. Questo tipo di mozzarella è apprezzato per la sua consistenza morbida e sapore ricco, che la rendono ideale sia come ingrediente che come piatto autonomo.

Il ragù, meglio conosciuto come “O’rrau”

Una delle risposte più comuni alla domande “Cosa mangiare a Napoli?” è questa. Il ragù è un sugo di carne che rappresenta un esempio perfetto dell’approccio napoletano alla cucina: tempo, amore e semplicità. La sua preparazione richiede molte ore di cottura lenta, durante le quali diversi tipi di carne vengono cotti in una salsa di pomodoro e aromi. Questo piatto possiede radici che si intrecciano con la storia culinaria sia napoletana che francese, in quanto il termine “ragù” deriva dal francese “ragoût”. Famiglie a Napoli custodiscono gelosamente le loro ricette, trasmesse di generazione in generazione, rendendo ogni versione unica.

Cosa mangiare a Napoli? Piatti tipici napoletani da non perdere 

La parmigiana di melanzane, o semplicemente “parmigiana”, è una celebrazione della melanzana, un ortaggio che giunse in Europa con gli Arabi. Anche se spesso si discute se le sue origini siano campane o siciliane, Napoli ha adottato la parmigiana come uno dei suoi piatti d’élite. La ricetta tradizionale prevede strati di melanzane fritte, salsa di pomodoro, basilico, mozzarella e parmigiano. La combinazione di questi ingredienti crea un piatto armonioso e saporito, adatto a qualsiasi occasione speciale.

Fonte immagine: Wikipedia

Il babà

Tra i piatti tipici napoletani non possiamo non citarlo! Il babà è probabilmente il dolce napoletano più famoso. Nato in Polonia, deve il suo nome al re Stanislao Leszczyński, che cercava un dolce più morbido in cui intingere il kugelhupf. Fu poi introdotto in Francia dove, sotto la guida del pasticciere Nicolas Stohrer, fu ulteriormente modificato e reso popolare. Quando il babà raggiunse Napoli, trovò l’ambiente ideale per la sua consacrazione, grazie alla versione ad “ombra”, bagnata nel rum o nel limoncello. La forma a fungo e la consistenza soffice hanno fatto del babà un simbolo della pasticceria napoletana. Esiste anche una versione senza glutine che trovi da Leopoldo.

La pastiera

La pastiera è un dolce pasquale napoletano divenuto simbolo della città. Le sue origini risalgono a riti pagani primaverili, quando la ricotta, i cereali e i fiori d’arancio venivano offerti alle divinità. Nei monasteri napoletani, le suore contribuirono a perfezionare la ricetta, aggiungendo aromi e spezie che ancora caratterizzano la pastiera di oggi. Il grano cotto, mescolato alla ricotta, alle uova e ai canditi, viene racchiuso in un guscio di pasta frolla. È una torta che richiede tempo e pazienza, e ogni famiglia napoletana conserva una ricetta segreta che viene tramandata da generazioni.

Il casatiello

Il casatiello è una torta rustica che segna il periodo pasquale a Napoli. Le sue origini risalgono al tempo degli antichi Greci e Romani, che preparavano focacce ricche per le festività. Il casatiello, con il suo impasto arricchito da strutto, viene farcito con salumi e formaggi e decorato con uova intere in superficie. È simbolo di abbondanza e prosperità, e la sua complessa preparazione riflette l’amore e la dedizione della cucina napoletana.

La sfogliatella

La sfogliatella è uno dei dolci più celebri di Napoli, con una storia che affonda le sue radici nel XVIII secolo nel convento di Santa Rosa sulla Costiera Amalfitana. Fu qui che una suora creò la prima sfogliatella, che prese il nome dal convento stesso, “Santarosa”. Successivamente, un pasticcere napoletano, Pasquale Pintauro, scoprì la ricetta e la adattò, dando vita alla sfogliatella riccia e alla frolla, che conosciamo oggi. Questi dolci, ripieni di semola, ricotta e canditi, racchiusi in un guscio di pasta sfoglia o di pasta frolla, rappresentano l’arte e la maestria della pasticceria napoletana.

La minestra maritata

La minestra maritata, spesso tradotta come “zuppa maritata”, ha radici che affondano nell’antichità romana. Il termine “maritata” si riferisce al matrimonio perfetto tra i sapori delle verdure e delle carni. Tradizionalmente, questa zuppa viene preparata con un mix di verdure come cicoria, scarola e verza, unite a carne di maiale, a volte arricchita con polpette piccole. È particolarmente apprezzata durante le festività invernali, poiché rappresenta un piatto caldo, nutriente e ricco di sapori rustici.

I friarielli

Cosa mangiare a Napoli? Ovviamente i friarielli, un contorno essenziale nella cucina napoletana, spesso associati alle salsicce. Questi germogli di broccoli del tipo friarello sono tipici della Campania, e la loro cottura richiede una rapida saltatura in padella con aglio, olio e peperoncino. I friarielli hanno un sapore leggermente amaro e sono particolarmente gustosi se abbinati a carni ricche e saporite, evidenziando la semplicità e l’autenticità dei sapori napoletani.

Gli spaghetti alle vongole

Gli spaghetti alle vongole sono un caposaldo della cucina partenopea, un piatto semplice ma incredibilmente gustoso. Le vongole, raccolte fresche dal Golfo di Napoli, vengono cucinate con aglio, olio, prezzemolo e, talvolta, un pizzico di peperoncino. C’è chi preferisce una versione “in bianco” e chi aggiunge un tocco di pomodoro per colorare il piatto. Questo piatto è il simbolo delle cene estive napoletane, in cui il sapore del mare si sposa alla perfezione con la delicatezza della pasta.

La genovese

Nonostante il nome, la genovese è un piatto tutto napoletano. Questo sugo, denso e saporito, si ottiene cucinando lentamente un’enorme quantità di cipolle con carne di manzo, che si sfalda durante la lunga cottura. La genovese ha origini incerte, ma si dice che fosse il piatto forte degli osti genovesi stabilitisi a Napoli nel XV secolo. Servita con ziti spezzati, questa salsa rappresenta una delle espressioni più autentiche della cucina familiare napoletana.

Di Darouet – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=27422589

Cosa mangiare a Napoli? Altri piatti tipici napoletani da provare! 

La pizza fritta

La pizza fritta, come la sua controparte al forno, è un’icona dello street food napoletano. Questa variante della classica pizza è nata come risposta alla necessità di creare un pasto economico e sostanzioso. L’impasto viene farcito con ricotta, cicoli e pepe, poi chiuso e fritto fino a doratura. Croccante fuori e morbida dentro, la pizza fritta è un’esperienza unica che racconta la creatività culinaria della città.

Gli struffoli

Gli struffoli sono il dolce natalizio per eccellenza a Napoli. Piccole palline di pasta fritta, immerse nel miele caldo e decorate con confetti colorati e frutta candita, rappresentano un simbolo di festa e abbondanza. Le origini di questo dolce si perdono nei secoli, ma alcune teorie lo collegano alla tradizione greca antica. Gli struffoli, con la loro dolcezza e croccantezza, sono un must durante il periodo delle festività.

Il tarallo ‘nzogna e pepe

Il tarallo ‘nzogna e pepe è uno snack rustico e saporito che unisce semplicità e gusto. Preparato con farina, strutto, pepe nero e mandorle, questo tarallo croccante è perfetto come accompagnamento a una birra fresca sul lungomare. Nato come cibo povero, il tarallo è diventato un’istituzione napoletana, un comfort food che evoca le antiche tradizioni della città.

La zuppa di cozze

La zuppa di cozze è un piatto tipico della Settimana Santa a Napoli, preparato in particolare il Giovedì Santo. La ricetta include cozze fresche, pomodori, peperoncino e crostini di pane. Alcune versioni tradizionali aggiungono il tocco di sapore del “tarallo ‘nzogna e pepe” sbriciolato. La zuppa di cozze è un’esplosione di sapori che celebra il mare e la spiritualità della città. Dove mangiare? Da A Figlia Do Marinar!

La sfogliatella Santarosa

Sebbene la sfogliatella classica sia già menzionata, vale la pena celebrare la versione originale: la Santarosa. Creata nel convento di Santa Rosa, questa variante si distingue per la sua crema pasticcera e la decorazione di amarene. La Santarosa è un dolce che racconta l’eleganza e la tradizione della Costiera Amalfitana, che si lega profondamente alla cultura gastronomica napoletana.

I peperoni imbottiti

I peperoni imbottiti, o “puparuoli ‘mbuttunati”, sono un piatto saporito e conviviale. I peperoni vengono farciti con un ripieno a base di pane, capperi, olive, acciughe e formaggio, poi cotti in forno. Questo piatto, ricco di colori e profumi, rappresenta l’essenza della cucina mediterranea, fatta di ingredienti semplici e genuini.

La frittatina di pasta

La frittatina di pasta è un’altra delizia dello cibo da strada Made in Naples. Si tratta di un timballo di pasta, solitamente bucatini, amalgamato con besciamella, piselli, prosciutto e mozzarella, poi panato e fritto. Calda e filante, la frittatina è il simbolo delle rosticcerie napoletane e una tappa obbligatoria per chi visita la città.

La caprese

La caprese, originaria dell’isola di Capri, è un piatto fresco e semplice che celebra i sapori dell’estate. Preparata con pomodori maturi, mozzarella di bufala, basilico fresco e un filo d’olio extravergine di oliva, la caprese è un esempio perfetto di come pochi ingredienti di qualità possano creare un piatto memorabile. Ideale come antipasto o come piatto unico leggero, è una celebrazione della dieta mediterranea.

Questi 20 piatti rappresentano solo una piccola parte della ricca e variegata tradizione culinaria napoletana. Ogni piatto racconta una storia di cultura, passione e innovazione che da secoli definisce la città di Napoli. Visitare questa città significa immergersi non solo nei suoi paesaggi e monumenti, ma soprattutto nei suoi sapori unici e inconfondibili. Napoli è anche e soprattutto questo: amore per la vita, che comincia proprio a tavola. Mangiare a Napoli è poesia.

Bonus tip: dove mangiare a Napoli: 5 + 3  ristoranti (turistici e non)per assaporare i piatti tipici napoletani

Se ti stai chiedendo cosa mangiare a Napoli e dove trovare i migliori esempi di cucina partenopea, questa mini guida ti porterà alla scoperta di cinque ristoranti imperdibili. Qui tradizione, sapori autentici e ospitalità si uniscono per offrirti un’esperienza gastronomica unica.

1. Sorbillo – La pizza napoletana in tutta la sua gloria

Sorbillo è un’istituzione per chi vuole provare una vera pizza napoletana. Situato nel cuore del centro storico, questo locale celebra la tradizione con impasti leggeri e ingredienti freschi. Tra i più richiesti ci sono la classica Margherita e la Marinara, ma non mancano varianti innovative che rispettano comunque i canoni della tradizione. Sorbillo è perfetto per chi cerca una pizza autentica in un’atmosfera vivace e accogliente.

2. Trattoria Nennella – Il cuore pulsante della cucina popolare

Per chi vuole immergersi nell’anima autentica di Napoli, la Trattoria Nennella è una tappa obbligata. Situata nei Quartieri Spagnoli, propone un menù ricco di piatti tipici napoletani, come la pasta e patate con provola, la genovese e le polpette al ragù. Qui il servizio è teatrale e divertente, rispecchiando il calore e la spontaneità dei napoletani.

3. Osteria La Chitarra – Un viaggio tra le tradizioni

Questa piccola osteria, nascosta in una traversa di Spaccanapoli, è un gioiello per gli amanti della cucina tradizionale. Tra le specialità da provare ci sono la parmigiana di melanzane, la minestra maritata e i friarielli saltati. L’atmosfera intima e l’arredamento rustico fanno sentire ogni ospite come a casa.

4. Da Michele – La semplicità della pizza perfetta

Un’altra tappa fondamentale per chi cerca il meglio della pizza napoletana è Da Michele. Questo storico locale, aperto dal 1870, è famoso per il suo menù essenziale: qui si servono solo Margherita e Marinara. La qualità degli ingredienti e la cottura impeccabile rendono ogni boccone un’esperienza unica. Non a caso, questo locale è conosciuto in tutto il mondo.

5. Tandem – Il regno del ragù napoletano

Se vuoi scoprire uno dei piatti più rappresentativi della cucina napoletana, Tandem è il posto giusto. Questo ristorante si dedica interamente al ragù, cucinato secondo la tradizione, con ore di lenta cottura per ottenere un sugo ricco e avvolgente. Provalo con la pasta o come condimento per le polpette: in ogni caso, sarà un’esplosione di sapore che racconta tutta la passione della cucina partenopea. 

Cosa e dove mangiare a Napoli: i migliori ristoranti non turistici 

In una città ricca di sapori e tradizioni, trovare un angolo autentico può essere una vera sfida. Ecco una selezione di locali dove gustare la vera cucina napoletana lontano dai percorsi turistici.

La Campagnola

Questa trattoria propone piatti caserecci a base di ingredienti freschi e locali, come il polpo alla luciana o la parmigiana di melanzane. Qui si respira l’autentica atmosfera napoletana, perfetta per chi vuole immergersi nella tradizione culinaria della città.

Trattoria Scugnizzi

Situata fuori dalle rotte turistiche, Scugnizzi è famosa per i suoi piatti semplici e gustosi, come la pasta al pomodoro fresco o le polpette al sugo. L’ambiente informale e accogliente la rende ideale per chi cerca una pausa dai circuiti più affollati.

Locanda del Cerriglio

Questo ristorante storico è uno dei più antichi di Napoli. Offrono un menù che celebra la cucina napoletana tradizionale, con piatti come la pasta alla pescatora e le zucchine alla scapece. Un’esperienza imperdibile per gli amanti della storia e del buon cibo.

Fonte immagine per l’articolo Cosa mangiare a Napoli? Ecco 20 piatti tipici napoletani doc: Pixabay

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