Bungee Jumping: come e quando nasce, dove farlo

Bungee Jumping

L’essere umano ha sempre cercato modi unici ed eccitanti per sfidare sé stesso e sperimentare l’emozione pura dell’adrenalina. Tra la lunga lista di sport estremi, il bungee jumping si distingue come un’esperienza unica nel suo genere. Capace di far accelerare il cuore e tremare le gambe, il salto nel vuoto è un’opportunità per vivere un brivido indimenticabile e affrontare le proprie paure. Ma quali sono le origini di questa pratica? E quali sono le informazioni essenziali da conoscere prima di saltare?

Dove e quando nasce il bungee jumping?

Le origini del bungee jumping affondano le radici in antichi rituali tribali. Sull’isola di Pentecoste, nel Vanuatu, le tribù indigene praticavano il salto da alte piattaforme di legno legati a liane intrecciate. Questo rituale, chiamato Naghol o “salto nel vuoto”, simboleggiava il passaggio all’età adulta e il coraggio del saltatore.

La versione moderna del bungee jumping ha preso forma negli anni ’80. Il primo salto documentato risale al 1979, quando il gruppo britannico Oxford Dangerous Sports Club si lanciò dal Clifton Suspension Bridge in Inghilterra. La pratica fu poi resa commerciale in Nuova Zelanda da A.J. Hackett, che aprì il primo centro di bungee jumping al Kawarau Bridge, vicino a Queenstown, nel 1988. Da allora, il bungee jumping si è diffuso in tutto il mondo, diventando uno degli sport estremi più iconici.

Dove fanno bungee jumping in Italia, Europa e USA?

In Italia, il bungee jumping può essere praticato in diversi luoghi spettacolari:

  • Ponte di Valgadena (Vicenza): con un’altezza di 175 metri, è il punto di salto più alto in Italia e tra i più alti in Europa.
  • Ponte Colossus (Biella): un’altra meta apprezzata, con una struttura imponente ideale per chi cerca adrenalina.
  • Ponte di Veglio (Biella): frequentato per la bellezza paesaggistica e l’altezza suggestiva.

In Europa, ci sono molte destinazioni iconiche:

  • Ponte Verzasca (Svizzera): celebre per la scena di salto di James Bond in GoldenEye, con i suoi 220 metri.
  • Pont de l’Artuby (Francia): alto 182 metri, è una meta amata dagli appassionati di sport estremi.
  • Bloukrans Bridge (Sudafrica): non in Europa, ma popolare tra i turisti europei per i suoi 216 metri di altezza.

Negli USA, alcuni dei siti più famosi includono:

  • Navajo Bridge (Arizona): offre una vista mozzafiato sul fiume Colorado.
  • Royal Gorge Bridge (Colorado): con i suoi 321 metri, è uno dei punti di salto più alti al mondo.
  • Bridge to Nowhere (California): una destinazione unica e molto popolare per chi cerca emozioni forti.

Che velocità si raggiunge col bungee jumping?

Durante il salto, il corpo accelera rapidamente, raggiungendo velocità di 100-120 km/h. La sensazione di caduta libera è tra le più intense e coinvolgenti che si possano provare. La velocità dipende dall’altezza del punto di lancio e dal peso del saltatore, ma l’intervento della corda elastica assorbe progressivamente l’energia cinetica, garantendo un rallentamento controllato e sicuro.

Chi non può fare bungee jumping?

Nonostante sia accessibile a molte persone, il bungee jumping è sconsigliato per chi soffre di alcune patologie o condizioni particolari. In particolare, non dovrebbero praticarlo:

  • Chi ha problemi cardiaci o soffre di ipertensione grave.
  • Chi ha lesioni alla colonna vertebrale o dolori cronici alla schiena.
  • Donne in gravidanza.
  • Chi soffre di disturbi neurologici come l’epilessia.

Prima di saltare, è essenziale informare gli operatori di eventuali condizioni di salute e seguire le loro raccomandazioni per evitare rischi inutili.

Quanto bisogna pesare per fare bungee jumping?

Il peso del partecipante è un fattore chiave per garantire la sicurezza del salto. In genere, i limiti di peso sono compresi tra 40 kg (minimo) e 110-130 kg (massimo), a seconda delle attrezzature e delle specifiche del punto di lancio.

Questi limiti sono fondamentali per assicurare che la corda elastica utilizzi la giusta tensione, evitando sia un’eccessiva estensione sia rimbalzi troppo bruschi. Gli operatori professionisti pesano sempre i partecipanti prima del salto per calcolare la lunghezza ottimale della corda.

Bungee jumping, quanto è pericoloso?

Il bungee jumping è considerato uno sport estremo, ma è relativamente sicuro se praticato in strutture certificate e con attrezzature di qualità. Gli operatori professionisti seguono rigidi protocolli di sicurezza, tra cui:

  • Manutenzione regolare delle attrezzature.
  • Verifica delle condizioni fisiche del partecipante.
  • Formazione dello staff su procedure di emergenza.

Le statistiche indicano che gli incidenti sono estremamente rari, con una probabilità di problemi gravi pari a 0,0001%. Tuttavia, è essenziale affidarsi a strutture autorizzate e seguire attentamente tutte le istruzioni fornite dal personale.

La paura percepita durante il bungee jumping è spesso maggiore rispetto al pericolo reale. L’importante è scegliere operatori affidabili e rispettare le regole per vivere questa esperienza in totale sicurezza.

Il bungee jumping è molto più di un semplice salto nel vuoto. È un’esperienza che cattura l’essenza dell’avventura, sfidando la gravità e mettendo alla prova il coraggio di chiunque decida di partecipare. Ogni salto è un atto di fiducia, adrenalina e liberazione, e offre l’opportunità di creare ricordi duraturi e superare le proprie paure. Se aspiri a un’esperienza che unisca il brivido dell’adrenalina e la sfida personale, il bungee jumping potrebbe essere esattamente ciò che stai cercando: cosa aspetti ad aggiungere questa attività alla lista di cose da fare prima di morire?

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Bonadio Giada

Studentessa di Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe presso l’Università degli Studi di Napoli “L'Orientale”. Attualmente in Erasmus in Spagna.

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