Manuel Bortuzzo è un nuotatore professionista di 25 anni che ha avuto molti riconoscimenti durante la sua carriera. Quello che sconvolge della storia di questo ragazzo, però, è un particolare avvenimento che ha cambiato per sempre la sua visione della vita e che, in un certo senso, gli ha insegnato ad avere una forza maggiore rispetto ai suoi coetanei.
Manuel Bortuzzo: la sua carriera
Il nuoto ha sempre fatto parte della vita di Manuel che, all’età di 5 anni, era già capace di nuotare in maniera quasi perfetta, tanto da partecipare alla sua prima gara già in quel periodo della sua vita. Nel 2015 ha avuto il suo primo riconoscimento, ottenendo il record italiano Juniores nei 3000 metri. La carriera di Manuel però si è interrotta nel 2019 a causa di un incidente causato da una sparatoria che lo ha lasciato paralizzato dalla vita in giù. Il giovane nuotatore ha ricominciato a entrare in vasca solamente nel 2022, tre anni dopo l’incidente, segnando l’inizio della sua carriera paralimpica, che gli ha regalato egualmente molte soddisfazioni, fino ad arrivare a vincere la medaglia di bronzo alle paraolimpiadi del 2024, una vittoria non solo carrieristica, ma anche di vita.
L’incidente che ha cambiato completamente la vita di Manuel Bortuzzo
Il 3 Febbraio 2019 è avvenuta una sparatoria nel centro di Roma, che, purtroppo, ha lasciato il nuotatore paralizzato a soli 19 anni. Uscendo da un bar, Manuel è stato sparato alla vita a causa di uno scambio di identità, che ha stravolto la sua vita e l’ha lasciato completamente destabilizzato. Inizialmente, però, Manuel non faceva vedere la sua sofferenza, cercando di essere un modello di positività per chi gli stava intorno. Dentro, però, il giovane ha sempre nutrito un forte sconforto, anche a causa delle aspettative degli altri su di lui e sul futuro della sua carriera da nuotatore. Soltanto in un secondo momento Manuel ha capito che mostrandosi debole avrebbe potuto essere comunque un modello, facendo sentire meno sole le persone che, come lui, stavano affrontando un momento difficile. Mostrare la sua sofferenza lo ha aiutato a superare quel momento, anche grazie al supporto di familiari ed amici.
La quotidianità di un ragazzo disabile
Come sottolinea anche Manuel, la quotidianità di un ragazzo disabile è molto difficile. I problemi sembrano essere insormontabili e onnipresenti: si ha sempre il bisogno di chiedere una mano, privandosi di essere completamente autonomi. Tutto questo, oltre a limitare l’individuo fisicamente, lo limita anche mentalmente, perché non si riesce ad essere padroni di sé stessi. Nonostante questo, il nuotatore ci tiene a sottolineare, in un’intervista condotta da Alfonso Signorini al Grande Fratello, che questo spiacevole evento è servito in realtà a rafforzare la sua persona e, ad oggi, risulta essere molto più sicuro. Inoltre, racconta come l’incidente abbia creato una nuova versione di sé stesso, permettendogli di conoscersi ancora più a fondo. Ormai, quindi, l’incidente è solamente un ricordo lontano per Manuel, che è riuscito a ricostruirsi e a diventare uno degli atleti più importanti del nuoto paralimpico italiano: una grande rivalsa nei confronti della vita stessa.
Fonte Immagine: Fb dell’atleta