Cos’è il bombo? Alla scoperta del mondo degli insetti
Cos’è il bombo? È un insetto pericoloso? Con il sopraggiungere della primavera e lo sbocciare dei fiori, questi esserini svolazzanti sono disseminati un po’ ovunque, spaventando talvolta chi vi si interfaccia. Ciò che c’è da sapere però è che il bombo non è un insetto pericoloso ma tutt’altro: il bombo non punge mai e se lo fa è per difendersi da possibili minacce, non rilasciando però il  pungiglione. Caratteristiche del bombo Il bombo, definito scientificamente Bombus Pascuorum, è generalmente più grande delle comuni api e vespe ed è caratterizzato da una livrea gialla e nera con bande di colore più larghe. In natura sono stati rilevati degli esemplari di bombo a bande nere e arancioni, o esemplari totalmente neri.  Ciò che differenzia il bombo dalle api e dalle vespe, e che è visibile a primo acchito, è senz’altro il corpicino ricoperto dalla caratteristica peluria, detta pubescenza. Prima ancora di domandarci cos’è il bombo e come effettivamente questo si comporti, è doveroso sottolineare la sua docile inclinazione, tale da renderlo un insetto tranquillo e socievole. Ciò non esclude la possibilità di non essere punti da questo insetto se lo si infastidisce: se minacciate, la regina e le operaie di bombo sono in grado di pungere ripetutamente il nemico, in quanto sprovviste di un pungiglione seghettato, come lo è per le api mellifere. In ogni caso il veleno di bombo non è mortale per l’uomo.   Cos’è il bombo? Quali sono le differenze fra gli esemplari femmina e maschio? Ciò che differenzia principalmente il maschio di bombo dalla femmina è senz’altro la sua temperanza: come visto precedentemente, il maschio è più incline alla socialità. D’altro canto, la femmina di bombo, la quale è il più delle volte la regina della nidificazione, tende ad essere facilmente suscettibile ed aggressiva, così come potrebbero esserlo le sue operaie se gravemente minacciate. Quando ci domandiamo cos’è il bombo riconosciamo che questi piccoli insetti vivono assieme in colonie composte da pochi esemplari i quali, purtroppo, non sopravvivono all’inverno, costringendo le poche femmine sopravvissute ad abbandonare la colonia per ripararsi e sopravvivere alla stagione invernale. Passata la stagione fredda e giunta la primavera, la femmina può risvegliarsi dal suo letargo per nutrirsi del nettare dei fiori, preparandosi alla generazione di una colonia completamente nuova. Il bombo: come e dove nidifica? Analogamente ai calabroni, le colonie di bombo costruiscono i propri nidi in piccole cavità nel terreno o nei tronchi degli alberi cavi, attenzionando la visibilità che il nido può guadagnare se non nascosto correttamente. Proprio durante la creazione del nido, la regina è dunque minuziosa e caparbia, attenta a nascondere per bene la tana all’interno della quale dare vita ai nuovi esemplari in sicurezza. Ciò che fa la regina in questa fase è costruire tante piccole celle di cera, creandone una in particolare a forma di anfora, all’interno della quale andrà a deporre le proprie uova. Da queste uova, un po’ come accade per le api, non nasceranno degli esemplari di femmina fecondi, bensì sterili: queste saranno le future operaie operanti al fine di realizzare quante più celle possibili all’interno del nido e alla raccolta del polline da somministrare alle larve. Alcune uova, le quali cominceranno la schiusa versò la metà della stagione estiva, daranno vita alle femmine in grado di riprodursi. Queste stesse femmine deporranno a loro volta delle uova non fecondate, le quali daranno vita agli esemplari maschi, incaricati di fecondare le femmine che nasceranno sul finire della stagione estiva così da dar vita alla futura colonia. Il regime alimentare del bombo Volendo scoprire cos’è il bombo e come questo si comporti in natura, è doveroso attenzionare l’alimentazione di questo piccolo esserino e quanto questo giochi un ruolo cruciale nel vasto giardino della natura. Così come per le api mellifere e tanti altri insetti analoghi, il ruolo del bombo è necessario al fine del mantenimento dell’equilibrio ecologico: considerati come instancabili impollinatori, i bombi riescono a sostentarsi nutrendosi del nettare dei fiori, aiutando silenziosamente l’ecosistema e la biodiversità ad esistere proprio grazie alla loro incessante attività. Senza di loro, molti dei nostri frutti e verdure preferiti sarebbero messi a repentaglio. La loro solenne dedizione a questa attività li rende veri e propri eroi silenziosi dell’ecosistema. Cos’è il bombo e cosa mette a repentaglio la sua esistenza? Nonostante il bombo riesca a preservare le altre specie ed i rispettivi habitat delle stesse, la sua esistenza è minacciata dalla specie che ha più di tutti necessità di questo essere: gli esseri umani. Con la diffusione a larga scala di pesticidi ed insetticidi, le colonie di bombo fanno fatica a sopravvivere proprio a causa di questi prodotti chimici, i quali sono in grado di spazzare via un’intera colonia creata faticosamente in pochi minuti. Secondo gli studiosi, ciò a cui stanno andando in contro i bombi sono delle vere e proprie sfide significative, le quali vedono non solo l’adattamento da parte di questi esseri ai repentini cambiamenti climatici e alla perdita di habitat, ma ben altro. Diversamente dalle cimici dei letti, il bombo non è ancora in grado di sopravvivere adattandosi a questi strumenti chimici atti al suo sterminio. Come in tutte le situazioni, diffondere consapevolezza circa questa situazione è fondamentale per preservare la biodiversità e garantire a tutti un futuro sostenibile. Prima ancora di domandarci cos’è il bombo e se questo possa essere pericoloso per gli esseri umani è importante riconoscere l’importanza di questi insetti e adottare pratiche agricole e ambientali che li proteggano. Piccoli gesti, come la scelta di pesticidi meno dannosi e la creazione di spazi verdi nei nostri giardini, possono contribuire a preservare il ruolo essenziale dei bombi nella nostra società. Fonte immagine in evidenza: Wikipedia