L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) conferma di aver raggiunto un‘intesa con il tennista italiano Jannik Sinner per la risoluzione del caso riguardante l’assunzione del Clostebol, uno steroide anabolizzante solitamente utilizzato come cicatrizzante delle lesioni cutanee, a cui Sinner è risultato positivo nel marzo 2024. Lo sportivo ha pattuito con la WADA un periodo di stop dall’attività agonistica di tre mesi per una violazione delle norme sportive. Sinner squalificato per tre mesi ha significato anche ritiro formale del ricorso davanti al Tas da parte della WADA: in questo modo l’udienza, stabilita per il prossimo aprile, è decaduta.
Sinner squalificato per tre mesi – il comunicato della WADA
L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), con un comunicato pubblicato il 15 febbraio 2025, ha confermato di aver raggiunto un accordo consensuale con l’attuale numero uno del tennis mondiale. Di seguito parte del comunicato rilasciato dal movimento antidoping, con cui si sintetizzano i motivi per i quali Jannik Sinner è stato squalificato per tre mesi:
«WADA accetta la spiegazione fornita dall’atleta riguardo alla causa della violazione, come indicato nella decisione di primo grado. WADA riconosce che il sig. Sinner non aveva intenzione di barare e che la sua esposizione al clostebol non ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni, avvenendo a sua insaputa a causa della negligenza di alcuni membri del suo entourage. Tuttavia, secondo il Codice e in base ai precedenti del CAS, un’atleta è ritenuto responsabile della negligenza del proprio entourage. Considerando l’unicità dei fatti di questo caso, è stata ritenuta appropriata una sospensione di tre mesi. Come già affermato, WADA non ha richiesto la squalifica di alcun risultato, ad eccezione di quanto già imposto dal tribunale di primo grado. La Federazione Internazionale di Tennis e l’Agenzia Internazionale per l’Integrità del Tennis, entrambe co-respondenti al ricorso di WADA presso il CAS e nessuna delle quali ha impugnato la decisione di primo grado, hanno accettato l’accordo per la risoluzione del caso».
In sintesi, la WADA ha deciso di patteggiare con il tennista altoatesino una squalifica di tre mesi perché ha riconosciuto che non ci sia stata né l’intenzionalità né la premeditazione di trarre beneficio dalla sostanza assunta suo malgrado e a sua insaputa per ottenere vantaggi sportivi a discapito degli avversari.
Il commento di Jannik Sinner in seguito alla squalifica
Non si è fatto attendere il commento – rilasciato tramite un comunicato – del numero uno del tennis mondiale, che ha affermato:
«Questo caso pendeva su di me ormai da quasi un anno e il processo aveva ancora un tempo lungo con una decisione che forse sarebbe arrivata solo alla fine dell’anno. – queste le prime battute del tennista italiano relativamente all’accordo pattuito con la Wada – Ho sempre accettato di essere responsabile della mia squadra e ritengo che le rigide regole della Wada siano una protezione importante per lo sport che amo. Su questa base ho accettato l’offerta della Wada di risolvere il presente procedimento sulla base di una sanzione di tre mesi» – ha aggiunto il giovane altoatesino, che è riuscito a lasciarsi così questa brutta vicenda finalmente alle spalle.
Il rientro dopo la squalifica di Jannik Sinner: quando sarà
Essendo Sinner squalificato per tre mesi, l’Italia dovrà privarsi delle prestazioni di uno dei suoi atleti migliori per i prossimi quattro tornei: infatti, il tennista salterà quattro Masters 1000 (l’Indian Wells Open ed il Masters di Miami a marzo, il Montecarlo Masters ed il Madrid Open ad aprile) e potrà ritornare a gareggiare giusto in tempo per presenziare all’apertura del torneo di casa, gli Internazionali d’Italia, in programma dal 7 al 18 maggio. Il nostro auspicio è di rivedere quanto prima in campo questo incredibile agonista che in pochi anni è riuscito ad abbattere ogni record tennistico (primo italiano a raggiungere le finali degli AO a soli 22 anni, tra gli altri).
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