Il teatro TRAM di Napoli accoglie, per le feste Natalizie, un nuovo mondo fatto di “Storie, Leggende, Fatti, Misfatti di Napoli” con ‘A Puteca de’ Suonne Perdute, liberamente ispirato ai testi di Benedetto Croce e Matilde Serao, in scena dal 18 Dicembre al 9 Gennaio per la regia di Diego Sommaripa, produzione di Resistenza Teatro & Musiciens.
Il teatro di via Port’Alba si veste da bottega, una puteca di tre artigiani dai caratteri opposti in cui lo spettatore può rispecchiare se stesso, Guglielmo (Sergio Di Paola), il narratore, che con fantasia trova sempre una storia da raccontare e con cui affascinare, facendo tornare il pubblico bambino e incantato dai suoi racconti; Sebastiano (Vittorio Passaro) il sognatore, che non vuole continuare a lavorare, che cerca una pausa per dar spazio ai suoi sogni, e infine Aniello (Diego Sommaripa), che fa del suo lavoro la sua unica funzione vitale, senza di esso si sentirebbe inutile, stacanovista incredulo e razionalista senza sogni in cui credere.
Lo spettacolo comincia con un momento dalla scia eterea, che preannuncia quello che verrà dopo inserito nella cornice narrativa della puteca, in cui Aniello e Sebastiano divertono il pubblico con le loro simpatiche divergenze sul lavoro, nell’attesa che Guglielmo porti il pranzo. Mentre Sebastiano e Guglielmo si perdono alla ricerca di una melliflua voce di donna che canta, Aniello si ritrova un giovane Emanuel (Emanuel Mauriello) a chiedergli di aggiustare un dispositivo elettronico che promette di portare in posti lontani con l’immaginazione. La metafora non è casuale, un giovane ragazzo che porta proprio nella sua bottega, metafora del teatro, un dispositivo che ha le stesse abilità del teatro stesso, luogo magico per eccellenza.
È così che viene dato il via ad una serie di evocazioni nella puteca incantata, a cui lo spettatore assiste al fianco di Emanuel, che farà prendere corpo e vita a numerosi protagonisti di dicerie e leggende della nostra terra partenopea. Senza rovinare le sorprese che riserva questo spettacolo, si possono brevemente indicare alcuni dei “fatti e misfatti di Napoli” portati brillantemente in scena. Si inizia proprio dalla leggenda di Maria la Rossa, la celebre strega di Port’Alba (Laura Pagliara) di cui molti ancora oggi affermano di udirne la maledizione. Lo spettatore si ritrova poi partecipe in una conversazione con Raimondo di Sangro, il Principe di Sansevero, che a lungo studiò il corpo umano e per primo osò sfidare la morte. Si assiste alla storia di Colapesce, nella quale l’equilibrio tra comico e drammatico diventa un elemento cardine. Poi ancora si potrà ascoltare la storia del Munaciello o quella dell’insaziabile regina Giovanna, attorno alla quale ancora aleggia il dubbio sull’esistenza di un insolito animale da compagnia. Tante sono le leggende raccontate, con un gradito finale a sorpresa.
La compagnia ha portato in scena in modo intenso e vero ognuna di queste leggende, ben guidate dalla regia di Diego Sommaripa. La voce meravigliosa di Laura Pagliara, l’intensità e la comicità di Vittorio Passaro, la maestria di Sergio Di Paola e la freschezza di Emanuel Mauriello hanno sicuramente incantato il pubblico, e se, per caso, ci si ritrova a passare dentro ‘A Puteca de’ Suonne Perdute, si capirà ben presto che i sogni persi sono proprio quelli dello spettatore, che dopo questa visione non può che tornare a sognare.
Photo Credit: Teatro TRAM