Pinacoteca civica il Guercino, uno scrigno d’arte nella città di Cento

Pinacoteca civica Il Guercino

Pinacoteca civica il Guercino, il museo di Cento che ospita le opere di artisti locali come Giovan Francesco Barbieri e la famiglia Gennari

La Pinacoteca civica Il Guercino è un museo situato nel comune di Cento, in provincia di Ferrara, facilmente raggiungibile anche dalle province di Bologna oppure di Modena, il quale è stato riaperto il 23 novembre 2023, dopo undici anni di chiusura a causa del terremoto che colpì l’Emilia-Romagna nel  2012.

Situata in via Giacomo Matteotti, la Pinacoteca civica Il Guercino accoglie al suo interno numerosi dipinti di Giovan Francesco Barbieri detto “il Guercino, dei pittori della famiglia locale Gennari (ovvero Bartolomeo, Cesare, Carlo, Ercole e Benedetto), di Giovanni Battista Ramenghi soprannominato Bagnacavallo junior, di Giovanni Francesco Nagli “il Centino, di Giuseppe Maria e Stefano Felice Ficatelli (o Figatelli), di Paolo Antonio Barbieri, di Antonio Mezzadri, di Pier Francesco Cittadini detto “il Milanese e dello sculture Stefano Galletti. Gli artisti provenienti al di là delle Alpi presenti nella struttura sono l’anglo-italiano Matteo Loves, il teutonico Matthäus Greuter e il fiammingo Denijs Calvaert.

Il Centro Studi internazionale Il Guercino per valorizzare il patrimonio artistico della città di Cento

La riapertura della Pinacoteca civica Il Guercino e la tutela di altri siti culturali del comune di Cento (ovvero la Rocca e la Galleria d’Arte Moderna “Aroldo Bonzagni”, situata nel Palazzo del Governatore) hanno contribuito alla fondazione del Centro Studi Internazionale Il Guercino, il quale si occupa di valorizzare e approfondire le opere dell’artista emiliano.

Il comitato è costituto dalla presidente del centro studi Valeria Tassinari, dal dirigente dei servizi culturali Mauro Zuntini e dal direttore dei Musei Civici di Cento Lorenzo Lorenzini; ma dobbiamo aggiungere un comitato scientifico costituito dalla direttrice Gallerie Estensi Modena e Ferrara Martina Bagnoli, dai professori di storia dell’arte dell’Università di Bologna Daniele Benati e Barbara Ghelfi, dalla professoressa di storia dell’arte contemporanea dell’Università degli Studi di Ferrara Ada Patrizio Fiorillo, dallo storico dell’arte Fausto Gozzi, dal professore di storia medievale dell’Università di Macerata Roberto Lambertini, dal docente di storia dell’arte dell’Università di Delaware David Stone, dal critico e storico d’arte Giuseppe Virelli, dal direttore dei Musei di Rimini Giovanni Sassu, dalla direttrice della Pinacoteca Nazionale di Bologna Maria Luisa Pacelli e dal docente di pittura dell’Accademia di Belle arti di Bologna Massimo Pulini, ai quali si aggiungono anche i membri internazionali David Ekserdjian della Fondazione Sir Denis Mahon di Londra, Joanna Kilian del Museo Nazionale di Varsavia e Shinsuke Watanabe del Museo Nazionale di Arti occidentali di Tokyo.

Pinacoteca civica Il Guercino
Anonimo artista veneto (foto di Salvatore Iaconis)

Giovan Francesco Barbieri detto “Il Guercino“, l’artista locale  custodito nella Pinacoteca civica

Giovan Francesco Barbieri è uno dei pittori più importanti per questa pinacoteca civica. Il viaggio nella sua bravura pittorica inizia in una galleria al primo piano, dove il visitatore viene accolto dalle seguenti parole sul muro:

«Qua vi è un giovane di patria di Cento, che dipinge con somma felicità d’invenzione. È grand disegnatore e felicissimo coloritore: è mostro di natura, è miracolo da far stupire chi vede le sue opere. Non dico nulla: ei fa rimanere stupidi li primi pittori».

Il pittore Ludovico Caracci presenta al chierico Ferrante Carli in una lettera del 25 ottobre 1617 un vero e proprio prodigio locale del mondo dell’arte, ossia Giovan Francesco Barbieri detto “il Guercino”. La direzione della pinacoteca ha organizzato l’esposizione delle opere del pittore centese nel seguente modo. In primis, il visitatore si trova davanti la prima opera dell’artista, ovvero la Madonna di Reggio, un piccolo affresco raffigurante Gesù bambino con Maria, realizzata quando il Guercino aveva otto anni.

Pinacoteca civica Il Guercino
Madonna di Reggio del Guercino (foto di Salvatore Iaconis)

Abbandonata la prima sala, il percorso prevede l’incontro con le opere della maturità artistica, diverse tele dipinte con colori ad olio raffiguranti soggetti religiosi in pieno spirito controriformistico con un notevole interesse per i contrasti tra luci e ombre come per il contemporaneo Michelangelo da Merisi detto “Caravaggio”. Le opere in mostra sono Cristo consegna le chiavi a San Pietro (1618), la Sibilla (1620 circa), Santa Maria Maddalena in meditazione (1619, ma si tratta di una presunta attribuzione), Sant’Alberto (o San Simone Stock) riceve lo scapolare dalla Madonna del Carmine (detta Madonna del Carmine) (1618, realizzato con Benedetto Zalone) e Cristo risorto appare alla Madre (1628-1630).

Insieme alle opere di Giovan Francesco Barbieri, i turisti possono osservare anche quelle di artisti locali, come il caso dei pittori della famiglia Gennari, i quali si sono formati seguendo come punto di riferimento il modello del celebre Guercino. Per esempio, c’è il Martirio di santa Caterina d’Alessandria (1645) di Benedetto Gennari (un nipote del Guercino), la Deposizione di Cristo con la Vergine e San Giovanni Evangelista (1648-1649) di Bartolomeo Gennari, Maddalena piangente in adorazione del Crocifisso (1670-1675 circa) di Cesare Gennari.

Inoltre, la Pinacoteca civica accoglie anche diversi affreschi provenienti da Casa Pannini di Cento, una serie di opere con soggetti epico-mitologico (come le storie di Ulisse o quelle di Rinaldo e Armida della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso) oppure soggetti naturali come i pascoli e i cacciatori nei boschi durante il susseguirsi delle stagioni.

Guercino: un nuovo sguardo. Opere da Forlì e da altri altri luoghi nascosti

Infine, nella Chiesa di San Lorenzo a via del Guercino è possibile osservare due pale d’altare del pittore di Cento: l’Annunciazione (1648) e San Giovanni Battista (1653-1655). Queste due opere fanno parte della mostra Guercino: un nuovo sguardo. Opere provenienti da Forlì e da altri luoghi nascosti, la quale prevede un’esposizione di queste due opere del Guercino assieme a quelle di altri artisti locali.

Pinacoteca civica Il Guercino
Foto di Salvatore Iaconis all’interno della Chiesa di San Lorenzo

Per esempio, all’interno della ex-chiesa è possibile vedere la Madonna del Rosario con i santi Domenico e Caterina di Benedetto Gennari, Santi Anna e Gioacchino inginocchiati di fronte all’Eterno di Cristoforo Serra e lo Sposalizio mistico di santa Caterina d’Alessandria di Giuseppe Maria Galeppini. La mostra è stata inaugurata, come riportato dal sito del comune di Cento, sabato 21 settembre 2024 per permettere al pubblico di conoscere opere artistiche non più accessibili a causa dei lavori post-sisma del 2012.

Fonte immagine di copertina: Salvatore Iaconis

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024 e iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 25 gennaio 2021. Sono cresciuto con i programmi educativi di Piero e Alberto Angela, i quali mi hanno trasmesso l'amore per il sapere, e tra le mie passioni ci sono la letteratura, la storia, il cinema, la filosofia e il teatro assieme alle altre espressioni artistiche.

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