Se siete mai stati in una foresta o in campagna, ponendo l’attenzione al cinguettio degli uccelli e osservando il sole filtrare attraverso le foglie, senza saperlo, avete praticato lo shinrinyoku, valorizzato il vostro tempo e supportato il benessere psicofisico della vostra persona.
Comprendere la necessità di riconnettersi con la natura e accendere un barlume di consapevolezza sono semplici linee guida per iniziare a praticare al meglio l’arte sensoriale giapponese dello shinrinyoku in presenza della Natura.
Concedersi pochi minuti (se possibile ore) al giorno per instaurare una connessione tra il nostro spirito e le energie della terra e della sua vegetazione incontaminata non dovrebbe mai essere considerato sinonimo di perdita di tempo o una semplice pausa da fare di tanto in tanto, bensì dovrebbe essere guardato come necessità primaria, uno spazio essenziale di rigenerazione e contatto con il proprio essere più profondo che al giorno d’oggi tendiamo a ignorare e trascurare.
Più del 90% del nostro tempo giornaliero infatti, è tristemente trascorso in spazi chiusi, scandito da orari e vincolato da date di scadenza, condizione ormai ridotta ad abitudine e normalità. È in questa sede che pratiche ristorative e terapeutiche che prediligono il contatto con la natura ci vengono in soccorso.
In cosa consiste la pratica shinrinyoku?
Il termine giapponese shinrinyoku viene solitamente tradotto come Bagno nella foresta. Tuttavia, nello specifico si tratta di un’esperienza immersiva sensoriale attraverso la quale la foresta stessa dona a noi una pluralità di benefici che dall’atmosfera impregnata di fragranze naturali giungono a noi, nel momento in cui concretamente ci avventuriamo tra gli alberi in una passeggiata senza fretta, lasciandoci guidare solo dagli odori, forme e colori circostanti che il nostro istinto primordiale ci chiede di percepire intuitivamente.
Alla base di questa pratica c’è infatti l’idea filosofico-antropologica che vede l’uomo, come tutti gli animali, figlio della terra. Di conseguenza, solo il contatto diretto con questa, attingendo ai propri istinti primordiali, può aiutarci a guarire da malattie fisiche e traumi emotivi.
Come immergersi nella natura grazie ai bagni di foresta
Un motivo tra molti per cui dare la possibilità a noi stessi di iniziare a prenderci più cura di noi stessi attraverso la pratica dello shinrinyoku è la sua accessibilità. Nel momento in cui se ne avverte il bisogno, basterebbe ritagliarsi un momento di totale libertà da impegni, preoccupazioni e dispositivi tecnologici per dirigersi verso la foresta o il parco più vicino per sedersi o camminare continuando a osservare e osservarsi con presenza, puntando inizialmente sulla qualità della pratica, anziché sulla sua frequenza.
Il cuore dello shinrinyoku consiste nell’entrare in contatto armonioso con le energie dell’ambiente, notare le tante forme di vita presenti, osservare, ascoltare, odorare, toccare e il tutto respirando profondamente, eventualmente compiendo esercizi di respirazione diaframmatica per arricchire i polmoni di buona aria fresca e pulita e disintossicarci.
Tramite il deliberato esercizio di permettere ai propri sensi di concentrarsi sui piccoli dettagli, gradualmente impareremo ad apprezzare maggiormente ciò che ci circonda, le circostanze della vita e il momento presente, incoraggiando il nostro corpo e la nostra mente ad entrare in uno stato di consapevolezza e meditazione naturalmente e senza sforzi.
Accarezzare una foglia o il tronco di un albero, fermarsi sulle rive di un piccolo ruscello o di fronte a un simpatico insetto, annusare fiori e piante dai profumi più svariati cercando di non giudicare e catalogare, bensì di assaporare l’esperienza di essere vivi.
Lasciare che la quiete intorno a noi influenzi il nostro stato d’animo e riequilibri i nostri ritmi interiori le prime volte non sarà immediato, ma con un po’ di pratica, ognuno di noi è potenzialmente capace di eccellere e autoregolare il proprio sistema biologico ogni volta che ne sentirà il bisogno.
I benefici olistici di una pratica shinrinyoku costante
Tra i numerosi benefici che ne derivano vi è il rafforzamento del sistema immunitario, la diminuzione dei livelli di zucchero nel sangue e la riduzione di ansia, depressione e rabbia. Inoltre, contribuisce a risolvere problemi fisiologici come l’ipertensione e la tensione muscolare, aiutare chi ha problemi di sonno e contrastare la sindrome di iperattività e l’incapacità di concentrarsi.
Riconoscere l’importanza dell’integrare nella propria vita l’esercizio di pratiche olistiche come quella dello shinrinyoku diventa quindi fondamentale per prevenire e curare quel deficit naturale nella società che contribuisce a creare sentimenti negativi nei confronti della vita e aumentare il malessere individuale e sociale.
Fonte immagini: Archivio personale