Ocean Grabbing: tutto quello che c’è da sapere

Ocean Grabbing: tutto quello che c'è da sapere

Il fenomeno dell’ocean grabbing indica quelle azioni che sfruttano le risorse marine e si appropriano di aree costiere con conseguenze negative per le popolazioni autoctone che fanno del mare la loro attività di sostentamento. L’ocean grabbing riguarda, quindi, tutte quelle forme di ingiustizie portate avanti da asimmetrie di potere che vedono gli Stati più forti, o le grandi imprese, decidere sugli attori locali, che si trovano a dover soccombere di fronte alle azioni messe in atto da questi colossi. Un fattore che purtroppo è collegato all’ocean grabbing è il cambiamento climatico. Gli scienziati sottolineano come l’aumento delle temperature degli oceani produca modificazioni nelle rotte migratorie, con conseguenze imprevedibili sull’ambiente.

Cos’è l’Ocean Grabbing? Impatti sulle Popolazioni Locali

L’ocean grabbing, o accaparramento degli oceani, è un fenomeno complesso che si manifesta attraverso una serie di pratiche e politiche che, di fatto, privano le comunità locali, in particolare quelle dei paesi in via di sviluppo, dell’accesso e del controllo delle risorse marine da cui dipendono per la loro sopravvivenza. Queste comunità, che spesso si basano sulla pesca artigianale e su altre attività tradizionali legate al mare, si trovano improvvisamente escluse dalle proprie aree di pesca o private delle risorse ittiche a causa di accordi internazionali, progetti di sviluppo o attività industriali su larga scala. L’impatto di queste azioni è devastante: perdita di mezzi di sostentamento, insicurezza alimentare, migrazioni forzate e un generale impoverimento delle popolazioni coinvolte. L’ocean grabbing rappresenta, dunque, una grave minaccia per la giustizia sociale e per la sopravvivenza stessa di intere comunità.

Cambiamento Climatico e Ocean Grabbing: Quali Sono le Conseguenze?

Il cambiamento climatico agisce come un potente catalizzatore del fenomeno dell’ocean grabbing, aggravandone le conseguenze e rendendo ancora più difficile la situazione per le popolazioni che dipendono dalle risorse marine. L’innalzamento delle temperature degli oceani, l’acidificazione delle acque e l’aumento della frequenza di eventi meteorologici estremi stanno già avendo un impatto significativo sugli ecosistemi marini e sulla distribuzione delle specie ittiche. Questi cambiamenti, uniti alle pratiche di pesca non sostenibili e all’inquinamento, spingono le grandi flotte da pesca industriali a cercare nuove aree di pesca, spesso a discapito delle comunità locali. Si innesca così un circolo vizioso: il cambiamento climatico altera gli equilibri degli ecosistemi marini, le risorse ittiche diminuiscono e diventano più difficili da reperire, la competizione per l’accesso a queste risorse aumenta e le comunità locali, con meno potere contrattuale e tecnologico, vengono emarginate e private dei loro diritti.

Settori che Favoriscono l’Ocean Grabbing

Diversi settori contribuiscono in modo determinante al fenomeno dell’ocean grabbing, spesso operando in sinergia e amplificando gli impatti negativi sulle comunità costiere e sull’ambiente marino.

Pesca Industriale e Pesca Illegale

Il primo fra tutti è la pesca industriale, questa svolge un ruolo importante nell’impoverimento degli stock, anche a causa delle conseguenze derivanti della pesca illegale, soprattutto quella occidentale, che minaccia gli ambienti marini e costieri con pratiche di pesca molto invasive.

Acquacoltura Intensiva: Impatti sulla Biodiversità

Vi è poi il fattore dell’acquacoltura, negli ultimi decenni questa pratica è mutata assumendo caratteristiche sempre più di tipo industriale, con sistemi di allevamento e sfruttamento dei fondali marini. Nonostante ciò, le organizzazioni internazionali tendono a giustificare l’importanza del ruolo di questa pratica in quanto ritengono che sia necessaria a garantire la sicurezza alimentare nei paesi in via di sviluppo. Il punto è che questo tipo di acquacoltura può minacciare la biodiversità, oltre che causare profonde alterazioni morfologiche.

Sviluppo Turistico e Sfruttamento delle Risorse

Abbiamo poi i piani di sviluppo del turismo, questi molto spesso si trasformano in bacini di manodopera a basso costo e sfruttamento per gli attori locali dei paesi in via di sviluppo.

Estrazione di Sabbia dai Fondali Marini: Danni agli Ecosistemi

Infine, va citato il prelievo di sabbia dei fondali marini. Si tratta di un tipo di operazioni che possono danneggiare gli ecosistemi e portare a gravi ripercussioni sulla pesca artigianale e locale.

Come Contrastare l’Ocean Grabbing: Possibili Soluzioni

Sono state elaborate diverse teorie per contrastare il fenomeno dell’ocean grabbing.

La Responsabilità delle Imprese e la Sostenibilità Ambientale

Alcuni ritengono che sia importante che le imprese cambino la loro modalità di agire nei confronti del tema della sostenibilità ambientale.

Globalizzazione, Multinazionali e Commercio Internazionale

Altri ritengono che l’ocean grabbing sia frutto della globalizzazione. In casi come questo i ricercatori sostengono che un ruolo importante lo abbiano le multinazionali, soprattutto rispetto alle economie locali e bisognerebbe quindi rivedere il commercio internazionale e le sue regole.

Riforma dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e Cooperazione Internazionale

È stato elaborato un progetto di riforma proposto da diversi autori che ritengono necessario prima di tutto cambiare le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, promuovere più servizi ecosostenibili e favorire il coordinamento e la cooperazione internazionale, nonché integrare le comunità locali nelle decisioni più importanti.

Conclusioni: Proteggere gli Oceani per un Futuro Sostenibile

Una cosa è certa, i nostri mari subiscono sempre di più le conseguenze di una cattiva gestione delle politiche ambientali, questo porterà ad avere una sempre più ampia disparità dal punto di vista delle economie e nella gestione della povertà del mondo. Se non riusciamo a modificare la nostra rotta di pensiero, il mondo che tanto amiamo e che ci ospita, non sarà più così gentile nei nostri riguardi. È fondamentale, quindi, adottare un approccio integrato e olistico per affrontare il problema dell’ocean grabbing, promuovendo una gestione sostenibile delle risorse marine, basata sul rispetto dei diritti delle comunità locali, sulla tutela della biodiversità e sulla cooperazione internazionale.

Fonte immagine: Freepik

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