Aldilà al Teatro Nuovo, di Marina Sorrenti | CTF

Aldilà al Teatro Nuovo, di Marina Sorrenti | CTF

Continua la terza edizione 2024 del Campania Teatro Festival con un nuovo appuntamento, questa volta con lo spettacolo Aldilà al Teatro Nuovo, andato in scena il 9 ottobre presso via Montecalvario ai Quartieri Spagnoli, nel cuore della città di Napoli.

Aldilà al Teatro Nuovo: teatro, vita, morte e amore

Aldilà al Teatro Nuovo nasce dalla drammaturgia di Marina Sorrenti, con la regia e le interpretazioni di Alessandro Mor, Maria Grazia Solano e la stessa Marina Sorrenti. Una produzione di Associazione Culturale Articolart, in collaborazione con Cooperativa Agricola Valdibella (PA), Libero Teatro (CS), Teatro Don Bosco – Camporeale (PA). Lo spettacolo, andato in scena nel vivo della città partenopea soltanto per la giornata del 9 ottobre, parte da due punti fondamentali condivisi da tutti e tre gli artisti: il percorso di studi al Piccolo di Milano diretto da Giorgio Strehler ed i loro primi passi teatrali sulla drammaturgia di Cechov, che diventa appunto il fulcro della pièce.

Infatti, in Aldilà al Teatro Nuovo tre attori – definiti “cecoviani” – appaiono sul palcoscenico provenienti da un tempo e da un mondo lontani. Provano e riprovano alcuni passi delle opere di Cechov nell’idea di allestire una rappresentazione teatrale, ma ben presto queste si rivelano soltanto dei frammenti spezzati e ripetuti continuamente, mentre il palcoscenico diventa una dimensione surreale in cui l’immaginazione, l’artificio e il gioco si mescolano con le vite degli attori, o meglio, con le loro non-vite. A questo punto, teatro, vita, amore e morte non hanno più contorni, si sgretolano in un vortice tragico senza risoluzione.

Dove il teatro? Dove la vita?

Con Aldilà al Teatro Nuovo il confine tra la vita e la non-vita sono totalmente messi in discussione. Il pubblico si ritrova coinvolto insieme agli attori sul palcoscenico in una serie di scene surreali, durante le quali la realtà della vita e la finzione del gioco teatrale si confondono a tal punto che la distinzione risulta tragica ed è impossibile scindere entrambe le dimensioni. Perciò, si mette in scena un paradosso, uno spettacolo surreale in cui verità e finzione non esistono più, tutto appare vero e altrettanto falso allo stesso tempo. Fino a che punto è teatro? Fino a che punto, invece, è la vita vera? Ma, d’altra parte, è possibile veramente parlarne come di due cose distinte e separate?

Aldilà al Teatro Nuovo è un testo non facile da proporre, questo in particolare per le continue interferenze allucinate di cui si compone e caratterizza, e sicuramente la capacità degli artisti di metterlo in scena senza sbavature è una prova interessante e, perché no, in fondo riuscita da questo punto di vista. Forse, l’unico aspetto complesso da valutare davanti ad un’analisi più approfondita è che per la sua struttura tragica e colma di riferimenti teatrali non è accessibile a tutti e con essa il messaggio studiato da proporre alla platea. 

Fonte immagine di copertina: Ufficio Stampa

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A proposito di Francesca Hasson

Francesca Hasson nasce il 26 Marzo 1998 a Napoli. Nel 2017 consegue il diploma di maturità presso il liceo classico statale Adolfo Pansini (NA) e nel 2021 si laurea alla facoltà di Lettere Moderne presso la Federico II (NA). Specializzanda alla facoltà di "Discipline della musica e dello spettacolo. Storia e teoria" sempre presso l'università Federico II a Napoli, nutre una forte passione per l'arte in ogni sua forma, soprattutto per il teatro ed il cinema. Infatti, studia per otto anni alla "Palestra dell'attore" del Teatro Diana e successivamente si diletta in varie esperienze teatrali e comparse su alcuni set importanti. Fin da piccola carta e penna sono i suoi strumenti preferiti per potere parlare al mondo ed osservarlo. L'importanza della cultura è da sempre il suo focus principale: sostiene che la cultura sia ciò che ci salva e che soprattutto l'arte ci ricorda che siamo essere umani.

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