Visitare Scalea: dal borgo medievale alla Torre Talao

Visitare Scalea: dal borgo medievale alla Torre Talao

Visitare Scalea per i turisti italiani e non, significa riscoprire questa città dal borgo medievale alla Torre Talao.

Ma come mai questi monumenti sono poco conosciuti?

Visitare Scalea, ossia Scalia in calabrese, vuol dire partire con la macchina, il treno o l’aereo e raggiungere il Mar Tirreno,  famoso per le sue spiagge caratterizzate da acqua cristallina e da un magnifico fondale color azzurro. Ma questo articolo si pone il seguente obiettivo:  accendere i riflettori sulle testimonianze storiche e culturali per riscoprire il borgo medievale e la Torre Talao, simboli della città, la cui storia non deve essere dimenticata.

Prima di visitare Scalea e comprendere l’importanza di queste testimonianze, bisogna procedere a un breve excursus storico

Il borgo

Il borgo, sorto ai piedi del castello, divenne una fortezza sul mare e fu denominato Scalea, forse per il suo sviluppo sui gradoni del Colle, simile ad una scala, da qui il nome Scalia in dialetto scaleota. Si tratta del borgo più antico della Calabria, nato intorno all’anno Mille ed è costituito dai ruderi del Castello Normanno, del IX secolo: è stato prima fortezza e poi Castello signorile, per poi essere definitivamente abbandonato dai nobili. Inoltre, nel borgo si trova la Chiesa Madre di Santo Episcopio dei Normanni e poi la Cappella basiliana, dove sono visibili ancora gli affreschi bizantini: in particolare sulla parete centrale è raffigurata l’immagine di San Nicola con la mano destra nell’atto di benedire, mentre con la sinistra regge il libro che sta leggendo. Cronologicamente, prima del borgo in questione c’era Laos (chiamata anche Lavinium per la sua forma), piccola città greco-lucana del IV secolo A.C., poi con insediamento dei romani, nei primi secoli D.C.,; dopo la caduta dell’Impero Romano, nel VI secolo, c’era solo la Rocca Longobarda. E infine i Normanni crearono il Castrum, la difesa, dando vita al borgo.

Visitare Scalea significa anche avventurarsi per le strade acciottolate tra le case in pietra e le mura antiche dove il borgo trasmette un’atmosfera autentica dell’era medievale, che testimonia il passato ricco e affascinante della zona. Il borgo è abitato per lo più da anziani e spesso animato da eventi culturali e tradizionali, come feste locali e popolari. Famosa è la festa del 16 luglio, ovvero la Festa della Madonna del Carmelo: nelle vicinanze del borgo è possibile assaporare i piatti tipici della cucina calabrese. Inoltre, il borgo offre un’esperienza autentica, lontano dalla frenesia delle città moderne.  

Il simbolo della città di Scalea

Di fronte al borgo medievale è imperante e mastodontico il simbolo della città: la Torre Talao, costruita nel 1578. Questa Torre merita una visita perché era una fortezza militare, circondata dal mare, quindi un’isola. Il Viceré del Regno di Napoli, Pietro Afan de Ribeira ordinò di costruire la Torre chiedendo alla popolazione di partecipare economicamente. È chiamata la Torre del popolo, perché chi non riusciva economicamente a sostenere la spesa, partecipava anche come manodopera, e la Torre di tutti, proprio perché tutto il popolo vi partecipò e dagli stessi scaleoti è chiamata in dialetto “a torr do mar”, la torre del mare. La Torre fu costruita come parte di un sistema di torri di avvistamento costiere per proteggere la zona dalle incursioni piratesche prima e poi, diventò base strategica degli Alleati, durante la Seconda Guerra Mondiale. Purtroppo fu bombardata dai Tedeschi, nonostante la sua posizione strategica che permetteva una visione panoramica sulla costa e garantiva la possibilità di avvistare in anticipo eventuali pericoli provenienti dal mare.

Visitare Scalea vuol dire anche salire su una collina dove si trova la Torre Talao e ammirare una vista spettacolare sull’ampia baia sottostante. La Torre ha una base quadrangolare e si erge per circa 20 metri di altezza. È realizzata in pietra locale e presenta una struttura solida e imponente. Nel corso dei secoli, la torre ha subito diversi danni e restauri, ma è riuscita a mantenere la sua struttura originale. Oggi bisogna assolutamente visitare questo importante punto di riferimento storico e turistico della zona, che offre ai visitatori la possibilità di ammirare il panorama mozzafiato e immergersi nella storia e nella cultura della Calabria. La Torre Talao rappresenta anche un luogo ideale per scattare fotografie panoramiche e godere di una vista suggestiva sul mare e sui dintorni. Durante l’estate, c’è una guida che accompagna i visitatori ed è chiusa al pubblico, a differenza di anni fa, quando era preda di assalti da parte di tombaroli che trafugavano i reperti archeologici presenti, con il pretesto di voler visitare Scalea.

Purtroppo, negli ultimi cinquant’anni il mare è sempre stato l’unica fonte di attrattiva per un turismo di massa, tanto è che Scalea passa dagli undicimila residenti invernali ai duecentomila estivi, diventando la città più popolata della Calabria. Ma questa cittadina è sottovalutata dal punto di vista storico-culturale. A tal proposito, è possibile fare visita alla Torre Talao dopo aver fatto un bagno alla vicina spiaggia dell’Ajnella. Questa spiaggia è il simbolo di Scalea, come la Torre Talao e il borgo: è formata prevalentemente da una piccolissima ghiaia grigia, lunga un centinaio di metri, e da una scogliera composta da scogli di varie dimensioni e vegetazione marina, meta di snorkeling. 

In definitiva, la visita al borgo medievale e alla Torre Talao è fortemente consigliata, perché offre un’esperienza unica che combina storia, bellezza e atmosfere autentiche.

Non vi resta che visitare Scalea alla scoperta del borgo medievale e della Torre Talao e poi resterete senza parole per la loro unicità e per i panorami da togliere il fiato.

Fonte immagine di copertina: Archivio personale

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