Il Muay Thai è lo sport nazionale della Thailandia, conosciuto anche come “l’arte delle otto armi” o “boxe thailandese”. Si tratta di uno sport di combattimento a contatto pieno simile alla kickboxing, che prevede l’utilizzo di colpi di pugni, calci, gomitate e ginocchiate. Questo sport utilizza tecniche sia in piedi che in clinch (utilizzo di prese sulla parte superiore del corpo). Scopriamo insieme la storia, le tecniche, i rituali e le regole di questa affascinante disciplina.
Muay Thai: la Boxe Thailandese, Storia, Tecniche e Rituali
Cos’è il Muay Thai: l’arte delle otto armi
Il Muay Thai, noto anche come boxe thailandese, è uno sport da combattimento a contatto pieno che ha origine in Thailandia. È chiamato “l’arte delle otto armi” perché utilizza otto punti di contatto del corpo: pugni, calci, gomitate, ginocchiate e il clinch.
Le tecniche del Muay Thai: pugni, calci, gomitate, ginocchiate e clinch
Le tecniche del Muay Thai sono estremamente varie e potenti.
- Pugni (Mat): Simili a quelli della boxe tradizionale, ma con una maggiore enfasi sulla potenza e sulla rotazione del corpo.
- Calci (Te): I calci circolari (Te Chiang) sono una delle tecniche più caratteristiche del Muay Thai. Vengono eseguiti con la tibia e possono colpire diverse parti del corpo (gambe, tronco, testa). Esistono anche calci frontali (Te Trong), laterali (Te Tat) e altri tipi di calci.
- Gomitate (Sok): Le gomitate sono colpi estremamente potenti e pericolosi, che possono causare ferite e KO. Vengono utilizzate a corta distanza.
- Ginocchiate (Khao): Le ginocchiate possono essere portate in vari modi (dirette, circolari, saltate) e sono particolarmente efficaci nel clinch.
- Clinch: Il clinch è una fase di lotta corpo a corpo in cui i combattenti cercano di controllare l’avversario e di portare ginocchiate o gomitate.
Le regole del combattimento Muay Thai
Le regole del Muay Thai variano leggermente a seconda delle organizzazioni e del livello (professionistico o dilettantistico), ma in generale prevedono:
- Durata: Gli incontri professionistici sono solitamente di 5 round da 3 minuti, con pause di 2 minuti tra i round.
- Vittoria: La vittoria può essere ottenuta per KO (knockout), KO tecnico (l’arbitro interrompe l’incontro perché un combattente non è in grado di continuare), per punti (i giudici assegnano un punteggio a ciascun round in base ai colpi andati a segno, all’efficacia, all’aggressività e alla difesa), o per squalifica.
- Colpi permessi: Sono permessi pugni, calci, gomitate, ginocchiate e il clinch.
- Colpi proibiti: Generalmente, sono proibiti i colpi alla nuca, alla spina dorsale, ai genitali, le testate, i morsi, gli sputi, e colpire un avversario a terra. Le regole specifiche variano.
La storia del Muay Thai: dalle origini nell’antico Siam ad oggi
Quando parliamo della Muay Thai non possiamo che fare riferimento alla Thailandia, il cuore pulsante di questo sport. La Muay Thai ha infatti origine nell’antico Regno del Siam.
Le origini leggendarie e le prime forme di combattimento
Le origini esatte del Muay Thai sono avvolte nella leggenda e nella storia orale. Si ritiene che derivi da antiche tecniche di combattimento utilizzate dai guerrieri siamesi. Esistono diverse teorie sulle origini del Muay Thai: una delle più diffuse sostiene che il popolo degli Ao-Lai, durante il periodo migratorio verso sud (proveniente dalla Cina), dovette difendersi dai popoli attaccanti, sviluppando così un sistema di combattimento efficace. Un’altra teoria afferma che gli Ao-Lai erano già presenti sul territorio e che dovettero contrastare i popoli confinanti, come i Khmer e i Birmani.
L’evoluzione del Muay Thai nel Regno del Siam
Intorno al 1700, gli Ao-Lai crearono due differenti tipi di combattimento a scopo difensivo:
- Il Krabi Krabong, che prevedeva l’utilizzo di armi come spade, lance e pugnali.
- Il Muay Thai (inizialmente chiamato Muay Boran, “antica boxe”), che consisteva nell’utilizzo di colpi di braccia, mani e di gambe.
Inizialmente, il Muay Thai era praticato come forma di addestramento militare e come forma di intrattenimento popolare. Con il tempo, divenne uno sport sempre più codificato, con regole e incontri organizzati. Una figura leggendaria nella storia del Muay Thai è Nai Khanom Tom, un combattente siamese che, secondo la leggenda, durante la guerra contro i birmani nel XVIII secolo, sconfisse numerosi avversari in un torneo organizzato dai suoi carcerieri, dimostrando la superiorità del Muay Thai.
Il Muay Thai moderno: la diffusione in Occidente e nelle MMA
Nel corso del XX secolo, il Muay Thai si è evoluto in uno sport moderno, con regole più precise, l’introduzione di guantoni (inizialmente si combatteva a mani nude o con fasce di corda) e di categorie di peso. Negli anni ’20 e ’30, il Muay Thai iniziò a diffondersi al di fuori della Thailandia, grazie anche a combattenti thailandesi che si esibirono in Europa e in America. Negli anni ’90, il Muay Thai ha conosciuto una grande popolarità a livello internazionale, diventando uno degli sport da combattimento più praticati al mondo. La sua efficacia come sistema di striking lo ha reso una componente fondamentale delle Arti Marziali Miste (MMA).
I rituali del Muay Thai: Wai Kru e Ram Muay
Uno degli aspetti più interessanti e tradizionali di questa disciplina è indubbiamente legato alla fase di pre-combattimento, per molti atleti considerata la parte più importante dell’incontro.
Il Wai Kru: l’omaggio al maestro
Prima di ogni incontro di Muay Thai, i combattenti eseguono il Wai Kru, un rituale di omaggio al maestro, alla scuola, alla famiglia e agli spiriti. Il Wai Kru consiste in una serie di movimenti e preghiere, eseguiti con rispetto e devozione. È un modo per onorare la tradizione e per chiedere protezione e forza.
Il Ram Muay: la danza rituale pre-combattimento
In seguito all’ingresso sul ring, caratterizzato da una serie di gesti scaramantici per salire sulle scale e passare le corde, segue la fase di Ram Muay, una danza rituale eseguita da ciascun combattente prima dell’inizio dell’incontro. Il Ram Muay è composto da una serie di movimenti lenti e controllati, accompagnati da una musica tradizionale (suonata con strumenti come il pi (flauto), il klong yao (tamburo lungo) e i ching (piccoli cimbali)). Questa pratica ha una doppia valenza: da una parte è una danza religiosa che viene effettuata per scacciare demoni e spiriti maligni, e per mostrare rispetto al proprio maestro, alla propria scuola e agli spiriti protettori; d’altra parte ha anche una sua importanza dal punto di vista fisico, poiché utile come forma di stretching per riscaldare i muscoli e per prepararsi mentalmente al combattimento.
Il Mongkhon e i Prajied: simboli sacri
Durante il Wai Kru e il Ram Muay, i combattenti indossano il Mongkhon (o Mongkol), una fascia sacra che viene posta sulla testa. Il Mongkhon rappresenta la scuola di appartenenza del combattente e viene benedetto dal maestro. Prima dell’inizio dell’incontro, il Mongkhon viene rimosso. I Prajied (o Prajiad) sono bracciali, spesso intrecciati con stoffa o corda, che vengono indossati sui bicipiti. Anche i Prajied hanno un significato simbolico e protettivo, e possono indicare il grado di esperienza del combattente (anche se il sistema dei gradi con i Prajied colorati è un’introduzione relativamente recente, più diffusa in Occidente che in Thailandia).
I gradi nel Muay Thai: il sistema dei Khan e dei Prajied
Nel corso degli anni la Muay Thai ha ottenuto sempre più successo, diffondendosi prima in occidente e poi a macchia d’olio nel resto del mondo. Negli anni novanta furono così introdotti i Khan: i dodici gradi (che in seguito diventarono quindici). Lo scopo era quello di distinguere i livelli di esperienza degli atleti e di permettere un miglioramento progressivo. Attualmente, i Khan vengono ottenuti attraverso un esame, e per distinguere i gradi vengono utilizzati dei prajied di diverse colorazioni (un bracciale da indossare all’altezza del bicipite). È importante sottolineare che questo sistema di gradi con i prajied colorati è più diffuso nelle scuole occidentali di Muay Thai; in Thailandia, tradizionalmente, l’esperienza e l’abilità di un combattente vengono riconosciute attraverso i combattimenti e la reputazione, piuttosto che attraverso un sistema formale di gradi.
Allenamento e equipaggiamento
L’allenamento per il Muay Thai è estremamente rigoroso e completo. Include:
- Preparazione fisica: Corsa, salto della corda, esercizi a corpo libero (flessioni, addominali, ecc.), potenziamento muscolare.
- Tecnica: Allenamento ai pao (colpitori tenuti dall’allenatore), sacco, sparring (combattimento simulato), lavoro al clinch.
- Stretching: Fondamentale per la flessibilità e per prevenire infortuni.
L’equipaggiamento di base per il Muay Thai include:
- Guantoni: Per proteggere le mani e l’avversario.
- Paratibie:Per proteggere le tibie durante i calci.
- Paradenti: Per proteggere i denti.
- Conchiglia: Per proteggere i genitali.
- Pantaloncini: Corti e larghi, per consentire la massima libertà di movimento.
Attualmente, è lo sport da combattimento in piedi più completo di tutti, e la sua popolarità è sempre maggiore in tutte le fasce d’età. Questa disciplina è, inoltre, famosa per essere il punto di forza di tutti i lottatori professionisti che utilizzano prevalentemente tecniche di percussione anche in sport differenti. Nelle MMA (arti marziali miste), la Muay Thai è considerata spesso come fondamentale nel bagaglio tecnico di un lottatore che si rispetti.
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