Ocean Grabbing: tutto quello che c’è da sapere

Ocean Grabbing: tutto quello che c'è da sapere

Il fenomeno dell’ocean grabbing sta ad indicare quelle azioni che sfruttano le risorse marine e si appropriano di aree costiere con conseguenze negative per le popolazioni autoctone che fanno del mare la loro attività di sostentamento. L’ocean grabbing riguarda, quindi , tutte quelle forme di ingiustizie portate avanti da asimmetrie di potere che vedono gli Stati più forti, o le grandi imprese, decidere sugli attori locali, che si trovano a dover soccombere di fronte alle azioni messe in atto da questi colossi. Un fattore che purtroppo è collegato all’ocean grabbing è il cambiamento climatico. Gli scienziati sottolineano come l’aumento delle temperature degli oceani producano modificazioni nelle rotte migratorie, con conseguenze imprevedibili sull’ambiente.

Quali sono i settori che favoriscono l’origine dell’ocean grabbing?

Il primo fra tutti è la pesca industriale, questa svolge un ruolo importante nell’impoverimento degli stock, anche a causa delle conseguenze derivanti della pesca illegale occidentale , che minaccia gli ambienti marini e costieri con pratiche di pesca molto invasive. Vi è poi il fattore dell’acquacoltura , negli ultimi decenni questa pratica è mutata assumendo caratteristiche sempre più di tipo industriale, con sistemi di allevamento e sfruttamento dei fondali marini. Nonostante ciò, le organizzazioni internazionali tendono a giustificare l’importanza del ruolo di questa pratica in quanto ritengano che sia necessaria a garantire food security nei paesi in via di sviluppo. Il punto è che questo tipo di acquacoltura può minacciare la biodiversità, oltre che causare profonde alterazioni morfologiche. Abbiamo poi i piani di sviluppo del turismo, questi molto spesso si trasformano in bacini di manodopera a basso costo e sfruttamento per gli attori locali dei paesi in via di sviluppo. Infine, va citato il prelievo di sabbia dei fondali marini, si tratta di un tipo di operazioni che possono danneggiare gli ecosistemi e portare a gravi ripercussioni sulla pesca artigianale e locale.

Azioni volte a contrastare il grabbing

Sono state elaborate diverse teorie per contrastare il grabbing. Alcuni ritengono che sia importante che le imprese cambino la loro modalità di agire nei confronti del tema della sostenibilità. Altri ritengono che l’ocean grabbing sia frutto della globalizzazione, in casi come questo i ricercatori sostengono che un ruolo importante lo abbiano le multinazionali, soprattutto rispetto alle economie locali e bisognerebbe quindi rivedere il commercio internazionale e le sue regole. È stato comunque elaborato un progetto di riforma proposto da diversi autori che ritengono necessario prima di tutto  cambiare le regole dell’organizzazione mondiale del commercio, promuovere più servizi ecosostenibili e favorire il coordinamento e la cooperazione internazionale oltreché integrare le comunità locali nelle decisioni più importanti. Una cosa è certa, i nostri mari subiscono sempre di più le conseguenze di una cattiva gestione delle politiche ambientali, questo porterà ad avere una sempre più ampia disparità dal punto di vista delle economie e nella gestione della povertà del mondo. Oltretutto se non riusciamo a modificare la nostra rotta di pensiero, il mondo che tanto amiamo e che ci ospita, non sarà più così gentile nei nostri riguardi.

Fonte immagine:  Freepik

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