Fungo Reishi: il fungo dell’immortalità mito o realtà?

Fungo Reishi: il fungo dell’immortalità mito o realtà?

Davvero in pochi avranno sentito parlare di questo particolare fungo, da poco una novità in Occidente, ma in Oriente è tutt’altro che sconosciuto. Il fungo Reishi è famoso, perché considerato un vero e proprio elisir di lunga vita, secondo le leggende conferisce saggezza e immortalità. Ma cosa c’è di vero in queste leggende? Da 4000 anni è impiegato nella medicina cinese tradizionale come il fungo dell’immortalità.

Gli effetti straordinari per il corpo umano

Il suo nome scientifico è Ganoderma lucidum, ed effettivamente così come altri funghi, possiede non poche proprietà. Si pensa sia un adattogeno naturale, che permetta al corpo di adattarsi a situazioni di stress, migliorare la resistenza fisica e un tocca sana per la mente. È anche un potente antiossidante e grazie alla presenza dei beta-glucani (polisaccaridi indigeribili, ovvero degli zuccheri complessi presenti nelle pareti cellulari di funghi, lieviti, alghe, licheni e cereali) è in grado di aiutare l’organismo a difendersi da virus e batteri, stimolando il sistema immunitario. Secondo alcuni studi, il fungo Reishi oltre a migliorare la salute del cuore, ha ottimi benefici per il sonno. Infine, importante per chi convive con occhi rossi e raffreddore durante i cambi stagionali è utile per tutte le difficoltà respiratorie anche legate alle allergie di stagione, riduce infatti il rilascio di istamina. Non male vero? Non a caso è chiamato “il fungo dell’immortalità”.

Un dono della natura

Essendo un fungo saprofita, se lo trovassimo per caso ai piedi di una quercia o di un castagno, come riconoscerlo? Con un colore rosso intenso e una forma particolare, a conchiglia, di certo non passa inosservato. Può essere di 2 tipi:

  • Con cappello rosso dall’orlo chiaro, tendente al giallo lucido se giovane ed opaco se maturo, con un diametro che raggiunge i 15 centimetri circa. Il gambo può presentarsi verticale od obliquo, lungo massimo 30cm, noduloso e lucido. Il suo odore è gradevolmente tannico e dal sapore legnoso.
  • Con cappello nero e una forma molto irregolare è più diffuso in Cina, molto più piccolo del precedente con un diametro mai oltre i 10cm, ma di circa 6 centimetri.

Mito o realtà?

Se per molti non è vero che sia il fungo dell’immortalità, in realtà tiene perfettamente testa al nome che lo precede. Al contrario non sarebbe stato utilizzato dalla medicina tradizionale cinese così a lungo, che considera l’individuo nella sua totalità, mente-corpo-spirito, creando un’armonia tra uomo e ambiente. Quello che è certo, è che di recente su internet e media è stata decantato come “miracoloso”, come soluzione definitiva a tutti i problemi di salute, probabilmente da molti strumentalizzato per mettere sul commercio un prodotto esotico. Il fungo Reishi, quindi, non è da cestinare, poiché i funghi sono spesso alimenti dalle straordinarie proprietà protettrici dell’organismo. Un esempio sono, due funghi noti come Shitake (Lentinula edodes) e Maitake (Grifola frondosa) conosciuti non solo per il vasto uso in cucina, ma anche per le proprietà antivirali, antiossidanti ecc. In Cina e in Giappone, è intensamente coltivato, essiccato e trasformato in preparati a uso medicinale, per cui il modo tradizionale di assumerlo è attraverso tisane o estratti concentrati. La sua polvere può anche essere aggiunta a frullati, succhi e altre bevande. La cosa importante è considerare il parere di un medico prima di assumerlo e evitarlo durante allattamento e gravidanza.

Fonte immagine: wikipedia

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