AMP Regno di Nettuno | Intervista alla Dottoressa Iacono

AMP Regno di Nettuno | Intervista alla responsabile

L’AMP Regno di Nettuno ha salvato oltre 90 tartarughe nate su una spiaggia presso Forio d’Ischia, uno dei sei comuni dell‘isola

Eroica Fenice ha intervistato la Dottoressa Caterina Iacono, collaboratrice del presidio tartarughe AMP Regno di Nettuno, che ha gentilmente risposto a qualche domanda sulla recente schiusa delle tartarughe.
Un evento unico e particolarmente suggestivo, che ha rallegrato questi ultimi giorni d’estate, tra colori, tanto amore per gli animali e soprattutto un forte senso di rispetto per qualsiasi essere vivente.

Innanzitutto grazie alla collaboratrice dell’AMP Regno di Nettuno, per aver accettato di rispondere a qualche domanda, cosa può dirci sulla schiusa delle tartarughe a Forio?

Il 3 luglio un magnifico esemplare di Caretta caretta è stata vista scavare in spiaggia da alcuni operatori ecologici in servizio in zona che hanno segnalato l’animale alle Guardie Zoofile del Comune di Forio. Prontamente è stata allertata L’AMP: Area Marina Protetta, che si è occupata, come da prassi, di avvisare la Stazione Zoologica (Turtle Point di Portici) e la Capitaneria di Porto. Il nido è stato confermato dall’esperto della SzN accompagnato sul posto dal gommone della AMP Regno di Nettuno e la zona è stata recintata ed in nido messo in sicurezza in attesa della schiusa.

Quest’anno in particolare è stato piuttosto prolifico, essendo stati censiti ben 94 nidi di tartarughe sulle coste campane dal Cilento al litorale Domizio. Il nido di Forio, il n.39, come da protocollo è stato monitorato saltuariamente dai volontari durante il periodo di incubazione (che dura dai 45 ai 50 giorni) e successivamente presidiato costantemente durante il periodo di probabile schiusa.
Sul nido era stata posta anche una telecamera dal Comune di Forio, accortezza aggiuntiva ma solitamente non prevista.
Il presidio dei volontari della AMP Regno di Nettuno è stato allestito il 15 agosto e la schiusa era prevista dal 17 in poi… I volontari hanno trascorso tutte le sere e le notti in attesa dell’evento che, però, si è fatto attendere fino all’ultimo giorno utile con non poca trepidazione per la nascita delle tartarughe, dato che il sensore di temperatura posto all’interno del nido aveva registrato picchi preoccupanti.
Nella notte fra il 21 ed il 22 agosto, poco prima delle 2 finalmente si è creato il – cono – al centro del nido che preannuncia la schiusa e dopo pochi minuti è iniziato uno spettacolo entusiasmante. Le piccoline sono emerse in un susseguirsi frenetico, con brevissimi attimi di pausa fra un gruppo e l’altro, in numero considerevole… Alle 6 del mattino erano emerse ben 87 tartarughine…
Il protocollo prevede che le piccole siano avvicinate nei pressi della battigia per il rilascio affinché le tartarughe facciano un tratto più breve per risparmiare energie e non arrivare stremate in mare (il percorso in spiaggia è però loro necessario per orientarsi e imparare a coordinare i movimenti prima dell’ingresso in acqua).
Il rilascio deve essere effettuato valutando le condizioni che garantiscano alle piccole di essere in sicurezza, assenza di pericoli e luminosità non eccessiva.
L’inquinamento luminoso è un problema importante per l’ingresso delle piccole in acqua dato che, per istinto, seguono la luce e se ci sono troppe luci lungo la costa si disorientano ed invece di prendere il largo ritornano verso riva.

Come mai le tartarughe scelgono spesso Ischia? L’isola ha qualche caratteristica particolare?

L’AMP è partner dal 2021 del progetto di monitoraggio “Caretta in Vista” che vede impegnati diversi Enti, Associazioni e volontari nel pattugliamento delle spiagge durante il periodo di esposizione (giugno/luglio) e del presidio dei nidi durante le schiuse (agosto/settembre) quindi sull’isola d’Ischia è operativa ogni anno una squadra di volontari formati per questa tipologia di attività. La Campania in generale, e di conseguenza l’isola d’Ischia, negli ultimi anni è stata interessata da un considerevole aumento delle modificazioni di Caretta caretta che, in conseguenza dell’aumento della temperatura del mar Mediterraneo causato dai cambiamenti climatici in atto, ha iniziato a spostarsi verso nord trovando, proprio nelle acque campane, le condizioni di vita ideali. Infatti la presenza dei Canyon sottomarini Magnaghi e Dorhn in corrispondenza del Golfo di Napoli e del Canyon di Cuma fra Ischia e Ventotene determinano una costante circolazione delle acque che risultano sempre ricche di nutrienti ed alla giusta temperatura per la fauna presente. (Oltre le tartarughe le nostre acque sono interessate dalla presenza di quasi tutte le specie di Cetacei mediterranei).

La spiaggia di San Montano, nel Comune di Lacco Ameno, ritenuta più idonea per il rilascio (essendo una baia poco antropizzata).  L’AMP Regno di Nettuno è prontamente intervenuta, come in altri casi analoghi. 
Durante il rilascio delle 87 piccoline sono emerse altre 2 tartarughine che, invece sono state rilasciate in loco dato che intanto albeggiava e le luci della strada e delle abitazioni/attività lungo la costa erano meno impattanti.
L’ultima delle tartarughe nata è emersa poco prima delle 8, l’associazione AMP Regno di Nettuno ed i responsabili stavano ovviamente monitorando e quindi si è deciso di metterla in mare il giorno dopo, dato che a quell’ora sarebbe stato troppo pericoloso per lei avventurarsi al largo essendo già presenti imbarcazioni oltre per il fatto che di giorno risultano troppo visibili ai predatori (come i gabbiani) in quanto sono nere e si mimetizzano solo quando l’acqua è scura, quindi di notte.

È stata una esperienza unica ed emozionante, come è stato gestirla in quanto collaboratrice dell’AMP Regno di Nettuno?

È stato certamente emozionante e avvincente come sempre, per tutti i collaboratori dell’AMP Regno di Nettuno. Di solito la schiusa delle tartarughe dura più giorni e quindi la particolarità di questa schiusa è stata la nascita di tutte le piccole in una sola notte, circostanza che, unita all’attesa dei giorni precedenti, ha reso l’evento ancora più emozionante.
Inoltre la vicinanza del nido alla strada ed al centro del paese ha fatto si che fossero presenti molte persone, residenti e turisti, molte delle quali avevano seguito con molta curiosità tutte le attività del presidio. In particolare i frequentatori abituali della spiaggia hanno dato supporto ai volontari controllando il nido durante il giorno oppure trattenendosi la sera o portando la colazione a chi faceva la notte. Insomma si può dire che il nido di tartarughe è stato letteralmente adottato da tutti e questo ha amplificato l’emozione della nascita delle – piccole foriane -, come sono state ribattezzate dai locali e ha “aiutato” noi dell’AMP Regno di Nettuno. 

Ringraziamo la Dottoressa Caterina Iacono per la cordialità con cui ha risposto alle nostre domande e curiosità sullo straordinario evento che ha visto protagoniste le piccole tartarughe. 

Immagine in evidenza: Area Marina Protetta Regno di Nettuno

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