Gli animali più grandi del mondo vivono in mare e sono i cetacei. Esistono però una gran varietà di giganti da record anche sulla terraferma e negli altri gruppi animali esistenti. In natura le dimensioni possono contare eccome, ma presentano sempre anche un altro lato della medaglia. Ad esempio la stazza è il repellente per eccellenza in natura, in quanto la massa si sviluppa nei processi evolutivi proprio per scoraggiare l’attacco di eventuali predatori o l’ostilità di possibili rivali. Funziona un po’ come il concetto di “deterrenza” utilizzato in guerra: avere un arsenale tattico superiore a quello del nemico lo scoraggerà ad attaccarti per primo, poiché sa che le sue probabilità di successo sono più scarse rispetto alle tue. Le dimensioni poi sono direttamente proporzionali alla rapidità del metabolismo, quindi specie di animali più grandi hanno un minore bisogno di procurarsi cibo, e possono restare più facilmente a digiuno nei periodi di magra. Di contro, però, ci sono anche dei lati negativi: per esempio tendenzialmente più è grosso un animale e maggiore sarà il periodo di gestazione del cucciolo nel grembo materno. Di conseguenza aumenteranno anche il tempo per svezzare il piccolo e per fargli raggiungere l’età adulta, quando sarà indipendente per cacciare ed abbastanza grande da non doversi più preoccupare dei predatori. Inoltre le specie più grandi del pianeta, oltre a dover fare i maggiori conti con la gravità terrestre, hanno tendenzialmente un numero ben più ristretto di cuccioli, solitamente 1 o 2 al massimo, per i quali non c’è altro spazio nel grembo materno, e ciò non giova a loro favore in termini evolutivi. Sì perché come ci ricorda anche la storia, o meglio la preistoria, creature enormi ed imponenti come i dinosauri hanno poi fatto la fine che conosciamo tutti, mentre solo gli animali più minuti (insetti, rettili, uccelli e piccoli mammiferi) sono riusciti a preservare la propria specie ed a duplicare il proprio dna. Dimensioni più contenute facilitano la sopravvivenza nel lungo termine, in quanto le specie più piccole possono andare in calore più spesso ed essere normalmente molto meno limitate nel numero di nuovi nati, assicurandosi una percentuale di sopravvivenza maggiore nei periodi più difficili, se prolungati. Inoltre, gli animali più grandi hanno spesso problemi con la regolazione della propria temperatura corporea, tendono a patire molto il caldo in quanto non riescono a disperderlo abbastanza in fretta.
Vediamo ora i 5 animali più grandi del pianeta
1. Balenottera azzurra (Balaenoptera musculus), l’animale più grande del mondo
Il primato assoluto fra gli animali più grandi della Terra spetta ovviamente ad un cetaceo, più precisamente alla balenottera azzurra. Coi suoi 29,9 metri di lunghezza massima mai registrata potrebbe essere il più grande animale mai esistito sul nostro pianeta. Questo maestoso e gigantesco cetaceo un tempo era abbondante in quasi tutti gli oceani, ma è stato cacciato fin quasi all’estinzione nel secolo scorso ed è oggi considerato ancora specie “a rischio“ dall’IUCN. Fortunatamente la popolazione ora è in lenta crescita e si stima nuotino negli gli oceani di tutto il mondo fra le 5mila e le 15mila balenottere azzurre. Le dimensioni raggiunte dalle balene e da altri cetacei ci suggeriscono che nell’acqua le restrizioni a massa e grandezza del corpo siano meno severe rispetto alle specie sulla terraferma, perché fondamentalmente questa fornisce un sostegno continuo, evitando che il peso debba essere sostenuto soltanto dalle zampe. In questo modello mancano però le questioni della dispersione di calore e del fabbisogno energetico, che sono ben maggiori in acqua che in aria. L’aumento della massa infatti limita la dispersione di calore nell’ambiente acquatico, che ha una temperatura inferiore rispetto a quella dell’organismo dei mammiferi. D’altra parte, però, una grande massa corporea deve essere sostenuta da una grande quantità di cibo: l’unico modo per raggiungere dimensioni gigantesche nel corso dell’evoluzione è stato cambiare completamente il modo di alimentarsi, infatti le balene si alimentano filtrando l’acqua coi fanoni, e sono quindi energeticamente molto più efficienti dei cetacei coi denti nel procurarsi il cibo necessario al loro sostentamento.
2. Pesce balena (Rhincodon typus)
Fra gli animali più grandi al mondo il secondo posto va allo squalo balena. E’ completamente innocuo e passa gran parte del suo tempo nuotando lentamente negli oceani tropicali filtrando l’acqua alla ricerca del krill, minuscoli crostacei simili a gamberetti che compongono il cosiddetto zooplancton. Lo squalo balena detiene diversi record: non solo è il pesce più grande in assoluto ma è anche il vertebrato più grosso se si escludono i cetacei. Come molti animali marini anche lo squalo balena, purtroppo, è considerato in serio pericolo di estinzione, soprattutto a causa delle catture accidentali nelle reti da pesca e per l’impatto con le navi.
3. Elefante africano (Loxodonta africana)
Sulla terra ferma il primato di animali più grandi va agli elefanti. Le 3 specie di elefanti oggi conosciute sono anche gli animali terrestri più grandi in assoluto, in particolare l’elefante africano di savana. Questo enorme pachiderma può superare le 10 tonnellate di peso e raggiungere un’altezza alla spalla di circa 4 metri nei maschi, mentre invece le femmine sono più piccole. Gli elefanti sono erbivori sociali che vivono in società matriarcali molto complesse guidate dalle femmine più anziane. Sono fra gli animali più grandi e più intelligenti della terra tuttavia, purtroppo, ancora oggi sono vittime del bracconaggio legato al commercio dell’avorio ricavato dlle loro zanne.
4. Elefante marino (Mirounga leonina)
Il più grande animale fra i carnivori anfibi è sicuramente il possente elefante marino meridionale. Questo mammifero marino può arrivare a pesare fino 6-7 volte in più rispetto ad un orso polare (Ursus maritimus), il più grosso mammifero carnivoro sulla terraferma. In questa specie il dimorfismo sessuale è incredibilmente accentuato ed i maschi sono tendenzialmente addirittura 5 o 6 volte più grandi delle femmine. I maschi utilizzano la loro enorme mole per lottare duramente fra di loro e guadagnarsi il controllo sull’harem femminile. Vivono nelle fredde acque che circondano l’Antartide, ma la popolazione più numerosa, con oltre 400 mila esemplari, si trova nell’Atlantico meridionale.
5. Coccodrillo marino (Crocodylus porosus)
Il campione indiscusso dei pesi massimi fra tutti i rettili è il gigantesco coccodrillo marino. È diffuso lungo le coste e fra le paludi salmastre di India, sud-est asiatico ed Australia settentrionale, e i maschi sono lunghi mediamente dai 4,3 ai 4,9 metri. Ma fra i villaggi del sud-est asiatico girano voci di esemplari mostruosi che superano persino i 7 metri di lunghezza. Sono predatori eccezionali e possono spesso rappresentare un pericolo per le persone che vivono a stretto contatto con loro: ogni anno sono decine gli incidenti mortali registrati. Nel 2018 in Nuova Guinea una folla inferocita di circa 600 persone ha massacrato quasi 300 coccodrilli dopo che un abitate del villaggio era stato ucciso.
Fonte dell’immagine in evidenza: Wikipedia