L’incidente del Grande Torino, noto anche come tragedia di Superga, è uno degli eventi più tragici e commoventi della storia dello sport italiano. Il 4 maggio 1949, l’aereo che riportava a casa la squadra del Grande Torino, una delle formazioni più forti e amate di tutti i tempi, si schiantò contro la basilica di Superga, sulle colline di Torino. Nell’incidente persero la vita tutti i giocatori, lo staff tecnico, i dirigenti e alcuni giornalisti al seguito. Questa tragedia non solo segnò la fine di un ciclo sportivo irripetibile, ma colpì profondamente l’intera nazione, che si strinse nel lutto e nel ricordo di quei campioni.
Incidente del Grande Torino: la tragedia di Superga che sconvolse l’Italia
Il Grande Torino: una squadra leggendaria
La nascita del Grande Torino: l’intuizione di Ferruccio Novo
Il Grande Torino nacque sotto la presidenza di Ferruccio Novo, un imprenditore appassionato di calcio che, a partire dal 1939, iniziò a costruire una squadra capace di dominare il campionato italiano. Novo, con l’aiuto di ex giocatori e del commissario tecnico della nazionale Vittorio Pozzo, seppe individuare e acquistare giovani talenti, creando una formazione imbattibile, nonostante le difficoltà economiche dovute alla Seconda Guerra Mondiale in corso.
I campioni del Grande Torino: Mazzola, Loik, Gabetto e gli altri
Tra i primi acquisti di Novo ci furono Pietro Ferraris (campione del mondo con l’Italia nel 1938) e Romeo Menti. Negli anni successivi, arrivarono giocatori del calibro di Ezio Loik e, soprattutto, Valentino Mazzola, considerato il capitano e il simbolo di quella squadra. Il Grande Torino schierava campioni in ogni reparto, come Valerio Bacigalupo, Aldo Ballarin, Eusebio Castigliano, Guglielmo Gabetto, solo per citarne alcuni.
I successi del Grande Torino: cinque scudetti e una Coppa Italia
Il Grande Torino, con un gioco spettacolare e innovativo per l’epoca, vinse cinque scudetti consecutivi: 1942-1943 (l’ultimo prima della sospensione per la guerra) e poi dal 1945-1946 al 1948-1949. La squadra conquistò anche una Coppa Italia nel 1943. Il campionato 1948-49 fu assegnato al Torino, anche se le ultime quattro partite furono giocate dalla squadra giovanile, a causa della tragedia.
L’incidente di Superga: cronaca di una tragedia
L’amichevole a Lisbona e il volo di ritorno
Il 3 maggio 1949, il Grande Torino giocò a Lisbona un’amichevole contro il Benfica, organizzata per celebrare l’addio al calcio del capitano della squadra portoghese, Francisco Ferreira. Oltre alla squadra e allo staff tecnico, al viaggio parteciparono anche alcuni giornalisti sportivi.
La nebbia, lo schianto e le vittime
Il 4 maggio 1949, l’aereo Fiat G.212 che riportava la squadra a Torino si schiantò contro il terrapieno posteriore della basilica di Superga, a causa della fitta nebbia e della scarsa visibilità. Nell’impatto, violentissimo, persero la vita tutte le 31 persone a bordo: 18 giocatori, 3 dirigenti, 3 allenatori, 3 giornalisti e 4 membri dell’equipaggio.
Le cause dell’incidente: le ipotesi e le indagini
Le cause esatte dell’incidente non furono mai accertate con assoluta certezza. Le indagini ipotizzarono un concorso di fattori: la fitta nebbia, un errore di valutazione del pilota, un guasto all’altimetro o una combinazione di questi elementi.
Le conseguenze della tragedia di Superga
Il lutto nazionale e i funerali
La notizia dell’incidente del Grande Torino suscitò un’ondata di commozione e di dolore in tutta Italia. Ai funerali dei giocatori, celebrati a Torino, parteciparono oltre un milione di persone, a testimonianza dell’affetto e dell’ammirazione che la squadra aveva saputo conquistare.
L’impatto sul calcio italiano e mondiale
La tragedia di Superga ebbe un impatto devastante sul calcio italiano. Il Grande Torino forniva la quasi totalità dei giocatori alla Nazionale, che perse in un colpo solo i suoi campioni più rappresentativi. Il calcio italiano impiegò anni per riprendersi da questo colpo.
La ricostruzione del Torino
Il Torino, pur decimato, riuscì a onorare la memoria dei suoi campioni, continuando a giocare e a ricostruire la squadra. Tuttavia, non tornò mai più ai livelli di eccellenza del Grande Torino.
Il ricordo del Grande Torino: un mito che vive ancora
La giornata mondiale del calcio in memoria del Grande Torino
Nel 2015, la FIFA ha istituito il 4 maggio come giornata mondiale del gioco del calcio, in memoria della tragedia di Superga e dei campioni del Grande Torino.
Le iniziative per ricordare la squadra
Poco dopo l’incidente, il River Plate, squadra argentina, organizzò un’amichevole benefica chiamata “Torino Simbolo”, in cui affrontò una selezione di giocatori italiani. Nel corso degli anni, sono state numerose le iniziative per ricordare il Grande Torino: libri, film, documentari, mostre, cerimonie commemorative.
Il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata
A Grugliasco, vicino a Torino, è stato allestito il Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata, che raccoglie cimeli, fotografie, documenti e testimonianze sulla storia della squadra.
Il Grande Torino rimane un simbolo di eccellenza sportiva, di passione, di lealtà e di spirito di squadra. La sua storia, tragicamente interrotta, continua a ispirare generazioni di tifosi e di sportivi.
Fonte Immagine: Wikimedia Commons