Il lagotto romagnolo, o semplicemente lagotto, è una razza canina di origine italiana, nota per la sua straordinaria abilità nella ricerca del tartufo. Come tutte le razze canine, anche quella del lagotto ha le proprie caratteristiche specifiche che lo rendono un cane unico nel suo genere. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su questo fantastico cane.
Origini e storia del lagotto romagnolo
La razza canina del lagotto romagnolo si è sviluppata nelle pianure di Comacchio e nelle zone paludose di Ravenna come cane da riporto d’acqua. Veniva utilizzato durante la caccia per il recupero della selvaggina volatile. È un cane di origini antiche, il cui nome deriverebbe dal romagnolo “Càn Lagòt“, che significa appunto “cane d’acqua“. Nel corso dell’Ottocento, le vaste zone paludose della Romagna vennero bonificate e rese terreni arabili. Di conseguenza, il lagotto romagnolo si è adattato a questo cambiamento specializzandosi nella ricerca del tartufo in aperta campagna e sulle colline romagnole, grazie al suo olfatto eccezionalmente sviluppato. La sua predisposizione alla cerca e l’ottimo olfatto hanno fatto sì che, nel tempo, si sia persa l’attitudine alla caccia.
Caratteristiche fisiche del lagotto: il pelo
Il lagotto romagnolo è un cane di taglia medio-piccola, ben proporzionato, dal fitto mantello riccio di tessitura lanosa. Il pelo del lagotto è considerato ipoallergenico, dal momento che produce e diffonde nell’ambiente una quantità ridotta di allergeni. È un pelo in continua crescita, che richiede una regolare toelettatura per evitare la formazione di nodi e cordoni. Il colore del manto può variare dal bianco al marrone, fino al marrone rossiccio, spesso con combinazioni o macchie (bianco-marrone, bianco-arancio, roano-marrone). Pelo e sottopelo del lagotto romagnolo sono fondamentali per questa razza perché proteggono l’animale sia dall’acqua sia dalle spine del sottobosco, permettendogli di muoversi agilmente anche nei terreni più impervi.
Toelettatura del lagotto romagnolo
La toelettatura del lagotto romagnolo è un aspetto da non sottovalutare. Per mantenere il suo pelo in salute e prevenire la formazione di fastidiosi nodi, è consigliabile spazzolarlo regolarmente, almeno una volta alla settimana, utilizzando una spazzola a denti larghi e un cardatore. È importante, inoltre, effettuare un bagno completo ogni 4-6 settimane, utilizzando uno shampoo specifico per cani a pelo riccio. La tosatura, invece, può essere effettuata ogni 2-3 mesi, a seconda delle esigenze. Per la ricerca del tartufo, è preferibile mantenere il pelo più lungo, per proteggere il cane da rovi e spine.
Carattere e temperamento del lagotto
Il lagotto romagnolo è un cane intelligente, affettuoso e amorevole, fortemente attaccato al proprio padrone. Questi aspetti, oltre al suo facile adattamento a vari stili di vita, lo rendono un ottimo amico a quattro zampe per le famiglie. Il lagotto romagnolo va estremamente d’accordo con i bambini e anche con gli altri animali, soprattutto se abituato sin da cucciolo alla loro presenza. È inoltre facile da addestrare, grazie al suo desiderio di imparare e alla sua volontà di compiacere il padrone.
Addestramento del lagotto romagnolo
L’addestramento del lagotto romagnolo dovrebbe iniziare fin da cucciolo, con la socializzazione e l’educazione di base. Per quanto riguarda la ricerca del tartufo, l’addestramento può iniziare intorno ai 4-6 mesi di età, utilizzando giochi e tecniche di rinforzo positivo. È importante stimolare l’olfatto del cane e abituarlo gradualmente ai diversi tipi di terreno e ai diversi odori. Un buon addestramento, basato sulla pazienza e sulla costanza, permetterà al vostro lagotto di diventare un eccellente cane da tartufo.
Salute e patologie del lagotto romagnolo
Se il lagotto romagnolo proviene da un allevamento affidabile, sottoposto ad analisi e cure continue, il rischio di sviluppare malattie genetiche è molto basso. Tuttavia, vi sono patologie genetiche che colpiscono questa razza. Esse sono la displasia dell’anca, le infezioni dell’orecchio e la malattia da accumulo lisosomiale. La displasia dell’anca è una delle più frequenti malattie scheletriche canine, consistente in una malformazione dell’articolazione che comporta una degenerazione progressiva nel corso del tempo. L’accumulo lisosomiale è una patologia neurologica rara che comporta scompensi al cervello e al sistema nervoso e conduce solitamente alla morte. Altre patologie a cui il lagotto può essere soggetto sono l’epilessia giovanile benigna familiare e l’atassia cerebellare. È importante, quindi, effettuare controlli veterinari periodici e prestare attenzione a eventuali sintomi di malessere.
Alimentazione corretta per il lagotto romagnolo
Come per tutti i cani, anche per il lagotto romagnolo è necessario considerare una serie di variabili per scegliere l’alimentazione corretta (ad esempio, l’età, il peso, lo stato fisiologico ecc.). L’alimentazione del cucciolo richiede più proteine, mentre quella degli adulti ha bisogno di più grassi. È consigliabile un mangime secco di buona qualità a concentrazione maggiore di carne o pesce, evitando cereali e zuccheri. In ogni caso è preferibile affidarsi ai consigli di un veterinario nutrizionista, che stabilisca la dieta perfetta per il vostro lagotto, in base al suo stile di vita e al suo fabbisogno energetico.
Scegliere un cucciolo di lagotto romagnolo
Se state pensando di adottare un cucciolo di lagotto romagnolo, è fondamentale rivolgersi ad allevatori seri e affidabili, iscritti all’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) e che possano fornire tutte le garanzie sanitarie e il pedigree del cucciolo. Osservate attentamente i genitori del cucciolo, il loro carattere e le loro condizioni di salute. Un buon allevatore sarà in grado di fornirvi tutte le informazioni di cui avete bisogno e di seguirvi anche dopo l’adozione del cucciolo.
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