Quando si parla di sport la nostra mente è portata naturalmente a pensare alle luci e ai riflettori dei palcoscenici sportivi internazionali, ai grandi eventi che ciclicamente caratterizzano le stagioni dell’anno e catalizzano l’attenzione dell’opinione pubblica. Esistono tuttavia una serie di storie non raccontate, un mondo nascosto e sommerso che invece rappresenta lo scheletro, la vera struttura dello sport: un mondo fatto di paesi, associazioni locali e voglia di portare in alto i valori dello sport a qualsiasi livello. Nell’articolo di oggi ne scopriremo un pezzettino, intervistando Francesco Cremato, fondatore dell’ASD Tigers Saviano che ci parlerà per l’appunto della storia del basket di Saviano, piccolo paese della provincia di Napoli in occasione del suo 40esimo anniversario.
Buonasera Francesco, innanzitutto ci racconti un po’ di lei e di come è nata la storia del basket a Saviano.
Sono nato nel 1938, nella vita sono stato sarto, conducendo per anni la ditta tessile di famiglia. Il primo dei miei tre figli, Antonio, conobbe il basket insieme ad alcuni amici di scuole superiori negli anni ‘80; contemporaneamente, un secondo gruppetto di amici di Saviano scoprivano lo stesso sport in un altro liceo della vicina Nola. Cominciarono subito a giocare tutti nel giardino di casa mia, mio fratello gli costruì un finto canestro con il cesto di una damigiana rotta. La passione li spinse a pensare di creare una squadra, e mi attivai subito insieme a loro per cercare anche l’aiuto di alcuni savianesi da sempre attivi nel campo dello sport. Nel dicembre del 1984, quindi, nacque la prima Tigers Saviano, con il Prof. Salvatore Caccavale come Presidente, grazie al quale trovammo anche l’allenatore, il Prof. Claudio Tesone (suo grande amico).
Come furono i primi anni di vita della squadra? Ce li racconti.
Giocavamo il campionato di prima divisione, in assenza di un campo a Saviano nel primo anno eravamo costretti a giocare al campo di Casamarciano, all’epoca si giocava all’aperto e lì non c’erano nemmeno gli spogliatoi. Cucii personalmente le divise dei ragazzi. Dal secondo anno decisi di ristrutturare di tasca mia il campetto sportivo della parrocchia di Saviano, trasformandolo in un campo da basket. Lì giocavamo di domenica mattina, fra la messa delle 10:30 e quella di mezzogiorno.
Com’è proseguita la storia dei Tigers Saviano fino ad oggi?
Dopo diversi campionati di prima divisione nel 1992 fummo costretti a sospendere le attività, in quanto i regolamenti federali non permisero più di disputare gare all’aperto. Alcuni dei nostri ragazzi, incluso mio figlio, provarono a divertirsi con altre squadre del territorio, altri tentarono di riportare una squadra a Saviano con poca fortuna. Nel 1999, con la costruzione delle nuove scuole medie, anche Saviano ebbe finalmente un campo da basket al coperto e gli stessi ragazzi dell’epoca crearono la nuova Tigers Saviano, con la possibilità di sviluppare quindi non soltanto una prima squadra ma anche tutte le squadre giovanili e le attività di minibasket per i bambini. Il primo Presidente fu Pasquale Romano, poi Salvatore Ciniglio e poi me stesso. Attualmente il Presidente è proprio mio figlio Antonio, e suo figlio, mio nipote Francesco Cremato, gioca nella prima squadra oltre ad essere nello staff dell’associazione. Ancora oggi un centinaio di bambine/i e ragazze/i si divertono con noi, ogni anno partecipiamo ad almeno due campionati giovanili, oltre a tutte le categorie di minibasket. Non è tanto, ma si può dire che da 40 anni i Tigers sono la storia del basket a Saviano.
Per maggiori informazioni sulle attività dell’ASD Tigers Saviano consultare la pagine instagram e facebook.
Fonte immagine: archivio personale