Visitare Napoli di certo è un’esperienza unica, che lascerà esterrefatti, per l’immensa bellezza che la città partenopea racchiude. Naturalmente, chiunque abbia in programma di visitare Napoli, è consapevole, che sia necessario avere del tempo a disposizione per poter ammirare tutto (o quasi) e che sia opportuno fare una selezione accurata di cosa si desideri visitare.
La storia di Napoli copre un arco di temporale che abbraccia diversi millenni. La storia della città, si configura come un microcosmo di storia europea costituita da diverse civiltà che hanno lasciato nel corso del tempo, tracce nel suo immenso patrimonio artistico e monumentale.
Napoli, non è solo storia, è anche cultura, arte, tradizione, musica-folklore e letteratura, un mix perfetto per chi intende visitare la città, scegliendo in base alle proprie esigenze.
Chiunque giunga a Napoli, dal Porto, non può non ammirare la magnificenza del Maschio Angioino, che dà il “benvenuto” alla città; esso è un castello medievale e rinascimentale, simbolo di Napoli. La costruzione del Maschio Angioino, riportato alla luce grazie a lavori di scavo e restauro, si deve a Carlo I d’Angiò, che nel 1266, sconfitti gli Svevi, salì al trono di Sicilia e stabilì il trasferimento della capitale da Palermo alla città partenopea. Attualmente, della fortezza antica (di epoca angioina) è visibile la cappella palatina, alcune torri e le mura e le finestre a croce francesi accanto alla cappella palatina. Oltre alla maestosa bellezza storia e culturale che investe il Maschio Angioino, esso si colora anche di superstizione con la “leggenda del coccodrillo”. Tale leggenda racconta la presenza di un coccodrillo nei sotterranei del Maschio, che a quanto pare, divorava i prigionieri del re. Una delle tante leggende che si raccontano a Napoli, e che è possibile ascoltare soprattutto nei cosiddetti “vicarielli”, ossia nelle piccole stradine che s’intrecciano nella rete urbana della città.
Seguendo le orme delle leggende, un’altra tappa importante, per chiunque intenda visitare Napoli, è il Chiostro di Santa Chiara, all’interno del quale, secondo una credenza popolare, vaga il fantasma della Regina Giovanna. Il Complesso Monumentale di Santa Chiara fu edificato tra il 1310 ed 1328 per volontà del re Roberto D’Angiò e della propria consorte. Esso comprende la Chiesa gotica, ma anche, il monastero ed il convento e fu costruito allo scopo di realizzare una cittadella francescana per accogliere nel monastero le Clarisse e nel convento vicino i Frati Minori. Una tappa veloce e soprattutto comoda, anche per chi visita la città portando con sé dei bambini, i quali potranno muoversi liberamente all’interno dello splendido chiostro maiolicato, costituito da ben sessantasei archi a sesto acuto che poggiano su altrettanti pilastrini in piperno rivestiti da maioliche con scene vegetali.
Altro simbolo di Napoli, è il Duomo, a soli undici minuti a piedi, dal su citato Complesso monumentale di Santa Chiara. Per arrivare al Duomo, si procede mediante Via dei Tribunali, il Decumano Maggiore, che attraversava per tutta la sua lunghezza l’antica città di Neapolis, fondata dai greci nel V secolo a.C., l’attuale Napoli. Lungo il percorso sono visitabili splendide chiese gotiche, rinascimentali e barocche che conservano numerosi capolavori come il celebre dipinto di Caravaggio del Pio Monte della Misericordia. Il Duomo di Napoli, si trova sull’ottocentesca via Duomo, tra il Decumano Superiore e il Decumano Maggiore. Il Duomo fu edificato per volere dell’imperatore Costantino I, edificazione avvenuta probabilmente (non si hanno notizie storiche certe a tal riguardo) alla fine dello Scisma d’Oriente. I lavori per la costruzione della cattedrale iniziarono probabilmente durante il Regno del fondatore della dinastia angioina Carlo I. La facciata del Duomo, alta circa cinquanta metri, è dotata di tre portali: due laterali e uno centrale. I portali sono entrambi in asse con le navate laterali e le cappelle absidali dedicate ai santi. L’interno è a croce latina a tre navate con una profondità di circa 100 metri, proprio come l’autentica struttura trecentesca.
Dopo aver visitato lo splendido Duomo, emblema della città, inevitabile la sosta in una delle tante e rinomate, quanto caratteristiche, pizzerie presenti in Via dei Tribunali.
Napoli è tutto questo e molto altro ancora, citare tutte le cose da visitare, in un percorso variegato e al tempo stesso completo, è impossibile. La città si scopre pian piano, immergendosi completamente in essa, lasciandosi coinvolgere dall’aria magica che vi si respira.
Ogni strada, ogni traversa, nasconde in sé qualcosa di speciale. Napoli è una città ricchissima, in arte, cultura, enogastronomia, tradizioni, letteratura, storia, architettura. Gli stili architettonici vanno dal gotico, al barocco, alle numerose tracce risalenti all’epoca fascista.
Visitare Napoli è indubbiamente bello, in particolar modo per l’immensa ricchezza che quasi avvolge al termine di una vacanza o semplicemente di una gita fuori porta.
Oltre alle possibilità citate, sicuramente da menzionare sono: San Gregorio Armeno, soprattutto nel periodo Natalizio, quando ogni piccola bottega si tinge di tradizione e devozione. Ma anche, Piazza Plebiscito e il Palazzo Reale, nel cuore del centro storico di Napoli, alla fine di via Toledo, con la sua superficie di oltre venticinquemila metri quadrati. Importantissimi e superbamente belli, anche il Museo di Capodimonte e la Reggia di Caserta, per una giornata all’insegna della cultura e della storia.
Napoli offre diverse opportunità, in base alle proprie esigenze, abitudini o bisogni, ma una cosa è certa: innamorarsi della città sarà semplicissimo, e andar via sarà piuttosto complicato.