Albert Hofmann: il chimico che sintetizzò l’LSD

Albert Hofmann: il chimico che sintetizzò l'LSD

Con il termine Caleidoscopio si indica uno strumento ottico che, mediante un sistema di specchi o vetri, permette di vedere tante forme geometriche colorate che accolgono colui che osserva, in un mondo fantastico e leggero, distaccando lo spettatore per qualche attimo dalla monotonia della realtà: nel 1943 il chimico svizzero Albert Hofmann, lavorando a vari composti derivati dell’acido lisergico ricavato dall’Ergot (ascomicete della pianta di Segale) con lo scopo di isolare delle strutture utilizzabili in ambito medico per medicinali miranti a curare patologie respiratorie e circolatorie, provò le stesse sensazioni caleidoscopiche miste a vertigini e variazioni dell’umore assorbendo casualmente un ridottissimo quantitativo di LSD.

Questa molecola era già stata sintetizzata nel 1938 da Hofmann stesso, il quale però dovette accantonarla poiché le ricerche dei laboratori Sandoz di Arthur Stoll, dove Hofmann svolgeva il suo lavoro di chimico, erano incentrate su altri obbiettivi. Albert Hofmann però capii fin da subito il potenziale di quella molecola, riprendendo le ricerche su di essa dopo appunto 5 anni. Alla prima esperienza totalmente casuale con l’LSD seguì una sperimentazione voluta, che è passata alla storia come il Bicycle Day.

Professione di Albert Hofmann

Albert Hofmann nacque a Baden nel 1906. Fin da bambino si interessò alla chimica e decise di intraprendere i suoi studi in tale ambito presso l’università di Zurigo. Specializzatosi principalmente nella chimica riguardante le piante e gli animali, il ricercatore venne appunto assunto dai laboratori Sandoz e cominciò ad occuparsi degli studi sulla scilla marina e la segale cornuta, con l’obbiettivo di riuscire a sintetizzare dei principi attivi da poter utilizzare poi in ambito farmaceutico. Dopo la scoperta dell’LSD dedicò quasi interamente i suoi studi alle sostanze psichedeliche, analizzando molteplici piante messicane contenenti elementi psicotropi ed utilizzate frequentemente dalle popolazioni aborigene.

Bicycle day

Alle ore 16:20 del 19 Aprile 1943 Albert Hofmann diluì 0,25 mg di tartrato di LSD all’interno di una soluzione acquosa di 0,5 cc: quaranta minuti più tardi uno stato di ansia ed angoscia pervase il ricercatore, il quale cominciò anche a sperimentare sintomi di paralisi e delle distorsioni visive, oltre ad attacchi di ridarella improvvisi. I sintomi cominciarono ad essere tanto acuti da indurre Hofmann a chiedere al suo collaboratore di accompagnarlo a casa in bici, da qui il nome dell’avvenimento storico, e proprio nel tragitto dal laboratorio a casa Albert Hofmann scivolò nella distorsione della realtà più acuta: percepì i paesaggi come deformi ed i colori come alterati, riuscendo ad associare a qualsiasi tipo di immagine presente nella sua mente una traccia olfattiva.

Arrivato a casa confuse la sua vicina di casa con una strega ed iniziò a gridare terrorizzato. Il primo trip della storia causato dall’LSD sembrerebbe quindi esser stato un bad trip, ed effettivamente per la prima ora la situazione risultò davvero tragica nella casa di Albert Hofmann: egli, infatti, era certo di aver firmato la sua condanna a morte ingerendo quella sostanza, tant’è che sviluppò in pochissimi minuti manie depressive ed uno stato generale di forte panico. Quando il dottore però visitò il chimico, non poté far altro che constatare una semplice dilatazione delle pupille, senza riscontrare altri sintomi più gravi. A partire da questa rassicurazione Albert Hofmann cominciò a rilassarsi e, non temendo più per la sua vita, chiuse gli occhi e sperimentò a pieno l’effetto della sostanza, stavolta in prospettiva positiva: tornarono le forme caleidoscopiche, le quali danzavano nella sua mente lasciando come traccia vorticose scie di colori.

Dualità della sostanza

Nel suo libro “LSD, il mio bambino difficile” Albert Hofmann racconta gli aspetti positivi e negativi di questa sostanza così potente per l’essere umano anche se assunta in piccolissime dosi. Il chimico spiega infatti quanto sia pericoloso assumere questo composto senza cognizione di causa, come avvenne quando l’elemento cominciò ad essere venduto illegalmente e utilizzato in maniera non terapeutica, portando quindi alla sospensione della sua vendita da parte della Sandoz. Al contrario però, Albert Hofmann analizza anche gli effetti benefici di questa sostanza se essa viene accompagnata da un percorso di psicoterapia e meditazione poiché, citando il libro del chimico, «si può assumere che l’LSD influenzi i più importanti centri di controllo delle funzioni psichiche e intellettuali».

A 81 anni di distanza dal Bicycle Day sono ancora contrastanti i pareri riguardo alla sostanza sintetizzata da Albert Hofmann: fatto sta che la scoperta del chimico svizzero risulta essere un vero e proprio punto di svolta nell’ambito delle sostanze psicotrope e, perché no, anche in quello delle droghe. Ancora oggi ad aprile si celebra il famoso giro in bicicletta, e analizzando in maniera imparziale la faccenda risulta tutto abbastanza chiaro che l’LSD è uno strumento incapace di fare del bene o del male all’essere umano. Il suo effetto dipende unicamente dal modo in cui la si assume, e quindi dal buonsenso del singolo: solo esso infatti può permetterci di evadere in maniera sicura dalla realtà e di sbirciare attraverso il caleidoscopio della vita, sfiorando con l’animo gli elementi e quindi il principio della natura stessa.

«Il sostegno alla meditazione attraverso l’LSD si fonda […] sulla sua facoltà di allentare o addirittura abolire temporaneamente le barriere tra il soggetto e l’oggetto e la separazione dell’uomo dal mondo esterno. Ciò favorisce l’interruzione di eventuali circoli viziosi di natura egoica, e il presentarsi di una realtà che dà ristoro e accoglienza».

-Albert Hofmann, LSD: il mio bambino difficile.

Fonte dell’immagine: Wikipedia Commons

A proposito di Alfredo Capolupo

Vedi tutti gli articoli di Alfredo Capolupo

Commenta