Sinagoghe in Italia: le 5 più importanti

Sinagoghe in Italia: le 5 più importanti

Quali sono le 5 sinagoghe più importanti in Italia?

L’Italia ospita numerose sinagoghe, i luoghi di culto della comunità ebraica. Questi edifici, distribuiti su tutto il territorio nazionale, rappresentano una testimonianza fondamentale della storia degli ebrei in Italia. Alcune di queste sinagoghe si conservano in uno stato integro, altre sono state dismesse o smantellate, ma ciascuna di esse conserva la propria bellezza architettonica e storica, offrendo uno sguardo sulla vita e sulle tradizioni del popolo ebraico nella penisola. La loro presenza dimostra come l’ebraismo sia parte integrante del tessuto culturale e religioso italiano. L’architettura sinagogale riflette le diverse epoche e le influenze culturali che hanno caratterizzato la vita delle comunità ebraiche in Italia, dall’epoca dei ghetti all’emancipazione.

Sinagoghe in Italia: luoghi di culto e testimonianze storiche

Le sinagoghe in Italia sono luoghi di preghiera e di ritrovo, ma anche centri di cultura e di memoria. Molte di esse ospitano musei ebraici che conservano oggetti di arte ebraica, documenti storici e targhe commemorative. L’elenco che segue vuole mettere in risalto cinque tra gli edifici religiosi più significativi presenti sul nostro territorio, ciascuno con la sua storia e le sue peculiarità.

Le sinagoghe di ghetto: un’architettura nascosta

Prima dell’epoca dell’emancipazione ebraica, molte sinagoghe furono edificate all’interno dei ghetti ebraici. Queste sinagoghe di ghetto dovevano rispettare le restrizioni imposte dalla bolla papale Cum nimis absurdum di Papa Paolo IV, che obbligava a rendere i luoghi di preghiera ebraici irriconoscibili dall’esterno. Per questa ragione, le facciate sono spesso semplici e disadornate, in contrasto con gli interni riccamente decorati.

La Sinagoga di Siena: un gioiello nel cuore della Toscana

Nel centro storico di Siena si conserva una sinagoga costruita nel 1786, una delle sinagoghe di ghetto in Italia. È in stile neoclassico, la facciata presenta una decorazione piuttosto semplice, per rispettare l’obbligo imposto dalla bolla papale.

Il trono del profeta Elia e il Matroneo

Il suo interno è elegantemente decorato, troviamo al centro della sala il podio con 9 candelabri del XVIII secolo, al centro del soffitto sono presenti invece le tavole della legge. Questa sinagoga, oltre a conservare al suo interno oggetti di grande valore, è celebre per il trono del profeta Elia, realizzato nel 1860, decorato con iscrizioni di versi in ebraico sulla cerimonia della circoncisione. Come una sorta di balcone, si affaccia sulla stanza principale il Matroneo, un’aula di preghiera riservata alle donne. Al di fuori della struttura sono esposte targhe commemorative dedicate alla Shoah. In passato si trovava una statua di Mosè, ora trasferita nel Museo dell’Opera del Duomo di Siena, per rispettare la sua natura di sinagoga del ghetto.

Il Tempio Maggiore di Roma: simbolo dell’emancipazione ebraica

Simbolo dell’emancipazione degli ebrei, è il Tempio Maggiore di Roma, una delle sinagoghe più grandi e importanti in Italia. Costruita nell’ex ghetto ebraico nel 1904, questa struttura monumentale ospita oggi anche il Museo ebraico di Roma, che permette di ripercorrere quella che è stata la vita di questa comunità ebraica nella capitale.

Le Cinque Scole e l’architettura eclettica

Il tempio ha uno stile architettonico di tipo eclettico, quindi si mescolano elementi assiri allo stile greco. Gli arredi sono stati ripresi da quelle che erano le Cinque Scole, antiche sinagoghe di Roma prima dell’epoca dell’emancipazione, demolite nel 1908. La sala dell’edificio ha una forma di croce greca; ai lati troviamo dei matronei per le donne e lunghe colonne bianche. L’interno è decorato con dipinti sulle pareti e sul soffitto, mentre fra colonne dorate si trova l’Aron ha-kodesh, un arredo sacro che conserva i rotoli della Torah, dietro al quale c’è l’organo a canne conservato integramente.

La Sinagoga di Casale Monferrato: un esempio di barocco ebraico

In Piemonte si trova la celebre Sinagoga di Casale Monferrato, edificata nel 1595. Uno degli edifici del ghetto, quindi si presenta disadornata all’esterno, ma è riccamente decorata all’interno. In seguito all’emancipazione è stata ristrutturata e ampliata, e oggi è considerata un monumento nazionale.

Il Museo degli Argenti: arte e storia ebraica

Rappresenta una delle sinagoghe barocche più caratteristiche in Italia, dunque internamente è ricca di decorazioni in oro e in legno. Sulle pareti sono presenti versetti ebraici, l’Aron ha-kodesh è decorato preziosamente come il resto della sala, e sul timpano in legno dorato si trova la tavola con i Dieci Comandamenti. Il soffitto rappresenta la porta dei Cieli: è azzurro con motivi floreali. Il vero particolare di questo tempio, sono i matronei che ospitano parte del Museo degli Argenti, un complesso che conserva oggetti preziosi della storia dell’arte antica ebraica.

La Sinagoga centrale di Milano: tra storia e modernità

Costruita nell’800 in seguito all’aumento della comunità ebraica della città, e ristrutturata alla fine del 900’ in seguito ad un bombardamento, la Sinagoga centrale di Milano rappresenta il principale luogo di culto del territorio. È situata in via della Guastalla, la struttura affaccia quindi sui Giardini della Guastalla, i più antichi giardini pubblici di Milano.

I Giardini della Guastalla e le vetrate di Beltrami

Lo stile è eclettico, e la maestosa facciata con mosaici in oro e azzurro, supera i 30 metri di altezza ed è l’unica parte originaria conservata, mentre il resto della struttura ha subito modifiche. L’architetto Beltrami ha pianificato questa sinagoga con pianta basilicale a 3 navate, una struttura caratteristica di questi edifici durante l’epoca dell’emancipazione. A renderla una delle sinagoghe più belle in Italia, sono le 23 vetrate colorate e innovative, sulle quali sono rappresentati simboli come la stella di David e lo Shofar, tra gli oggetti rituali più noti. All’interno ritroviamo un piano rialzato, è quello della preghiera dove ci sono iscrizioni in ebraico che circondano l’Aron ha-kodesh.

La Sinagoga di Gorizia: la Piccola Gerusalemme sull’Isonzo

Anche conosciuta come la Piccola Gerusalemme, la Sinagoga di Gorizia risale al XVIII secolo, ed è uno degli edifici del vecchio ghetto. Oggi ospita il Museo della Gerusalemme sull’Isonzo che permette di ripercorrere la storia del popolo, e di come la comunità ebraica goriziana abbandonò l’edificio in seguito alla Shoah.

Il Museo della Gerusalemme sull’Isonzo: memoria della comunità ebraica di Gorizia

Il tempio è in stile barocco, ma come tutte le sinagoghe in Italia che risalgono al periodo della bolla papale, anche qui dall’esterno non si percepisce lo splendore della decorazione interna. Si accede tramite 2 portali in legno, e sulla facciata si possono ammirare una stella a 8 punte e delle tavole della legge affisse. All’interno conserva libri, fotografie e oggetti rituali. Al primo piano si accede al tempio vero e proprio, decorato con colonne in marmo nero, in cui è presente un matroneo a balconata in legno, l’Aron ha-kodesh sempre in stile barocco e sul fronte opposto si trova il Tevah in legno.

Fonte immagine in evidenza: Wikimedia Commons

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