Capolavoro (di Gennaro Esposito) debutta al TRAM

capolavoro
Recensione di Capolavoro di Gennaro Esposito, debuttato al Teatro TRAM il 14 aprile.
 
Non nasce teatro laddove la vita è piena, dove si è soddisfatti. Il teatro nasce dove ci sono delle ferite, dove ci sono dei vuoti. È lì che qualcuno ha bisogno di stare ad ascoltare qualcosa che qualcun altro ha da dire a lui.
 
Jacques Copeau

Una stanza buia e alle spalle un numero, uno, e una emme dorati, giganti. Un giovane uomo e un traguardo da festeggiare: un milione di followers. Lui, Effe, il protagonista, fagocitato dalle dinamiche social, dalla gentrificazione, dalla smania del successo facile, illuminato da un asettico led, decide di ripercorrere, in una diretta, la sua storia. Connesso a un milione di utenti, eppure perso nella solitudine di un locale dismesso. 
 
È un convincente Enrico Disegni a vestire i panni di Effe, a dare voce ai suoi sentimenti, a portare sulle spalle la sua solitudine. Quella solitudine di chi ha capito il vuoto del mondo che lo circonda, lo ha guardato in faccia e ci è sprofondato dentro. E così, come uscito dalla caverna platonica, Effe racconta ai prigionieri, ancora incatenati a fissare ombre, la sua verità, il suo ultimo capolavoro. 
 
In Capolavoro, il giovane drammaturgo napoletano Gennaro Esposito analizza, con occhio critico e cinico, il disagio, talvolta inconsapevole, di una generazione bombardata da immagini, reel che raccontano un mondo perfetto, in cui i like e i followers sono la cifra del successo da raggiungere a tutti i costi e, se possibile, il prima possibile. Non è un  caso che  il protagonista della pièce sia proprio un influencer. 
 

Ma chi sono veramente queste persone? Cosa c’è nel loro passato, spesso totalmente ignorato dagli utenti, e nel loro privato, spesso venduto come pubblico ma in realtà nascosto e inaccessibile? Questo prova ad indagare Capolavoro, mostrando un caso, una possibilità dietro una delle tante facce che occupano sempre più spazio nei nostri schermi e nelle nostre vite.

E così, dietro Effe, mentre prova il suo sorriso migliore, la sua voce migliore, il suo profilo migliore, intravediamo  le crepe del suo io, le sue meravigliose imperfezioni, quelle che, fortunatamente, esistono e se ne stanno lì a ricordarci di essere, proprio per il fatto di averle, dei capolavori. Unici, meravigliosamente imperfetti, capolavori.

CAPOLAVORO

scritto e diretto da Gennaro Esposito
con Enrico Disegni

Immagine in evidenza: Teatro Tram

 

Altri articoli da non perdere
Una storia per Euridice, al TRAM |Recensione
Una storia per euridice

La stagione 2022/23 del Teatro TRAM si apre con Una storia per Euridice, scritto e diretto da Luisa Guarro e interpretato Scopri di più

Pierre e Jean di Guy de Maupassant al TRAM | Recensione
Pierre e Jean di Guy de Maupassant al TRAM | Recensione

Pierre e Jean, tratto da un romanzo di Guy de Maupassant, arriva al TRAM il 6 e il 7 gennaio. Scopri di più

Le Operette Morali al Tram | Recensione
Operette morali

Le Operette morali di Mirko Di Martino chiude la stagione al Tram, la sala di Port'Alba saluta il suo pubblico Scopri di più

TRAM: riparte la stagione teatrale. Intervista a Mirko Di Martino
TRAM: riparte la stagione teatrale. Intervista a Mirko Di Martino

Che periodo complicato, per il teatro: la pandemia di Covid-19 rende decisamente più difficile la fruizione degli spettacoli dal vivo. Scopri di più

L’arte della famiglia di Silvio Fornacetti | Recensione
L'arte della famiglia

La programmazione del Teatro Tram di via Port’Alba continua a procedere a piccoli passi con un nuovo spettacolo andato in Scopri di più

Storie al verde: Shakespeare LOL | Recensione
Shakespeare LOL

Continua la rassegna estiva proposta dal teatro TRAM: la seconda edizione di Storie al Verde, che propone spettacoli originali in Scopri di più

A proposito di Rossella Capuano

Amante della lettura, scrittura e di tutto ciò che ha a che fare con le parole, è laureata in Filologia, letterature e civiltà del mondo antico. Insegna materie letterarie. Nel tempo libero si diletta assecondando le sue passioni: fotografia, musica, cinema, teatro, viaggio. Con la valigia sempre pronta, si definisce “un occhio attento” con cui osserva criticamente la realtà che la circonda.

Vedi tutti gli articoli di Rossella Capuano

Commenta