«Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano… ». Recita così la celebre canzone di Antonello Venditti intitolata Amici mai che, probabilmente, rispecchia ciò che avranno pensato tutti alla notizia del ritorno sulla panchina del Napoli di Walter Mazzarri.
Era il 19 maggio 2013, in un Roma-Napoli 2-1 l’ultima volta che Walter Mazzarri si era seduto sulla panchina del Napoli.
Dopo 10 anni, il mister toscano, è tornato alle pendici del Vesuvio, richiamato dal presidente Aurelio De Laurentis, per cercare di risollevare l’umore della squadra che, appena 7 mesi fa, si è laureata campione d’Italia e che in questa stagione sta trovando molte difficoltà. Dopo il disastroso lavoro di Rudi Garcia, sul cui ingaggio già erano emersi molti dubbi, al Napoli era necessaria una scossa all’interno dello spogliatoio e Walter Mazzarri rappresentava una delle pochissime alternative dopo il rifiuto di Antonio Conte. Accettando un contratto da poco più di un milione di euro fino a giugno 2024, egli ha sposato la causa del Napoli, cercando di dare una svolta ad una stagione che si sta rivelando più complicata del previsto.
Uscito dai radar dopo la sua ultima esperienza a Cagliari, ormai un anno e mezzo fa, conclusasi con un esonero a poche giornate dalla fine del campionato, per Walter Mazzarri questa potrebbe essere la sua ultima grande opportunità per rientrare nell’élite del calcio. Egli stesso ha dichiarato che nel periodo in cui è rimasto a casa senza squadra, ha studiato molto i suoi colleghi allenatori, in particolare Luciano Spalletti, protagonista principale del tricolore azzurro.
Il compito che gli è stato assegnato è quello di rientrare nelle prime quattro posizioni per garantire al Napoli l’accesso alla Champions League che avrà una nuova formula proprio nella prossima stagione. Dopo quasi due mesi di lavoro però, questa scossa non sembra essere arrivata: 8 partite, 3 vittorie, 1 pareggio e 6 sconfitte, contando anche la clamorosa sconfitta casalinga in coppa Italia con il Frosinone per 0-4 e la conseguente eliminazione. Nel 2024, Walter Mazzarri dovrà necessariamente far cambiare passo ai suoi ragazzi, soprattutto in casa, al Maradona dove il rendimento è addirittura da lotta salvezza. Gli azzurri, infatti, hanno raccolto appena 10 punti a Fuorigrotta, appena 3 in più della Salernitana, terzultima per rendimento interno, almeno 10 punti in meno delle squadre in zona Champions e 3 in meno del Monza.
Dopo l’ultima sconfitta in casa del Torino per 3-0, molti avevano invocato l’esonero del tecnico toscano, subito smentito dal direttore sportivo Meluso il quale, con le sue dichiarazioni, ha confermato la massima fiducia al suo allenatore.
Fonte immagine: officialsscnapoli