Eventi metereologici che hanno cambiato lo sport: 4 storie

Condizioni meteo estreme che hanno cambiato lo sport

Tutte le attività sportive all’aperto hanno sempre subìto l’influenza delle condizioni climatiche; il vento, la pioggia, il caldo eccessivo ed il freddo aumentano le variabili in gioco, alterano le prestazioni degli atleti ed in casi estremi rendono impossibile la continuazione delle manifestazioni. A causa dei cambiamenti climatici, inoltre, le condizioni meteo estreme sono sempre più gravi e frequenti, talvolta risultando addirittura pericolose per gli atleti e per gli spettatori.

Ecco 4 storie di condizioni meteo estreme che hanno stravolto lo sport

1) Cancellazione delle 4 prove Zermatt-Cervinia, coppa del mondo di Sci 2022

Le 4 prove di discesa libera che si sarebbero dovute disputare a Zermatt-Cervinia tra ottobre e novembre 2022, ma sono state cancellate per via delle temperature eccessive e della mancanza di neve. A causa della scarsità di precipitazioni e ad una temperatura media superiore, infatti, durante l’anno non si era depositata neve nuova e quella dell’anno precedente si era per la maggior parte ormai sciolta. Gli stessi problemi hanno portato alla cancellazione delle prove di slalom parallelo a Lech-Zeurs, in Austria. A causa dell’innalzamento delle temperature, gli sport di montagna, in particolare lo sci, diventano sempre più suscettibili a cancellazioni e variazioni di programma e devono ormai adattarsi al cambiamento climatico, purtroppo molto spesso con l’ausilio della neve artificiale.

2) Il rinvio della 21esima giornata della Serie A 2011/2012

Il mese di febbraio del 2012 è ricordato per essere stato il più freddo e nevoso degli ultimi 50 anni; i disagi dovuti alle condizioni meteo estreme hanno influenzato anche lo svolgimento del campionato di Serie A; le tre gare del 1 febbraio Parma-Juventus, Siena-Catania, Bologna-Fiorentina e Atalanta-Genoa vennero rinviate a data da destinarsi a causa dell’abbondante neve che rendeva irraggiungibile le tribune ed il campo di gioco impraticabile. Le partite poi saranno recuperate due settimane dopo. 

3) Gran Premio Formula 1 di Dallas 1984

La nona prova del Campionato Mondiale di Formula 1 si è svolta a Dallas; è stata la prima (ed ultima) volta in cui è stato disputato un GP di Formula 1 sul circuito americano. Il Gran Premio, corso l’8 luglio è stato contraddistinto da discutibili misure di sicurezza e da temperature atmosferiche oltre i 40 gradi. Al termine delle qualifiche, il pilota Nigel Mansell comunicò che nell’abitacolo della sua monoposto si erano raggiunti i 55 gradi. Le condizioni meteo estreme costrinsero  team e piloti ad apportare modifiche alle vetture per garantire un maggiore afflusso d’aria al radiatore; la Brabham installò addirittura un ulteriore radiatore. A causa dell’eccessivo calore dell’asfalto, che raggiungevano anche i 60 gradi, gli pneumatici non garantivano una tenuta di strada ottimale e si degradavano in pochissimi giri. 

4) Tappa Merano-Monte Bondone, Giro d’Italia 1956

La terz’ultima tappa del Giro d’Italia 1956 copriva la distanza tra Merano e il Monte Bondone; lungo l’ultimo tratto della tappa, all’inizio della scalata del Monte Bondone, la forte pioggia che aveva contraddistinto la corsa fino a quel momento diventò neve. Al taglio del traguardo, il ciclista lussemburghese Charly Gaul era semiassiderato; venne aiutato dal suo meccanico a scendere dalla bicicletta e fu condotto nel suo albergo, dove si riprese dopo un bagno caldo di un’ora. Il terzo classificato, Fiorenzo Magni, arrivò al traguardo con una spalla rotta reggendo il manubrio con un tubolare stretto tra i denti. A causa delle condizioni meteo estreme, ben 45 partecipanti su 86 si ritirarono prima del traguardo. 

Fonte dell’immagine in evidenza: Wikipedia

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