Storia dell’atletica italiana: la rinascita da Tokyo 2021

Storia dell'atletica italiana: la rinascita da Tokyo 2021

Ripercorrendo la storia dell’atletica italiana, vediamo come negli ultimi anni si è avuto un mutamento e una costanza tale da rendere l’Italia dell’atletica una delle nazioni più promettenti nel panorama internazionale presente e futuro.

L’atletica italiana, e in particolare l’atletica leggera, ha avuto nel corso della storia delle Olimpiadi alcuni campioni ma non è mai stata un’eccellenza in questa serie di discipline. Questa incostanza nelle prestazioni durante le competizioni più importanti non ha reso l’Italia celebre in questo campo, ma qualcosa è cambiato nella gestione, e ha portato un miglioramento evidente nel breve termine.

Campioni passati dell’atletica italiana

Nel corso della storia dell’atletica italiana, ci sono state alcune parentesi sportive che hanno visto l’Italia in vetta al mondo. Un esempio è il grande Pietro Mennea, che è la storia dell’atletica italiana. Mennea fu campione olimpico nei 200 metri piani a Mosca 1980 e ha detenuto il record italiano nei 100 metri piani fino al 2018; è considerato uno dei migliori di sempre nella disciplina, anche per aver raggiunto quattro finali olimpiche consecutive, dal 1972 al 1984.

Un altro esempio meno conosciuto, ma importante da ricordare, è Ondina Valla, campionessa olimpica degli 80 metri ostacoli alle Olimpiadi di Berlino del 1936, e fu la prima donna italiana a vincere un oro olimpico.

La storia dell’atletica italiana ha raggiunto un traguardo notevole poi alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984, quando l’Italia raggiunge il grande traguardo delle 7 medaglie nell’atletica leggera, di cui tre ori: Alberto Cova nei 10000 metri piani, Alessandro Andrei nel getto del peso, e Gabriella Dorio nei 1500 metri piani.

L’atletica italiana degli ultimi dieci anni

Dopo la bella parentesi di Los Angeles, la storia dell’atletica italiana presenta molti alti e bassi fino ad arrivare al punto più basso di sempre ai Mondiali 2015 e alle Olimpiadi di Rio 2016 con zero medaglie.

La storia dell’atletica italiana cambia radicalmente nel 2018, quando viene nominato Antonio La Torre come direttore tecnico delle squadre nazionali. Sotto la guida di La Torre c’è stato un cambiamento radicale che poi ha portato ad un exploit alle Olimpiadi di Tokyo 2021, con un record di 5 ori per l’Italia (100 metri con Marcell Jacobs, marcia 20km sia con Massimo Stano che con Antonella Palmisano, staffetta 4x100m con Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Filippo Tortu e Fausto Desalu, salto in alto con Gianmarco Tamberi), al secondo posto nel medagliere riguardante l’atletica leggera.

Non sembra però volersi fermare questo momento molto positivo della storia dell’atletica italiana. Infatti, ai campionati europei di atletica leggera di Roma 2024, l’Italia ha avuto grandi risultati, imponendosi in tante discipline, fino a dominare il medagliere con 24 medaglie di cui 11 ori. Si spera che questo grande momento dell’atletica leggera italiana possa continuare e magari chissà infrangere il record di cinque ori delle Olimpiadi di Tokyo 2021.

Fonte Immagine: FIDAL-Federazione Italiana di Atletica Leggera

A proposito di Luigi Vittorio Cesarino

Studente di lingue, appassionato di cultura nerd e di sport.

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